simona pletto igor vaclavic il russo

“NON SONO LA FIDANZATA DI IGOR IL RUSSO” - LA CRONISTA DI “LIBERO”, SIMONA PLETTO, RISPONDE ALLE ACCUSE: “IL MIO INCONTRO CON LUI, NEL CARCERE DI SARAGOZZA, E’ DOVUTO A MOTIVI PROFESSIONALI. DALL'ESTATE SCORSA HO UN COSTANTE SCAMBIO DI LETTERE CON LUI PER APPROFONDIRE ALCUNE DINAMICHE DELLE SUE ANCORA SCONOSCIUTE VICISSITUDINI. UMANAMENTE NESSUNO PUÒ DIFENDERLO MA…”

Simona Pletto per “Libero quotidiano”

 

SIMONA PLETTO

L'altro ieri, su molti quotidiani nazionali e spagnoli, è rimbalzata la notizia che Norbert Feher Ezechiele, più conosciuto come 'Igor il russo', presto incontrerà due donne nel carcere di massima sicurezza di Zuera, a Saragozza, in Spagna, dove è recluso da dicembre per 5 omicidi. Il killer del barista Davide Fabbri di Budrio di Bologna e di Valerio Verri, guardia volontaria di Portomaggiore di Ferrara, già condannato di recente dai giudici italiani all' ergastolo per questi due delitti e in attesa di essere giudicato la prossima estate per l' assassinio in Spagna di tre guardie civili, potrà dunque ricevere entro poche settimane la visita di Rebeca Sanchez, madrilena, figlia di un militare, conosciuta mesi fa attraverso uno scambio epistolare.

 

LA LETTERA DI IGOR IL RUSSO A SIMONA PLETTO DI LIBERO QUOTIDIANO

Oltre a lei, riportavano gli stessi quotidiani con una punta non troppo velata di ironia descrivendo una sorta di processione di donne messa in moto dal fascino del noir, l'assassino 38enne serbo di etnia ungherese, potrebbe incontrare anche un' altra donna, conosciuta anche lei per corrispondenza. Le sue iniziali indicate sono S.P. Le agenzie riportate dai giornali, per giustificare le visite in prigione da parte delle due donne, parlavano anche di una loro attrazione maledetta, perché catturate dal fascino degli occhi di ghiaccio dello spietato omicida.

 

RAPPORTO EPISTOLARE

Non conosco Rebeca, salvo sintetiche descrizioni da parte di Norbert che mi aveva anticipato la sua richiesta di colloquio precedente alla mia. Ma so per certo che la sottoscritta, che è la seconda donna citata da fonti giornalistiche, è mossa esclusivamente da motivi professionali. Dall' estate scorsa, infatti, ho un costante scambio di lettere con il detenuto catturato nel dicembre 2017 in Spagna.

IGOR VACLAVIC NORBERT FEHER

 

Tutto è nato dalla personale esigenza giornalistica di voler approfondire alcune dinamiche delle sue ancora sconosciute vicissitudini, di alcuni aspetti della sua personalità, uomo da tutti considerato estremamente pericoloso, e fino ad oggi raccontate solo attraverso le testimonianze dei suoi compagni di cella.

 

igor vaclavic prima dell arresto

Nelle sue lettere, rigorosamente filtrate dal personale del carcere come del resto le mie, mi racconta spaccati di vita in carcere a Zuera, tra cui la sua controversa conversione religiosa riferita agli episodi del suo passato risalenti anche all' infanzia fino ai rapporti con i familiari, e in particolare la mamma; dettagli che non riabiliteranno Igor, ma che servono a capire aspetti della sua non comune personalità.

 

Racconta della sua rocambolesca fuga inseguito dai militari italiani e anche i concitati momenti della sua cattura ispanica. Oltre a tante situazioni inedite che portano ad una più approfondita conoscenza di uno dei più temuti criminali di questi ultimi anni.

LA LETTERA DI IGOR IL RUSSO A SIMONA PLETTO DI LIBERO QUOTIDIANO

Norbert Feher Ezechiele si è fatto beffa delle forze dell' ordine che dopo l' omicidio di Budrio gli avevano aperto una caccia spietata durata 8 mesi.

 

Un lungo inseguimento che ha fatto discutere anche per la psicosi creatasi in quel periodo: tutti, in particolare i residenti del triangolo tra Ferrara, Bologna e Ravenna, temevano di trovarsi faccia a faccia con l' inafferrabile killer in fuga tra i casolari delle campagne emiliano romagnole. Detto questo, ci tengo a sottolineare che non sono né una sua fan né una sua aspirante fidanzata. Sono semplicemente una giornalista che sta facendo, sulle più modeste orme delle interviste della brava collega Franca Lando Leosini, il suo lavoro. Tutto questo, naturalmente, senza farne un eroe. Ci mancherebbe.

 

INDIFENDIBILE

igor vaclavic prima dell arresto

Va da sé che umanamente nessuno può difendere un uomo che ha commesso ben 5 omicidi. E capisco la rabbia sollevata dai parenti delle vittime davanti alla notizia delle sue future visite femminili in carcere. Ma il mestiere del giornalista prevede anche questo. Se in una sala operatoria arriva un assassino, il chirurgo non si può esimere dall' operarlo per salvargli la vita. Il paragone certo non regge con la nostra professione, ma si allinea con quella di chi può scegliere liberamente di difendere o ascoltare anche chi commette il più efferato degli omicidi. Tra questi ci sono, appunto, gli avvocati e noi giornalisti.

igor vaclavic prima dell arresto IGOR VACLAVIC ARRESTATO IN SPAGNAIGOR VACLAVIC - RICERCA CON DRONI LE CAMPAGNE IN CUI SI NASCONDE IGOR VACLAVIC LE CAMPAGNE IN CUI SI NASCONDE IGOR VACLAVICigor vaclavic prima dell arresto 3 IGOR VACLAVICigor vaclavic prima dell arresto

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…