“QUANDO VEDI LA POLIZIA DEVI ABBASSARE LO SGUARDO” – UN GRUPPO DI RAGAZZI ROMANI HA DENUNCIATO DI ESSERE STATO AGGREDITO DA QUATTRO POLIZIOTTI CON “ALITO VINOSO”: GLI AGENTI AVREBBERO VESSATO I GIOVANI, TRA SCHIAFFI, SPINTONI, GOMITI DIETRO LA SCHIENA, TESTE APPOGGIATE SUL COFANO DELLA MACCHINA – UNA SERIE DI VIOLENZE CHE SI SAREBBERO INTERROTTE SOLO QUANDO UNO POLIZIOTTO SI SAREBBE ACCORTO DI ALCUNE TELECAMERE DI SICUREZZA – IL RACCONTO DEGLI ADOLESCENTI: “NON SI SONO FERMATI NEMMENO QUANDO ABBIAMO DETTO DI ESSERE MINORENNI…”

-

Condividi questo articolo


Andrea Ossino per www.repubblica.it

 

polizia 5 polizia 5

"Abbiamo detto di essere minorenni, ma non gli importava ". Sono trascorsi due giorni da quando un gruppo di ragazzini, genitori al seguito, ha bussato alla porta del commissariato Aurelio raccontando l'aggressione subita ad opera di alcuni poliziotti con "alito vinoso" che li avrebbero presi di mira senza motivo.

 

Con il passare delle ore, nella mente delle vittime i ricordi diventano più nitidi. E così i ragazzi sono pronti a integrare la denuncia raccontando particolari che in un primo momento avevano tralasciato. In particolar modo gli adolescenti, almeno tre, desiderano mettere nero su bianco una circostanza. I ragazzi sostengono infatti di aver detto agli agenti di essere minorenni, un'affermazione che non avrebbe placato l'ira dei quattro poliziotti che hanno fermato il gruppo di adolescenti " all'altezza di via Giambattista Pagano " , per poi aggredirli.

 

polizia 4 polizia 4

Anzi, quando uno di loro ha chiesto di chiamare un genitore, "sentendosi in pericolo ", un agente gli avrebbe strappato il telefono " per poi gettarlo in terra e schiacciarlo con il piede", hanno denunciato le vittime. Un altro tassello di un racconto che, se dovesse essere accertato, renderebbe la vicenda ancora più oscura. Ad ogni modo non dovrebbe essere difficile verificare quanto denunciato dai ragazzi. Secondo le vittime infatti l'aggressione potrebbe essere stata catturata dalle telecamere di sicurezza di alcuni locali della zona.

 

Le violenze sarebbero iniziate intorno alla mezzanotte. I ragazzi stavano andando a mangiare un gelato al Mc Donald, quando i quattro poliziotti sono scesi da due diverse volanti, " due Alfa Romeo Giulietta " . Gli agenti avrebbero vessato i giovani, tra schiaffi, spintoni, gomiti riversi dietro la schiena, teste appoggiate sul cofano della macchina ed esternazioni che mal si coniugano a un normale intervento delle forze dell'ordine: " Quando vedi la polizia devi abbassare lo sguardo".

polizia 3 polizia 3

 

L'aggressione sarebbe terminata all'improvviso: " In merito al loro allontanamento pensiamo che abbiano scorto delle telecamere di video sorveglianza che erano presenti sul posto, in quanto abbiamo notato un repentino cambiamento di comportamento e atteggiamento quando uno di loro ha fatto un cenno agli altri e ha detto 'lasciamoli andare'", silegge nella denuncia, alla quale sono stati allegati anche referti stilati dai dottori dell'Aurelia Hospital: " Cervicalgia post traumatica, escoriazione dello zigomo sinistro, contusione del gomito sinistro, distorsione del gomito sinistro, distorsione e distrazione del collo, abrasione o ustione da attrito, distorsione e distrazione del gomito e dell'avambraccio, contusione dell'emitorace sinistro, ferita lacero contusa del labbro superiore", recitano gli atti.

 

polizia 2 polizia 2

Oltre ai referti medici i ragazzi, che avrebbero anche chiesto di acquisire i filmati catturati dalle telecamere di un bar, hanno depositato un breve video. Nel filmato si vedono le volanti girare e allontanarsi frettolosamente. Immagini che hanno permesso alle vittime di estrapolare la targa delle due vetture, un particolare che, insieme all'identikit fornito dalle vittime, consentirebbe di risalire agli agenti che avrebbero aggredito i ragazzi.

polizia 1 polizia 1

"Stiamo facendo accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti " , fanno sapere intanto dalla polizia.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…