diabolik michele senese

“QUELLI DEL CLAN SENESE SONO DELLE MERDE. MI FANNO UN BOCCHINO” - IN UNA CHAT INEDITA EMERGE TUTTO IL LIVORE DI FABRIZIO PISCITELLI, IN ARTE DIABOLIK, CONTRO LA FAMIGLIA CHE L’AVEVA INTRODOTTO NEL MONDO DEL GRANDE CRIMINE ROMANO - UN TEMPO SUOI AMICI, I SENESE, CAPI DELLA CAMORRA ROMANA, ERANO DIVENTATI ODIATI NEMICI - IL SOSPETTO DEI PM È CHE I SENESE SIANO I MANDANTI DELL'UCCISIONE DI DIABOLIK...

diabolik fabrizio piscitelli

Giuseppe Scarpa per “la Repubblica” - Estratti

 

Era cresciuto sotto l'ala della camorra romana fino a vestire i gradi di alto ufficiale del crimine. Fabrizio Piscitelli, Diabolik, il neofascista, il capo ultras dei temibili Irriducibili della Lazio era diventato un narcos di primo piano nell'Urbe.

Tonnellate di droga, milioni di euro.

 

Un traguardo raggiunto grazie ai Senese. Ma quei Senese, un tempo protettori, si erano trasformati per il Diablo in «merde», in nemici, così scriveva in una chat rimasta inedita.

 

 

Il livore di Piscitelli contro la camorra romana era un dato sconosciuto sino a poche settimane fa ma che oggi è diventato centrale: dimostra che qualche cosa, tra figlioccio e padrino, si era rotto. Spezzato irrimediabilmente. È una tessera del complicato puzzle che aiuta a capire l'omicidio di uno dei più potenti malavitosi della Città Eterna. Infatti, il sospetto dei pm è che i Senese siano i mandanti dell'uccisione del Diablo.

 

MICHELE SENESE DETTO O PAZZ

Repubblica ha potuto leggere la conversazione su Whatsapp tra Daniele Carocci, gestore di un ristorante, vicino ai Senese, e Piscitelli.

 

La chat porta la data del 22 dicembre del 2018, otto mesi prima che Diabolik venisse ammazzato, giustiziato con un colpo di pistola alla nuca da un killer travestito da runner al parco degli Acquedotti il 7 agosto 2019.

 

La conversazione non è andata persa perché l'interlocutore di Piscitelli, Carocci, spiega di avere un problema al cellulare che non gli permette di scaricare Signal, un programma di messaggistica che elimina il testo dopo la lettura del contenuto. 

 

(...)

APPUNTI AGENDA DIABOLIK

È certo, però, che Diabolik voglia subito arrivare all'incasso per un motivo preciso: Carocci si è riavvicinato ai Senese e Piscitelli non lo sopporta. Ecco cosa si scrivono: «Hai letto Signal?», domanda Diabolik. «Ho fatto l'aggiornamento e si è tolto», risponde Carocci. «Devi mette psw», insiste Piscitelli che vuole evitare di continuare a chattare su Whatsapp.

 

«Non so la password», ribatte. «Allora un cazzo. Ho saputo che giri con quella merda (Angelo Senese, fratello del boss Michele O' Pazzo, ndr) che prima ti ha fatto di tutto e ora ci vai in giro, allora io voglio prenderlo (il debito, ndr)». «Ho fatto pace con Angelo (Senese, ndr)», gli spiega Carocci.

 

«E sti cazzi», commenta Piscitelli. «Però non giro con lui (con Senese, ndr)», sottolinea l'altro. Diabolik sbotta e dice a Carocci di mandare ai Senese un messaggio: «Quello che dice in giro lo faccio rimangiare a lui e a chi sta con lui. Puoi dirlo ad Angelo».

 

omicidio diabolik

Piscitelli è ancora più esplicito: «Anzi diglielo (a Senese, ndr) che si porta dietro un problema». Piscitelli è una furia e incalza Carocci sul debito: «Io avrei aspettato tempi migliori, ma non sono l'ultimo degli scemi. E visto e considerato che stai con loro (i Senese, ndr) puoi dirglielo che ti aiutassero a risolvere il problema. Perché dopo le feste verrò tutti i giorni se posso.

 

il boss michele senese, detto o pazzo

E poi saranno problemi». «Non sto con nessuno ho solo chiarito (con i Senese, ndr)», la risposta. «Ora si mettessero in mezzo loro», aggiunge Piscitelli sempre più arrabbiato.

 

«E chiamalo», attacca il Diablo riferito al fratello di O' Pazzo. «Visto che giri con queste merde (Senese, ndr) con me hai chiuso». «Non giro con nessuno Fabri», sembra supplicarlo. «Non è come pensi, mi ha chiamato Angelo e ho chiarito. Tutto qui». «Digli a loro che mi fanno un boc...», conclude Diabolik. Dalla chat non emerge il motivo per cui Piscitelli fosse infuriato con i Senese. Il dato certo è la rottura. Piscitelli verrà ucciso pochi mesi dopo.

michele senesediabolik

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…