antonio vaglica

“PAPA FRANCESCO HA DETTO DELLE PAROLE IMPORTANTI PER CAMBIARE LA MENTALITÀ” – LA STORIA DI RISCATTO DI ANTONIO VAGLICA, 19ENNE CHE HA STREGATO I GIURATI DI “ITALIA'S GOT TALENT” CON LA SUA VOCE: “NON HA SENSO PERDERE TEMPO IN POLEMICHE, DISCRIMINAZIONI, ODI. ERO UN BIMBO DIVERSO E PERCIÒ PRESO IN GIRO PER IL MIO MODO DI ESSERE. MI FACEVA MALE. PER FORTUNA C'ERA IL CANTO E…” - VIDEO

 

Adriana Marmiroli per “La Stampa”

 

antonio vaglica 9

Antonio Vaglica ha folgorato i giurati di Italia' s Got Talent: lunghi capelli mossi, aspetto da efebo, è dotato di una voce dall'incredibile estensione e dal pathos vibrante. Ha cantato Sos d'un terrien en detresse di Daniel Balavoine, grido d'aiuto di un essere umano che sente di non appartenere a questa Terra.

 

antonio vaglica

Non c'era dubbio che quella non fosse solo una cover, e che fosse proprio lui quel terrestre extraterrestre di cui cantava la sofferenza. «Ho vissuto momenti di discriminazioni che mi hanno fatto stare davvero male - dice -. Da piccolo prestavo molta attenzione ai giudizi degli altri e mi sentivo sbagliato». 19 anni appena compiuti, di Mirto Crosia, 10mila abitanti sulla costa ionica della provincia di Cosenza, diploma di liceo artistico, due genitori che lo supportano, due fratelli, Antonio ha un'anima da brutto anatroccolo che la passione per il canto rende libera.

antonio vaglica 8

 

«La prima volta è stata a Sanremo Young nel 2019. Lì ho incontrato Gianna Martorella, che a Grosseto gestisce un'accademia di canto e che è diventata la mia manager. Da allora mi segue con affetto. È lei ad avermi iscritto a IGT. Io non credevo che mi accettassero».

 

Tra Sanremo Young e IGT, che ha fatto?

«Ho studiato. Ho finito il liceo artistico e per un po' ho anche smesso di fare casting. C'è stata la pandemia e mi sono ammalato: è stato orribile stare per un mese e mezzo chiuso in casa. Ma intanto avevo la "mia" canzone da mettere a punto: farlo mi consolava, quella canzone mi consolava».

 

antonio vaglica 6

Già, da dove arriva "SoS"?

«Trovata per caso su YouTube. L'ho subito sentita mia: adatta alla mia voce e così collegata alla mia vita nelle parole».

 

Su un palco dove tutti si presentano vestiti strani, lei è arrivato in jeans e maglietta.

«Volevo che ci fosse attenzione solo per la mia voce. E volevo qualcosa di semplice per non farmi guardare strano. Gli abiti ti categorizzano: non sono solo maschili o femminili. Ma non credete che il mio guardaroba sia solo quello: se mi alzo e ho voglia di vestirmi da pirata, posso farlo. Anzi: per la finale mi sbizzarrirò».

 

Cosa ricorda dell'esibizione?

«Che la notte prima non ho chiuso occhio. Avevo dentro un'emozione indicibile: la voglia di cambiare la mia vita, di spaccare tutto, di farmi capire. Dell'esibizione in sé non ricordo nulla, o quasi. Ma se devo essere sincero, ero anche convinto che fosse un flop: i social in questi giorni mi hanno dimostrato quanto mi sbagliassi».

antonio vaglica 4

 

Davvero non si sente di appartenere alla Terra?

«Un po' terrestre e un po' venusiano. Voglio lasciare una bella immagine di me, e dare forza a chi come me ha sofferto».

 

Che infanzia ha avuto, non deve essere stato facile in un piccolo centro del Sud?

«Ero un bimbo diverso e perciò preso in giro per il mio modo di essere. Mi faceva male. Per fortuna c'era il canto: una passione che mi ha dato stabilità, invece di farmi chiudere in me stesso mi ha aiutato ad essere empatico verso gli altri».

antonio vaglica 5

Ma amici ne ha?

«Certo, fidatissimi. E anche loro sono la mia fortuna».

 

E i suoi genitori?

«Da sempre mi hanno spinto a credere in me. A quanti festival mi hanno portato da piccolo. E quanti soldi hanno investito per il mio sogno. Forse ci credevano più loro di me».

 

antonio vaglica 7

Che musica ascolta?

«Queen, Mariah Carrey, Ariana Grande. Adoro Dimash. Tra gli italiani Pavarotti: sentirlo mi folgora. Giorgia, Alessandra Amoroso. Ora vorrei iscrivermi al Conservatorio e perfezionare la mia voce. Ma anche imparare a suonare davvero il piano: da piccolo avevo iniziato. Padroneggiare uno strumento è fondamentale se vuoi comporre canzoni tue».

 

Papa Bergoglio ha detto «I genitori non condannino i figli per i loro orientamenti sessuali». Cosa ne pensa?

«I genitori devono credere nei figli, dare amore e fiducia».

 

E del Papa?

antonio vaglica 3

«È un papa moderno. Dice cose belle, importanti per cambiare le mentalità. Il mondo deve andare avanti, non giudicare: siamo tutti umani. Non ha senso perdere tempo in polemiche, discriminazioni, odi. Si vive una sola volta. Almeno con questo corpo... Chi dà bene riceve bene».

antonio vaglica 10antonio vaglica 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…