“NON SERVIAMO GLI XENOFOBI” – IL MANAGEMENT DEL RISTORANTE ITALIANO “BOCCA DI BACCO” A BERLINO RIFIUTA DI DARE UN TAVOLO AI LEADER DEL PARTITO DI ESTREMA DESTRA “AFD” E LORO SI INCAZZANO: “NON DEMOCRATICO E STUPIDO. IL POLITICAMENTE CORRETTO È SCIOCCO COME UN PANE IN SCATOLA” – IL PROPRIETARIO ALESSANDRO MANNOZZI: “ACCOGLIAMO OSPITI DA TUTTO IL MONDO, MA L’AFD NON CONDIVIDE QUESTA APERTURA E CHI NON APPROVA I COMPORTAMENTI DI QUESTA CASA…”

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Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

joerg meuthen alexander gauland alice weidel frauke petry joerg meuthen alexander gauland alice weidel frauke petry

 

Chi discrimina viene discriminato. Anche al ristorante. E così cinque caporioni della AfD, il partito xenofobo di estrema destra, si sono visti rifiutare una prenotazione a Bocca di Bacco, il più celebre desco italiano di Berlino. I due leader Alexander Gauland e Jörg Meuthen, la co-presidente dei deputati al Bundestag Alice Weidel, il segretario parlamentare Bernd Baumann e il portavoce Christian Lueth volevano cenare lunedì sera nel prestigioso ristorante sulla Friedrichstrasse, nel cuore della capitale tedesca. Ma alla richiesta di un tavolo inviata per email dalla segretaria del gruppo di AfD, il management ha risposto di no con la seguente motivazione: «Non serviamo i politici e i loro dipendenti che discriminano le persone sulla base della loro origine, opinione, religione, posizione politica e colore della pelle».

ristorante bocca di bacco a berlino ristorante bocca di bacco a berlino

 

I capi sovranisti hanno reagito piccati. «Non democratico e stupido», ha definito il rifiuto Lueth. «Ridicolo», ha detto Gauland. Secondo un' altra deputata, la vice-capogruppo Beatrix von Storch, «il politicamente corretto è sciocco come un pane in scatola». Bocca di Bacco non è un ristorante qualunque nel panorama gastronomico berlinese.

 

alessandro mannozzi (destra) con lo chef bruno bernardis alessandro mannozzi (destra) con lo chef bruno bernardis

Aperto nel 2001, è diventato il luogo prediletto dall' establishment tedesco e non solo: politici, ministri e leader dell' economia, stelle del cinema, dello spettacolo e dello sport, intellettuali, direttori di giornali. È stato la «mensa» preferita dei governi rosso-verdi, con Gerhard Schröder, Joschka Fischer e Otto Schily ospiti quasi fissi. Ma, con specchiata trasversalità, ha rifocillato anche Helmut Kohl (negli anni dopo la cancelleria amava portarci Michail Gorbaciov) e la stessa Angela Merkel. E poi una grande clientela internazionale, che torna volentieri: Simon Rattle, George Clooney, Matt Damon, Andrea Bocelli.

jorg meuthen alexander gauland alice weidel jorg meuthen alexander gauland alice weidel

 

george clooney al ristorante bocca di bacco a berlino george clooney al ristorante bocca di bacco a berlino

Un luogo del potere e delle celebrità insomma, dove anche la geografia dei tavoli ha il suo significato: i più discreti e contesi sono quelli da due o da quattro affiancati alla parete sinistra nella seconda sala. Anche questa reputazione aperta e globale, il proprietario Alessandro Mannozzi dice di voler difendere rifiutandoli a AfD: «Noi accogliamo ospiti da tutto il mondo, gente di provenienza, genere e etnia molto diverse. Parlano lingue diverse, professano religioni diverse. Ma l' AfD non condivide questa apertura, tolleranza e accettazione. Chi non approva i comportamenti di questa casa, non è bene accetto».

ristorante bocca di bacco a berlino 3 ristorante bocca di bacco a berlino 3

 

Non è comunque la prima volta che una prenotazione di Alternative für Deutschland viene rifiutata da Bocca di Bacco. «È già successo un paio di volte diversi mesi fa, ma nessuno aveva reagito. Questa volta alcuni esponenti di AfD hanno fatto delle dichiarazioni sui social network e così abbiamo chiarito la nostra posizione».

ristorante bocca di bacco a berlino 1 ristorante bocca di bacco a berlino 1

 

La scorsa estate, sempre a Berlino, la figlia di un consigliere comunale di AfD non è stata accettata in una scuola privata steineriana, perché «le idee del padre potrebbero influenzare negativamente l' ambiente scolastico» .

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