“IL DIVORZIO È IN SÉ UNA DOLOROSA OTTIMA COSA” – BARBARA ALBERTI RANDELLA ILARY BLASI E FRANCESCO TOTTI: “NON HANNO AVUTO PIETÀ DI SE STESSI NÉ NEI FIGLI, CREANDO DUE TRIBÙ NEMICHE CHE SI AFFRONTANO, E IL DUELLO SI TRASFORMA IN GUERRA. CHE FARE? USARE OGNI RIGUARDO ALLA PARTE LESA, I FIGLI. CAPIRE DOVE PUÒ ARRIVARE LA COMPRENSIONE DI UN BAMBINO, ACCOMPAGNARLO CON TUTTA LA DOLCEZZA POSSIBILE NELLA NUOVA STRADA. AVERE INTELLETTO D'AMORE. SE C’È…”

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Barbara Alberti per www.lastampa.it

 

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Il matrimonio ha i suoi difetti, ma non s'è mai trovato altro per tener su la baracca umana. Monogamico o poligamico. Fondato a lungo sul possesso della donna, e oggi sul mistero più fragile dell'uomo, il sentimento. Sono nata in un’Italia senza divorzio, quando il matrimonio era spesso una galera, per motivi di convenienza che convenivano solo al marito. Allora la donna doveva essere vergine. Il maschio no, ma la sua vera vita sessuale cominciava dopo il matrimonio, con le altre.

 

Le corna maschili erano un vanto. Per quelle femminili c’era il delitto d’onore. La legge dava potere di vita e di morte sulla donna - non solo al marito ma al padre, al fratello che si sentissero disonorati. Le mogli dovevano essere l'immagine della virtù, a trent’anni truccarsi era sconveniente, a quaranta le chiamavano tardone. Al mio paese c'era un detto: «A quarant’anni, buttet’al Tevere con tutti i panni».

 

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Alla messa, la domenica, era facile distinguere le mogli dalle amanti. Le mogli un filo di rossetto, cappellini da mogli. Le amanti, velette cipria, rimmel, e lo splendore negli occhi di una vita sessuale degna del nome. Fra un’avara vita sessuale - figli, corna, bucati a mano - le mogli erano “donne serie”, e le altre, “donnine allegre” (la donna che ride è già un poco puttana). La separazione legale, per la donna, era una cintura di castità. La parola “separata” già la separava dalle altre. Mi proibirono di frequentare un'amica perché figlia di separati.

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I miei genitori litigavano sempre per gelosia, lui si fidanzava spesso fuori casa, noi figli dicevamo «Separatevi!» Per finirla con le scenate. Ma lei era molto cattolica e lui alla fine amava quella ricciolina sempre arrabbiata. Che dopo le nozze indissolubili, aveva fatto il tipico voltafaccia: «Ormai sei mio, ti mostro il peggio. Qui mica è come l'America che c'è il divorzio». Fuori sempre elegante, in casa vestaglie sfrittellate, maschere di bellezza verdi, bigodini perenni.

 

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In casa megera, fuori vamp. In compenso era gelosissima. E sperava solo di coglierlo in fallo, perché nel geloso il poliziotto supera l'amante e vuole solo il colpevole. Il geloso vuole le corna. Fare Sherlock Holmes col marito era la passione di mia madre, la sua arte. E quando scoprì che lui invece di andare a curarsi alle terme era a Parigi con l’amante, al ritorno lo prese a schiaffi e graffi davanti a tutti, e da vecchi ancora ne ridevano insieme.

 

barbara alberti foto di bacco barbara alberti foto di bacco

Avevano accortamente messo da parte un patrimonio di corna per la vecchiaia, ed ebbero sempre qualcosa da dirsi. Finalmente venne il divorzio. Grande liberazione, un passo verso la civiltà. Per capire l’euforia di allora, bisogna essere vissuti nel medioevo degli anni Cinquanta. Basta bugie, basta compromessi. Ma tanta crudeltà nella sorte dei figli. Prima li fai vivere nel presepe, e poi glielo fai saltare in aria? Le crudeltà vengono spesso dai provvedimenti che stabilisce la legge.

