“IL CSM AVEVA DERAGLIATO DALLE SUE FUNZIONI” – IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, INCAPPA IN UNO SFONDONE CLAMOROSO: PER RIFILARE UNO SCHIAFFO ALLA GESTIONE PRECEDENTE, DI DAVID ERMINI, ATTACCA SERGIO MATTARELLA, CHE DA CAPO DELLO STATO È IL PRESIDENTE DELL’ORGANO DI AUTOGOVERNO DELLE TOGHE – “IL CSM AVEVA ASSUNTO UNA IMPROPRIA ATTIVITÀ POLITICA, QUASI DI TERZA CAMERA” – IL PD INSORGE: “SIAMO STUPEFATTI, GETTA DISCREDITO SULL’ISTITUZIONE”  - CHE ASPETTA PINELLI A DIMETTERSI?

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FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

PD, STUPEFATTI DA PINELLI, GETTA DISCREDITO SU CSM

(ANSA) - "Abbiamo ascoltato stupefatti le parole pronunciate dall'avv. Pinelli nella sua irrituale conferenza stampa. Dal vice presidente del CSM ci si aspetterebbe maggior equilibrio. Inaccettabili le critiche e le accuse rivolte a chi ha operato prima di lui in un momento storico difficilissimo, con grande senso di responsabilità.

 

L'avv. Pinelli ricopre un ruolo di grande rilevanza, gettare discredito sull'istituzione che rappresenta denota solo una grave mancanza di sensibilità istituzionale". Cosi in una nota congiunta Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del PD, e i parlamentari dem Alfredo Bazoli e Federico Gianassi, rispettivamente capigruppo PD nelle Commissioni Giustizia di Senato e Camera.

 

david ermini foto di bacco david ermini foto di bacco

PINELLI E LO SGARBO A MATTARELLA: «IL CSM NON È UNA TERZA CAMERA, AVEVA DERAGLIATO DALLE SUE FUNZIONI»

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per www.editorialedomani.it

 

La conferenza stampa del Csm, «la prima della storia» l’ha descritta il vicepresidente Fabio Pinelli, si è quasi subito rivelata un boomerang. L’obiettivo era presentare la relazione annuale sui lavori del Csm […]  il filo conduttore scelto da Pinelli era quello di presentare il suo consiglio come quello che ha fatto «recuperare efficienza» rispetto al quadriennio della vicepresidenza di David Ermini, terremotata dallo scandalo Palamara.

 

carlo nordio sergio mattarella fabio pinelli carlo nordio sergio mattarella fabio pinelli

Esauriti i numeri e le slides sulla riduzione dell’arretrato, però, sono state le considerazioni successive di Pinelli ad aprire un caso politico con il Quirinale.

 

«Il Csm aveva perso la sua funzione di organo di alta amministrazione, assumendone una di impropria attività politica», e quasi di «terza camera», ha detto Pinelli. Invece, lui la avrebbe riportata a quella di «consiglio che fornisce servizi in tempi rapidi, così da recuperare anche il rapporto di fiducia coi cittadini».

 

Parole che forse, nell’intento iniziale, avrebbero dovuto essere una critica aspra alla precedente vicepresidenza – il laico Ermini era del Pd, Pinelli è laico eletto in quota Lega – ma in realtà coinvolgono in modo pesante il Quirinale.

 

david ermini sergio mattarella al csm david ermini sergio mattarella al csm

Sergio Mattarella, infatti, è il presidente del Consiglio superiore della magistratura e ogni funzione del vicepresidente è a lui delegata. In altre parole, qualsiasi critica sulla gestione del Csm 2018-2022 investe direttamente il Colle, che ha avuto un ruolo fondamentale di guida dell’organo anche attraverso la presidenza pubblica del plenum proprio nei giorni difficili dello scandalo dell’hotel Champagne, allontanando l’ipotesi dello scioglimento del consiglio.

 

La domanda, quindi, è arrivata spontanea: […] Mattarella, secondo Pinelli, avrebbe autorizzato il Csm a svolgere funzioni non costituzionalmente previste? Il vicepresidente, visibilmente imbarazzato, ha provato a rimediare al danno ma senza successo. «Il Colle non ha mai autorizzato funzioni diverse, ma si deve ricordare che al Csm è accaduto qualcosa, con cinque consiglieri dimessi e il rischio scioglimento. Non dirlo sarebbe ipocrita», e di qui sarebbe sorta a sua «opportuna riflessione sulla natura del consiglio» e la necessità di «delimitare il suo perimetro rispetto alle scelte politiche».

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

L’accusa mossa da Pinelli, infatti, è chiara: il precedente consiglio avrebbe avuto un «deragliamento» non solo nella gestione dell’amministrazione, ma anche «nel fattore dei pareri politici» che vanno invece «delimitati in un ambito proprio e che la politica è libera di valutare o meno». Poi, ha concluso, «nell’ultima parte della consiliatura, il Csm ha perso l’orientamento rispetto alle sue prerogative».

 

Tradotto, nella visione restituita da Pinelli, il Csm ha esclusivamente una funzione di alta amministrazione, mentre il compito di orientamento politico spetta all’Anm e quindi al sindacato delle toghe. «Noi facciamo altro», ha detto.

 

David Ermini David Ermini

L’intento di Pinelli è sembrato quello di ridimensionare il Csm, limitandolo alla sua funzione di gestione della struttura della magistratura e facendolo arretrare in tutto ciò che riguarda i pareri che il Consiglio obbligatoriamente fornisce sui progetti di legge in materia di giustizia. Una formula, questa, che inevitabilmente peserà nei prossimi mesi in cui alcune importanti riforme della giustizia sono in parlamento […]

 

 

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