“MANDEREI IN LOCKDOWN QUELLI CHE CI HANNO PORTATO IN QUESTA SITUAZIONE” – GUIDO BERTOLASO VENIVA SPERNACCHIATO PER L’OSPEDALE IN FIERA VUOTO E ORA SI PRENDE LA SUA RIVINCITA A “TAGADÀ” INFILZANDO CONTE E DOMENICO ARCURI: “CHE CI SAREBBE STATA UNA SECONDA ONDATA DI EPIDEMIA DI CORONAVIRUS LO SAPEVANO ANCHE I SASSI. IN LOCKDOWN CI DEVE ANDARE CHI, INVECE DI ACQUISTARE I LETTI DI RIANIMAZIONE IL 18 MAGGIO HA FATTO IL BANDO IL 2 OTTOBRE. CHI NON HA SAPUTO…” – VIDEO

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Da www.corriere.it

 

guido bertolaso a tagada' 2 guido bertolaso a tagada' 2

«Io manderei in lockdown quelli che ci hanno portato in questa situazione». Così Guido Bertolaso, ospite di Tagadà, su La7. «Sbagliato il tana liberi tutti estivo. Le istituzioni dovevano continuare a lavorare e a pianificare» ha aggiunto l’ex capo della Protezione Civile.«Che ci sarebbe stata una seconda ondata di epidemia di coronavirus lo sapevano anche i sassi.

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINE DOMENICO ARCURI MASCHERINE

Lo sapeva anche la mia nipotina, lo sapevano tutti. Questo è molto grave e francamente mi irrita parecchio - ha proseguito Bertolaso - . Della prevenzione nessuno si è preoccupato, è questo che rimprovero soprattutto alle istituzioni. Non hanno saputo fare nessuna iniziativa di prevenzione e previsione»».

 

Secondo Bertolaso è stato «sbagliato il tana liberi tutti estivo. Le istituzioni dovevano continuare a lavorare e a pianificare». E poi: «manderei in lockdown chi ci ha messo in questa situazione. Ci deve andare chi, invece di acquistare i letti di rianimazione il 18 maggio quando uscì il decreto legge, ha fatto il bando di concorso il 2 ottobre scorso.

DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA

 

Ci deve andare chi non si è occupato di prevedere i trasporti per gli studenti sapendo dell’inizio dell’anno scolastico. Ci deve andare chi non ha saputo comprare i tamponi e organizzare un sistema di indagine a tappeto su tutti i cittadini. Ci deve andare chi ha coniato l’app Immuni che sappiamo perfettamente che non funziona. Mi pare che vi siano pesanti responsabilità».

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