imbrattata sede la stampa

“NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE” – UN GRUPPO DI SVALVOLONI NO VAX E NO WAR HA IMBRATTATO LA SEDE DEL GIORNALE “LA STAMPA” A TORINO SCATENANDO LA REAZIONE DEL DIRETTORE MASSIMO GIANNINI: “SONO SOPRATTUTTO DEI NO BRAIN. NON CI FACCIAMO CONDIZIONARE DA QUESTI ATTI DI INTIMIDAZIONE E VIOLENZA. CONTINUIAMO A LAVORARE IN TUTTA TRANQUILLITÀ…”

Da www.lastampa.it

 

imbrattata sede la stampa 4

«Questa notte la sede del nostro giornale, a Torino, è stata assalita e imbrattata da vandali no war, no vax, ma soprattutto “no brain”. Come sempre, non ci facciamo condizionare da questi atti di intimidazione e violenza. Continuiamo a lavorare in tutta tranquillità, e a garantire un’informazione corretta, libera e plurale».

 

La Direzione

E il Cdr de La Stampa (Comitato di Redazione dei giornalisti del quotidiano) «respinge l'ennesimo atto di violenta provocazione della scorsa notte e ribadisce il valore dell'autonomia e della libertà dell'informazione augurandosi che le autorità arrivino ad individuare rapidamente i responsabili di questo ennesimo gesto vandalico contro la sede della nostra redazione».

MASSIMO GIANNINI

 

Le reazioni politiche

Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati così ha commentato quanto accaduto: «La mia solidarietà al direttore Massimo Giannini e a tutta la redazione de La Stampa per il grave atto vandalico di questa notte. La libertà di informazione è alla base della nostra democrazia e tutti i gesti intimidatori vanno condannati». Su Twitter anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha condannato l’attacco: «Solidarietà a Massimo Giannini e a tutta la redazione de La Stampa». Parla di libera stampa la ministra per il Sud Mara Carfagna che scrive sui social: «Sono vicina al direttore Massimo Giannini e a tutti i giornalisti de La Stampa. Sono certa che la libera stampa e la libera informazione non si lasceranno intimidire».

 

imbrattata sede la stampa 3

Sempre su twitter ha espresso «Solidarietà piena a Massimo Giannini e alla redazione de La Stampa» il segretario del Pd, Enrico Letta. Sui social è intervenuto poi Silvio Berlusconi: «Solidarietà al direttore Massimo Giannini e a tutta la redazione de La Stampa per le minacce ricevute. Noi liberali saremo sempre dalla parte della libertà di stampa, contro ogni tentativo di intimidazione« ha scritto il leader di FI.

 

«Imbrattata la sede de La Stampa a Torino. Condanno con fermezza, certa che questa azione vigliacca non condizionerà in nessun modo il lavoro della testata. Solidarietà al direttore Giannini e a tutta la redazione» ha scritto su Twitter la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd, Anna Rossomando. Il deputato di Forza Italia e Vice Presidente della Camera Andrea Mandelli ha affermato «Al direttore de La Stampa, Massimo Giannini, e a tutta la redazione va la mia solidarietà. I gesti vandalici e intimidatori rivolti al mondo dei media sono purtroppo frequenti e impongono una continua vigilanza da parte delle istituzioni, nella consapevolezza della centralità che l'informazione riveste nel nostro sistema democratico».

 

imbrattata sede la stampa 1

“Condanniamo con fermezza l'aggressione subita da 'La Stampa'. Un gesto da vigliacchi che mina la libera informazione. Piena solidarietà ai giornalisti de La Stampa e al direttore Giannini". Così il segretario di Azione, Carlo Calenda.

Solidarietà al direttore Massimo Giannini e a tutta la redazione è stata espressa anche dal segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova: «Tutta la solidarietà mia e di +Europa a la redazione de La Stampa per l'inaccettabile intimidazione, cui sono certo i giornalisti reagiranno con il lavoro e la qualità che li caratterizza» ha postato su Twitter.

 

«Ogni gesto che tenti di ostacolare la libertà di informazione va fermamente condannato. Solidarietà al direttore Massimo Giannini e a tutta la redazione de La Stampa per il vergognoso e inaccettabile atto vandalico subito» ha scritto il presidente della Liguria e leader di Italia al Centro, Giovanni Toti, commentando l'episodio di atti vandalici compiuto nella sede del quotidiano.

 

imbrattata sede la stampa 2

Solidarietà anche dai Radicali italiani: «Un episodio inquietante di grande stoltezza». Lo affermano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani, parlando della vandalizzazione della sede del quotidiano La Stampa con vernice rossa e slogan deliranti. «Tutta la nostra solidarietà al direttore e ai giornalisti de La Stampa che ogni giorno cercano di svolgere al meglio il lavoro di informazione dei cittadini, anche sui tentativi di ingerenza nella politica italiana del regime di Vladimir Putin», concludono.

MASSIMO GIANNINI

 

Condanna all’azione vandalica contro la redazione de La Stampa anche dal presidente del gruppo Pd in consiglio regionale Piemonte Raffaele Gallo: «Solidarietà e vicinanza al direttore Massimo Giannini, ai giornalisti e ai collaboratori de La Stampa. A tutti loro va il nostro sostegno. È ferma la nostra condanna per gesti che diventano ancor più vili e inaccettabili se portati contro gli organi di informazione, impegnati ogni giorno a garantirne la libertà e la pluralità» ha dichiarato.

 

sede la stampa 2

Solidarietà anche dalla Fnsi: «La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà ai giornalisti della Stampa la cui sede, a Torino, è stata assalita e imbrattata la notte scorsa con scritte “no war” e “no vax”. Nella certezza che non saranno vili attacchi come questo a inficiare il lavoro dei colleghi, la Fnsi chiede che sia fatta piena luce sull'accaduto e che gli autori di tale gesto siano individuati in tempi rapidi. In un clima rovente, esasperato dalle tante difficoltà che gli italiani sono costretti ad affrontare, una stampa libera, autorevole e plurale rimane un baluardo della convivenza civile che nessuno deve pensare di poter minacciare impunemente».

 

sede la stampa 1

«L'Ordine dei Giornalisti del Piemonte condanna l'insensato attacco alla sede de La Stampa, la cui facciata la scorsa notte è stata imbratta da teppisti no vax-no war». È quanto ha scritto l'OdG Piemonte in una nota, in cui «esprime solidarietà ai giornalisti della testata, attenti a svolgere il proprio lavoro in piena sintonia con i principi di democrazia e di lealtà nei confronti dei lettori, ed auspica che gli autori del gesto vengano individuati al più presto». 

intervento di massimo giannini (1)massimo giannini a dimartedi

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…