donna chiusura in smart a piazza buenos aires a roma

“MALEDETTI!” – SVOLTA NEL GIALLO DELLA DONNA CHIUSA DA CINQUE GIORNI A BORDO DI UNA SMART PARCHEGGIATA A ROMA: LA 50ENNE SI È CONVINTA A SCENDERE, HA CONSEGNATO LE CHIAVI DELL’AUTO E HA ACCONSENTITO A ESSERE PORTATA IN OSPEDALE - ATTIMI DI TENSIONE PRIMA DI SALIRE SULL’AMBULANZA QUANDO HA INIZIATO A INVEIRE E URLARE – DECISIVO L’INTERVENTO DI…

Rinaldo Frignani per "www.corriere.it"

 

donna chiusura in smart a piazza buenos aires a roma

Svolta nella vicenda della donna chiusa ormai da cinque giorni a bordo di una Smart bianca in piazza Buenos Aires al quartiere Salario, a Roma. Sabato mattina vigili urbani, due ambulanze del 118, un’auto medica e anche uno psichiatra che avrebbe in cura da tempo la cinquantenne l’hanno convinta a scendere dalla vettura protetta da un cordone dei soccorritori per difenderla dai curiosi.

 

Nonostante qualche momento di tensione - in cui la donna ha gridato «Maledetti!» — è stata lei stessa a salire da sola su un’ambulanza consegnando le chiavi del veicolo. Il mezzo di soccorso è poi partito alla volta di un ospedale. Decisivo l’intervento di un giovane medico che in oltre un’ora e mezza ha parlato con la donna fino alla parziale conclusione della vicenda perché, adesso, sarà sottoposta a una serie di accertamenti medici. La Smart verrà rimossa col carro attrezzi.

donna chiusura in smart a piazza buenos aires a roma

 

Sul posto, c’erano anche i vigili del fuoco, nel caso si fosse reso necessario forzare l’apertura degli sportelli della macchina, la zona era stata anche transennata per evitare che curiosi si avvicinassero alla Smart.

La donna era chiusa nell’auto da martedì scorso ed è sopravvissuta grazie al cibo e alle bevande offerte da chi vive in zona come Marco, il portiere del civico 5. È diventata un giallo, per il quartiere e per tutta Roma. «Parlo solo col dottor Caponnetti» aveva detto venerdì, ma secondo il custode del civico 5, «in quel palazzo non c’è nessuno con quel cognome».

 

smart piazza buenos aires

«Aveva parcheggiato a filo con l’ingresso del portone, ma non voleva spostarsi e le auto dei condomini non entravano. Allora abbiamo chiamato i vigili urbani: l’hanno identificata, i documenti erano in regola e lei tranquilla. Ha fatto manovra e si è spostata di un metro. Da quel momento non si è più mossa». Per le forze dell’ordine, che a più riprese l’hanno identificata, con vigili urbani, carabinieri e polizia, i suoi documenti e quelli dell’auto sono in regola.

 

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

Da quattro giorni una donna è ferma dentro una Smart in piazza Buenos Aires, che tutti a Roma chiamano piazza Quadrata. Non scende. Non si lamenta. Non chiede nulla. Resta lì, seduta al posto del guidatore. Accetta solo un tramezzino la mattina e un’aranciata la sera. Se un curioso si avvicina, gira la testa dall’altra parte. Quando le hanno chiesto di spostare la macchina, lo ha fatto di qualche metro. E quando è arrivata la polizia, ha dato di buon grado i documenti, suoi e della Smart. Erano in regola e la polizia si è allontanata. Si può far scendere a forza una libera cittadina che non sta commettendo alcuna infrazione?

piazza buenos aires roma 2

 

Si ignora quale destino la trattenga in quella macchina e che cosa l’abbia spinta a portare la sua solitudine in piazza, esibendola davanti a tutti: un crollo emotivo, un lockdown mentale? L’unico soccorso viene dalla letteratura: il «Barone Rampante» di Calvino appollaiato sugli alberi, il protagonista del «Caos calmo» di Veronesi bloccato sopra una panchina. Quando leggerete questo Caffè, forse ogni cosa sarà illuminata.

 

Resta il fatto che, in un’epoca di disinteresse diffuso per qualsiasi fenomeno oltrepassi l’orizzonte dell’ombelico, da quattro giorni i residenti e i commercianti di una tra le piazze più trafficate di Roma parlano di lei e si preoccupano per lei, e non perché dia fastidio o occupi molto spazio. Come se quella donna chiusa nel suo silenzio e dentro una piccola auto parlasse alla parte più profonda e meno esplorata di tanti di noi.

piazza buenos aires roma

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)