halle germania

“IL KILLER È UN SANTO” - L’ASSALTO ALLA SINAGOGA DI HALLE, IN GERMANIA, NON È ANCORA STATO RIVENDICATO, MA SU ALCUNI SITI DI ESTREMA DESTRA SI INNEGGIA ALL’UOMO (O AGLI UOMINI?) CHE HA APERTO IL FUOCO - LO SPARATORE INDOSSAVA UN CASCO, UN GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE, UN MITRA E UNA PISTOLA. COSINE CHE IN GERMANIA NON SI COMPRANO AL SUPERMERCATO - VIDEO

 

 

Da www.repubblica.it

 

IL KILLER DI HALLE

Allarme in Germania per una sparatoria avvenuta a Halle, una delle più importanti città della Sassonia, nell'est del Paese. I morti sono i due, una persona è stata arrestata ma altre, forse due, sono ancora in fuga.

 

sparatoria ad halle, in germania 11

L'obiettivo dell'attacco non è del tutto chiaro: gli assalitori sono arrivati in macchina e hanno aperto il fuoco a poca distanza da una sinagoga e hanno lanciato una granata nel cimitero ebraico adiacente al luogo di culto. Ma fra gli obiettivi degli assalitori c'era anche un negozio di kebab - situato a 500 metri di distanza dal tempio - contro cui è stata lanciata una seconda granata.

 

sparatoria ad halle, in germania 10

La polizia ha spiegato che i morti sono due: un uomo è stato ucciso dentro il negozio di kebab, mentre una donna è stata uccisa vicino al cimitero ebraico. Due persone sono rimaste ferite gravemente.

 

La procura anti-terrorismo tedesco si è assunta il caso della sparatoria. Secondo Der Tagesspiegel la polizia sta seguendo la pista dell'estremismo di destra.

 

sparatoria ad halle, in germania 9

La polizia di Halle ha annunciato su Twitter un fermo per la sparatoria davanti alla Sinagoga ma avverte la cittadinanza: "State attenti comunque, stiamo ancora stabilizzando la situazione".

 

La dinamica della sparatoria di Halle

Il primo punto dove si è svolto l'attacco è proprio il negozio di kebab. "Un uomo è entrato nel locale, ha lanciato qualcosa come una bomba a mano, che non è esplosa ed ha aperto il fuoco con un fucile automatico, l'uomo dietro a me deve essere rimasto ucciso, io mi sono nascosto nel bagno", ha detto un testimone alla televisione tedesca N-tv.

sparatoria ad halle, in germania 8

 

Gli assalitori avrebbero poi attaccato la sinagoga e cercato di fare irruzione, scrive il sito del settimanale Der Spiegel, che riporta le dichiarazioni del presidente della Comunità ebraica di Halle, Max Privorotzki, che ha raccontato che il servizio di sicurezza della sinagoga è riuscito ad impedire l'ingresso di uno o più autori della sparatoria ad Halle. Gli attentatori hanno anche sparato contro il portone.

sparatoria ad halle, in germania 5

 

Privorotzki, ha spiegato che all'interno del tempio si trovavano 70-80 fedeli riuniti in occasione di Yom Kippur, principale ricorrenza religiosa ebraica. Un reporter della Dpa ha visto il corpo della seconda vittima stesa a terra, coperto da un telo, ad una trentina di metri dalla sinagoga.

 

sparatoria ad halle, in germania

La polizia di Halle: "Rimanete in casa"

Dopo aver sparato, gli assalitori sono fuggiti: tutta la zona è bloccata. "Chiediamo alle persone di rimanere al sicuro nelle loro case", ha detto un portavoce della polizia. Ci sarebbe stata anche un'altra sparatoria, a una quindicina di chilometri dalla prima, in località Landsberg: ma non è chiaro se i due episodi siano connessi.

 

sparatoria ad halle, in germania 4

Gli uomini che hanno aperto il fuoco, due secondo le ricostruzioni, indossavano tute mimetiche militari e possedevano diverse armi. Secondo quanto si vede nei video, lo sparatore indossava un casco e un giubbotto antiproiettile e ha tre armi: un fucile semiautomatico, un mitra e una pistola. La pistola sembra essere un'arma monocolpo (che va ricaricata ad ogni colpo). Si tratta di armi rare, in genere di calibro 12,5, usate solitamente per sparare proiettili di gomma o cmq munizioni non lesive ma che possono essere modificate per sparare proiettili reali a corta distanza.

sparatoria ad halle, in germania 6

La comunità di estrema destra definisce "santo" il killer di Halle

 

Anche se l'attacco "non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo, le comunità online di estrema destra l'hanno già fatto proprio e chiamano l'ignoto sparatore 'santo'", scrive su Twitter Rita Katz, direttrice di Site, un sito di monitoraggio dell'estremismo sul web, ricordando che lo steso epiteto fu da loro rivolto a Brenton Tarrant, il terrorista di estrema destra autore del massacro nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

sparatoria ad halle, in germania 7sparatoria in una sinagoga di halle in germania 3sparatoria ad halle, in germania 2sparatoria ad halle, in germania 3sparatoria ad halle, in germania 1sparatoria in una sinagoga di halle in germaniasparatoria in una sinagoga di halle in germania 2sparatoria in una sinagoga di halle in germania 1

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO