allegra gucci patrizia reggiani maurizio gucci

“MIA MADRE È ATTRATTA DALLE TENEBRE” – ALLEGRA, FIGLIA DI MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI, RACCONTA IN UN LIBRO LA SUA VERITÀ: “L’OMICIDIO? MIA MADRE DISSE CHE AVEVA FATTO UCCIDERE PAPÀ PER IL NOSTRO BENE. SEMBRAVA UNA FRASE SENZA SENSO. SONO SEMPRE STATA CONVINTA DELLA SUA INNOCENZA E CON MIA SORELLA ABBIAMO SACRIFICATO LE NOSTRE VITE PER LEI MA E' SERVITO A POCO. DOPO IL CARCERE HA SCELTO DI FREQUENTARE BRUTTE PERSONE. ORA PAGA CON LA SOLITUDINE. IL PERDONO? PENSO CHE…” - VIDEO

Giovanni Terzi per “Libero quotidiano”

allegra gucci

 

«La mia infanzia, seppure figlia di due persone separate, è stata felice anche se è durata troppo poco. Mio papà era un uomo che, quando presente, portava una ventata di allegria e di gioia ed io ero felice di poter giocare assieme a lui».

La telefonata con Allegra Gucci, secondogenita di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, inizia così: una voce posata, la ricerca costante delle parole più appropriate con la capacità di entrare nelle domande di chi non ha paura di affrontare, ancora adesso a ventisette anni dalla morte del padre, un evento così doloroso. Allegra Gucci ha sofferto molto e certamente la sua pacatezza è di chi ha saputo costruire attorno ad un dolore, ad un vuoto, la propria esistenza.

allegra gucci fine dei giochi

 

Allegra, quel lunedì 27 marzo 1995, quando suo papà Maurizio Gucci venne ucciso aveva quattordici anni: che cosa ricorda?

«Sicuramente è stato uno dei giorni più bui della mia vita, anche perché fino a quel momento avevo una vita, nonostante la separazione dei miei genitori, spensierata. Ho il ricordo preciso della sensazione fisica in cui mi sono trovata: era come se mi fossi sentita ovattata e prigioniera di una bolla che mi conteneva mentre il mondo esterno andava avanti».

 

Perché ha sentito il bisogno di scrivere, dopo così tanto tempo, un libro "La fine dei giochi"(Piemme editore) su una storia così dolorosa come la morte di suo padre?

«Sono passati ventisette anni da quel terribile giorno in cui mio padre è stato ucciso e anche se intimamente avevo il desiderio di mettermi alle spalle, in una sorta di "diritto all'oblio", tutto l'accaduto capii che questo non era possibile».

maurizio gucci patrizia reggiani

 

Per quale motivo?

«Tutto accadde in realtà, dopo l'uscita del film "House of Gucci" di Ridley Scott ed è stato in quel momento che ho compreso, ancora una volta, come questa vicenda non potrà mai essere ignorata e farà sempre parte non soltanto del passato ma anche del presente. Inoltre non potevo accettare, soprattutto per i miei figli, che una verità distorta come quella del film divenisse la verità certificata e non contraddetta. Il mio libro è nato con il compito, di raccontare, cosa in realtà è accaduto dalla morte di mio padre, in un dialogo immaginario come se lui fosse ancora, portando la verità dopo tanti annidi bugie, un libro per raccontare e per dare la giusta memoria di mio papà».

alessandra e allegra gucci

 

Cosa significa quando mi dice che ha sentito il bisogno di raccontare la vera storia di una importante famiglia italiana?

«Il film "House of Gucci" è pieno di stereotipi italiani, spesso non veritieri e superficiali, che sono stati inseriti ed accollati anche alla famiglia Gucci e che non rappresentano minimamente la verità. Nel film in realtà poi il soggetto principale non è la storia di famiglia ma la storia di mio padre e mia madre».

patrizia reggiani

 

Che rapporto ricorda con sua mamma prima della tragedia?

«Io ho sempre adorato mia mamma da bambina e noi avevamo un bellissimo rapporto. Deve immaginare che mio papà è andato via da casa quando io avevo quattro anni e mia madre, a modo suo, ha sempre cercato di ovviare a quella mancanza riempendo la vita a noi figlie di cose belle. La mamma mi ha sempre voluto bene e voleva farci stare bene».

 

LE NOZZE TRA MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI

Invece Allegra che ricordo ha di suo papà?

«Mio papà era un uomo estremamente solare, gioioso e divertente. Certo era spesso assente per lavoro e questa cosa, quando si è piccoli, mal si sopporta e capisce, ma quando arrivava riempiva la casa in modo straordinario. Io ero un po' il maschiaccio della famiglia a cui piaceva intrattenersi con lui giocando a calcio, andando in moto, andando a sciare, e questo ci permetteva di condividere il più possibile il tempo che avevamo assieme».

 

Allegra lei che bambina era durante la sua infanzia?

«Come le ho detto prima ho sempre coltivato passioni maschili: non amavo particolarmente giocare con le bambole ed invece preferivo giocare a calcio e le motociclette. Sono stata una bambina privilegiata perché circondata da persone che mi amavano e che mi hanno permesso di viaggiare molto e conoscere ancor di più facendo grandi esperienze. Posso però dire, senza possibilità di essere smentita da alcuna persona, che quella bella vita è durata troppo poco. Dapprima la separazione poi il tumore di mia mamma poi ed infine la morte di mio papà e infine l'arresto e la condanna di mia madre: ho iniziato presto ad occuparmi di affrontare i problemi».

adam driver lady gaga nei panni di maurizio gucci e patrizia reggiani

 

Il rapporto con sua mamma, dopo la morte di suo padre, è cambiato?

«In realtà no perché sono sempre stata convinta della sua innocenza. Insieme a mia sorella Alessandra abbiamo fatto un lavoro certosino di raccogliere i pezzi per cercare di ricostruire in modo veritiero ciò che era accaduto. Con mia sorella abbiamo combattuto per nostra madre e sacrificato le nostre vite per lei ma purtroppo tutto questo è servito a poco...».

patrizia reggiani

 

Perché mi dice questo?

«Perché, ancora una volta, dopo il carcere mia madre ha scelto di frequentare brutte persone, all'apparenza magari più semplici e divertenti, che però l'hanno ancora portata sulla brutta strada».

 

Parla di Loredana Canò la sua ex compagna di cella a processo con l'accusa di essersi insinuata in maniera inesorabile, al punto di condizionare pienamente sua madre ed il residuo di volontà che la sua malattia le consentiva?

«Sì, parlo di lei e delle persone vicine alla Canò che hanno convinto mia mamma, manipolandola, ad azzerare i rapporti familiari e sociali che aveva impedendoci di avere una normale relazione affettiva».

patrizia reggiani 3

 

Dalle relazioni della Procura risulta addirittura che la Canò avrebbe convinto sua madre a fare la guerra a voi sorelle. È vero?

«Questo c'è scritto. Ci sono migliaia di pagine della Guardia di Finanza e della Procura su come si muoveva questa pseudo-amica di mia mamma».

 

È delusa di questo?

«Sono stata derubata di tempo e di vita ma alla fine cosa importa ciò che penso? L'unica cosa che voglio è che tutto questo, ora che sono madre e moglie, non ricada sulla mia famiglia e sui miei figli».

patrizia reggiani

 

Nonostante questo lei ha rapporto adesso con sua mamma?

«Certo che sì, è sempre mia madre. C'è stato un momento in cui ho temuto per la sua vita e così ho fatto l'esposto da cui è partito tutto. Oggi mia mamma sta pagando i suoi errori con la solitudine. Mia mamma non ha nessuno, se non noi figlie, accanto».

 

Nel suo libro "Fine dei giochi" si legge che un giorno vostra madre vi disse che aveva fatto uccidere papà per "il vostro bene": mi racconta come è successo e come avete (lei è sua sorella Alessandra) reagito?

alessandra e allegra gucci 3

«È stata una frase costruita all'interno di un dialogo ma ha causato uno tsunami di pugnalate ovunque. Mia mamma disse una frase senza senso perché non c'era un motivo al mondo perché papà dilapidasse un patrimonio. Papà era un uomo eccezionale e si sarebbe realizzato comunque».

 

Lei perdona sua madre?

«Penso che il tumore al cervello, che le ha causato un vero e proprio buco, possa aver peggiorato la sua situazione. Mia mamma è come una falena al contrario ossia è attirata dal buio, dalle tenebre e si mette sempre in situazioni pericolose».

maurizio gucci patrizia reggiani e le figlie

 

Come è stato l'amore tra sua mamma e suo papà?

«Nel film "house of Gucci" si descrive mio papà come un uomo ingenuo e mia mamma più spregiudicata. Falso. Il loro è stato un amore autentico tra due ragazzi che si sono innamorati. Certamente è stato un amore travolgente durato solo dodici anni. Il film di Ridley Scott ha perso l'occasione per raccontare davvero la storia di una grande famiglia italiana e dello stile italiano. La realtà, se fosse stata raccontata in modo corretto, è di gran lunga più interessante della sceneggiatura del film».

 

Sempre nel film si narra che il matrimonio tra suo papà e sua mamma è finito a causa della nuova relazione con Paola Franchi. È vero?

«Assolutamente no. I miei genitori si sono lasciati nel 1985 e la relazione iniziò nel 1992: sia mio padre che mia madre avevano già avuto altri amori nel corso di quegli anni».

 

Che rapporto ha con Paola Franchi?

«Nessuno. È la persona che, dopo la morte di mio padre, ha reso la nostra vita un inferno per motivi economici».

alessandra e allegra gucci

 

Lei ha due figli. Le ha già raccontato qualcosa di questa triste vicenda?

«No, sono troppo piccoli e penso che sia una verità troppo pesante e li voglio proteggere».

patrizia reggianimaurizio gucciPATRIZIA REGGIANI PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANIlady gaga patrizia reggiani 2alessandra e allegra gucci 2lady gaga patrizia reggianiPATRIZIA REGGIANI patrizia reggiani 11

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...