“FALCONE È STATO TRADITO E UCCISO DA QUELLE ISTITUZIONI CHE HANNO PARTECIPATO ALLE FINTE COMMEMORAZIONI” – NINO DI MATTEO DISERTA LE MANIFESTAZIONI UFFICIALI DELLA STRAGE DI CAPACI E RANDELLA SUI POLITICI: “TORNATI A ROMA, RIPRENDERANNO A LAVORARE PER SMANTELLARE LE LEGGI ANTIMAFIA DA LUI ISPIRATE, IL 41 BIS E L’ERGASTOLO OSTATIVO. I MAGISTRATI CHE CONTINUANO A OCCUPARSI DELLE STRAGI SONO SEMPRE MENO E SEMPRE PIÙ OSTRACIZZATI E…”

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G. Sal. per “la Stampa”

 

antonino di matteo antonino di matteo

«Non mi piacciono le parate istituzionali e come tanti cittadini non sopporto lo sterile esercizio di una stucchevole retorica di Stato». Nino Di Matteo ha disertato le manifestazioni ufficiali «in cui mi pare si sia data una lettura minimalista e rassicurante della strage di Capaci, come se la vendetta dei macellai corleonesi fosse il movente prevalente se non esclusivo, tralasciando due aspetti.

 

STRAGE DI CAPACI STRAGE DI CAPACI

Il primo è il ruolo di leadership in termini di politica giudiziaria che Falcone aveva assunto al ministero: aveva portato in politica la lotta alla mafia - altro che porte girevoli! - e nella sua rozzezza Riina l'aveva capito. Secondo: la contestualizzazione dell'eccidio tra l'assassinio eccellente di Salvo Lima e la stagione delle altre sei stragi successive» anche nel continente.

nino di matteo 2 nino di matteo 2

 

A due isolati da casa Falcone, Di Matteo confida il suo disagio nel retropalco del teatro Golden, dove la rivista Antimafia Duemila ha radunato anche l'ex procuratore palermitano Roberto Scarpinato, il consigliere del Csm Sebastiano Ardita, il procuratore calabrese Giuseppe Lombardo (autore del processo sulle connessioni stragiste tra cosa nostra e 'ndrangheta) e quello fiorentino Luca Tescaroli (che indaga sulle stragi del '93).

strage di capaci strage di capaci

 

Lo slogan «Fuori la mafia dallo Stato» scandito dalla platea e il titolo Traditi, uccisi, dimenticati configura a tutti gli effetti il convegno come una contromanifestazione che denuncia (Scarpinato dixit, commosso) «una falconeide sedativa da corriere dei piccoli».

Di Matteo legge in parallelo l'Italia di oggi con quella del 1992.

 

capaci falcone moglie e ragazzi della scorta capaci falcone moglie e ragazzi della scorta

«Falcone è stato tradito e ucciso da quelle istituzioni che in queste ore hanno partecipato al gran gioco delle finte commemorazioni e domani, tornate a Roma, riprenderanno a lavorare per smantellare pezzo dopo pezzo le leggi antimafia da lui ispirate, 41 bis ed ergastolo ostativo; voteranno una riforma che crea un modello di magistrato-burocrate antitetico al suo; introdurranno una legge elettorale del Csm che aumenterà il correntismo, perché la politica non ha alcun interesse a debellare un sistema di cui si nutre e da cui trae vantaggio».

nino di matteo processo sulla trattativa stato mafia 2 nino di matteo processo sulla trattativa stato mafia 2

 

Quando cita tra gli applausi, Andreotti, Berlusconi e Dell'Utri si riferisce anche alle imminenti elezioni palermitane: «Il problema non è che un condannato, espiata la pena, dica la sua. Mi preoccupa che qualcuno chieda la sua intermediazione per ottenere la candidatura o per aumentare i consensi», come accaduto nel centrodestra sia al Comune che alla Regione.

giovanni falcone giovanni falcone

 

Ma anche nella magistratura «vedo troppi segnali negativi. I magistrati che continuano coraggiosamente a occuparsi delle stragi sono sempre meno e sempre più ostracizzati. Trattati come i giapponesi che combattono una battaglia finita. Anche gli investigatori sono sempre meno, al punto che mi domando se non ci siano direttive gerarchiche che spingono a fare indagini più semplici e con risultati spendibili nelle statistiche». L'esatto contrario di quelle sulle stragi, dove non ci sono droga o villette da sequestrare. No, al teatro Golden non si celebra un trentennale a lieto fine.

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giovanni falcone giovanni falcone giovanni falcone paolo borsellino giovanni falcone paolo borsellino

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