 

ILARY BLASI E FRANCESCO TOTTI ILARY BLASI E FRANCESCO TOTTI

Se padre e madre sono bravi genitori, come può essere la legge a decidere il giorno di visita ai figli, del padre o della madre che non abitano più con loro? Col genitore che ha lasciato la casa il rapporto non può essere fiscale, in giorni fissi, e non per un moto del cuore, togliendo al figlio la libertà di avere bisogno di loro, in quel momento, senza galatei legali. Escludere la nostalgia improvvisa, l'abbraccio, lo scherzo. Certo se quel genitore è un mascalzone o un violento, è un gran bene che lo tenga a bada la legge. Ma solo in quel caso.

 

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Spesso i genitori divorziati fanno violenza ai figli senza rendersene conto, seguendo gli usi. Non parlo degli altri, anch’io ho a lungo creduto che con l’evoluzione dei costumi si fosse evoluto anche nei figli il sentimento primordiale della paura dell’abbandono. Ma è stato un abbaglio. Quando si ha una nuova compagna o compagno e si mette su casa insieme, è avventato portare i figli subito nei weekend a stare con papà e la sua compagna o viceversa. Esempio: un’amica lascia il marito per un altro. Il figlio ha otto anni. Ha sempre visto i suoi genitori volersi bene. D'un tratto liti, accuse, scene farsesche e tragiche.

 

ILARY BLASI FRANCESCO TOTTI ILARY BLASI FRANCESCO TOTTI

Poi il divorzio. E poco dopo, il bambino passa i weekend nella casa della nuova coppia. È crudele per lui. Anche se il compagno della madre è perfetto, sinceramente affettuoso, e non si atteggia a padre. Ma il bambino lo detesta. Per lui è solo quello che gli ha portato via la madre. Si sente tradito, e di tradire suo padre. Dopo quel cataclisma, nulla è più sicuro. Ora la mia amica si pente, e capisce anche quale ruolo forzato abbia dovuto sostenere il suo amante. Lo ha capito quando il bambino è sparito, terrorizzandoli. Quando è tornato, fra pianti e abbracci, gli chiedono «Perché ci hai messo paura?» E lui: «Perché dovevate darmi tempo».

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Era scappato per protesta: non voleva più dormire nella stessa casa del nuovo amore di sua madre, voleva tornare dal padre, si sentiva in colpa perché aveva condiviso l'altra vita con “l’altro”. Visto che esiste questa possibilità civilissima di poter sciogliere un'unione che non è più tale, ci vuole misura, e intelletto d'amore. Alcuni ci riescono, esseri umani capaci d'amore, padri e madri amorosi, non persone che appena vedono il figlio vomitano insulti verso l'altro genitore, tirandolo dentro in una diatriba dalla quale si dovrebbe solo proteggerlo.

 

BARBARA ALBERTI BARBARA ALBERTI

E quando ci si lascia, per carità, evitare i consiglieri e i simpatizzanti fanatici che fanno il tifo, e che incitano i due a distruggersi a vicenda. Come nel caso Totti-Blasi, che non hanno avuto pietà di se stessi né nei figli, creando due tribù nemiche che si affrontano, e il duello si trasforma in guerra. Eppure, quella vicenda ha salvato una coppia che si stava separando. Due giovani comuni, che sembravano felici, finché lei non scopre che lui aveva un’amante prima del matrimonio e anche dopo: in pratica per cinque anni è stato bigamo. Le ha sempre mentito.

 

ilary blasi e francesco totti al mare 6 ilary blasi e francesco totti al mare 6

Fuoco e fulmini, lei minaccia, ti rovino, ti sputtano sui social (avevano i loro sei o settecento followers), entrambi si sono messi alla ricerca dell'avvocato più cattivo del West... poi scoppia il caso Totti- Blasi, e anche loro assistono al teatro penoso delle pubbliche accuse. La giovane coppia si calma d'incanto. Nel loro piccolo si specchiano in quella triste vicenda, e decidono di procedere civilmente, per rispetto di se stessi e dei figli. Il divorzio è in sé una dolorosa ottima cosa. Che fare? Usare ogni riguardo alla parte lesa, i figli. Capire dove può arrivare la comprensione di un bambino, accompagnarlo con tutta la dolcezza possibile nella nuova strada. Avere intelletto d'amore. Se c’è.

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