chiara gualzetti

“QUESTA QUI MI HA SCOCCIATO, ORA L'AMMAZZO", L'ASSASSINO DI CHIARA GUALZETTI CI AVEVA PENSATO ALTRE VOLTE. CONFERMATO IL FERMO DEL 16ENNE: DOPO LE COLTELLATE HA FINITO A CALCI LA RAGAZZA NELLE CUI MANI È STATA TROVATA UNA CIOCCA DEI CAPELLI DELL’ASSASSINO - I DUBBI SUL MOVENTE. IL LEGALE DELLA FAMIGLIA: "NON C'E' FOLLIA” – LE MINACCE DEGLI AMICI DI CHIARA… - VIDEO

 

Claudia Guasco per "il Messaggero"

chiara gualzetti 6

 

Il pensiero di uccidere Chiara gli ronzava nella testa da tempo. Ripetuto, insistente, tanto da renderne partecipe una persona a lui vicina: «Questa qui mi ha scocciato, ora l' ammazzo». Per Chiara Gualzetti, che il 29 luglio avrebbe compiuto 16 anni, è stata una condanna a morte. Arrivata domenica scorsa, prima dell' ora di pranzo. C' è un video, ripreso dalla telecamera di sicurezza della casa della famiglia Gualzetti, che riprende gli ultimi passi della ragazzina.

 

Le ha dato appuntamento e cammina davanti a lei sulla strada che porta alla collina, pantaloncini neri e maglietta rossa.

 

chiara gualzetti e l'assassino

Pochi minuti dopo la ammazzerà, con una ferocia che anche gli investigatori faticano a descrivere. L' ha accoltellata al collo e al petto, ma poiché Chiara non moriva l' ha presa a calci e uccisa di botte.

 

Stretta tra le mani di lei, nel primo sopralluogo, il medico legale ha trovato una ciocca dei capelli biondi dell' assassino. Il segno che Chiara ha tentato di difendersi, senza riuscirci: «Non c' è stata colluttazione tra i due», spiegano gli inquirenti. Soltanto l' aggressione del sedicenne che lei ha tentato di respingere: prima le coltellate, poi i colpi in testa. «Un atto feroce e disumano», afferma Giovanni Annunziata, il legale dei Gualzetti, che non crede all' ipotesi del gesto di un pazzo, ai suoi racconti di un presunto «demone» che lo avrebbe spinto alla violenza.

 

CHIARA GUALZETTI

«Non c' è follia - ribadisce - Dalla ricostruzione degli eventi una persona che ha la lucidità di cancellare le chat, di tornare a casa e di rispondere al cellulare come se nulla fosse accaduto è poco compatibile con la pazzia». Nel capo di imputazione firmato dal pm del Tribunale dei minori Simone Prugato si legge che Chiara è stata «colpita ripetutamente con una serie di colpi portati sia di punta che di taglio», con un «coltello da cucina». Con l' aggravante della premeditazione, «concertando l' azione nei giorni precedenti e partendo da casa la mattina del delitto portando con sé il coltello».

 

Il sedicenne ha ribadito la confessione già fatta nell' interrogatorio davanti agli inquirenti insistendo, secondo quanto si è appreso, sulla presenza demoniaca che lo avrebbe spinto a colpire. Il gip ha convalidato il fermo - contro cui la difesa sta valutando il ricorso - e ha disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dalla Procura dei minori guidata da Silvia Marzocchi, confermando anche la premeditazione. Nell' interrogatorio di garanzia A. ha confermato di essersi presentato a casa di Chiara con il coltello, di averla portata nel bosco e aggredita.

CHIARA GUALZETTI

 

Sul movente restano dubbi. Ci sono le sue parole confuse, irrazionali, il «fastidio» che diceva di provare per il fatto che lei avesse una cotta per lui, non ricambiata. E poi quelle «presenze demoniache» che anche ieri ha ripetuto di sentirsi rimbombare nel cervello e il desiderio di morire della ragazzina che, sostiene, in qualche modo avrebbe esaudito.

 

Un groviglio di mezze ammissioni, follia su cui indagherà una perizia psichiatrica e frasi che emergono qua e là e potrebbero essere la verità più semplice e sconcertante: «Sono stufo dell' insistenza di Chiara». Lei, come tante adolescenti fragili in cerca di appoggio e consolazione, si sfogava scrivendogli: «La vita fa schifo, vorrei farla finita».

 

E A. rispondeva: «Ti aiuto io».

VINCENZO GUALZETTI PADRE DI CHIARA

 

Salvo ricondurre tutto, nell' interrogatorio, a una forza misteriosa: «Io sentivo delle voci dentro. Voci che mi dicevano di fare cose sempre più cattive», ha raccontato. «Come nella serie di Netflix, Lucifer». Eppure tanto caos interiore al momento dell' omicidio non emerge, tant' è che indica con chiarezza il punto in cui ha cercato di far sparire il cellulare di Chiara dopo averla uccisa. L' ha gettato nel torrente che passa sotto casa sua, una delle tante frazioni nella pianura del bolognese. Il cellulare di Chiara è stato acquisito agli atti e il suo contenuto sarà analizzato dai periti come telefonino, tablet e pc sequestrati a casa del sedicenne. Ieri la Procura ha conferito l' incarico per l' autopsia sul corpo di Chiara, che si svolgerà domani. È così martoriato che i pm non hanno permesso ai genitori di vederlo.

 

2 - LA MAMMA DEL RAGAZZO RIVEDE IL FIGLIO DOPO L'OMICIDIO

chiara vincenzo gualzetti

C.Gu. per "il Messaggero"

 

L' ultima volta che ha visto suo figlio era domenica. Dopo avere ucciso Chiara, A. è tornato a casa, si è cambiato la maglietta e i pantaloni sporchi di sangue, ha pulito il coltello e l' ha rimesso nel cassetto della cucina. Poi è andato a Bologna, dove è stato fermato dai carabinieri di Borgo Panigale.

 

chiara gualzetti

Ieri mattina, poco dopo mezzogiorno, la madre del sedicenne accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione è entrata al centro di giustizia minorile del Pratello, dove il figlio è stato interrogato dal gip. «Sono ancora in una bolla», ha detto camminando con passo svelto. «Non so come sta mio figlio». La risposta arriva dal suo avvocato, Tanja Franzoni: «Sta male, comincia a rendersi conto di quello che è successo, a capire quale sarà il suo futuro. È scosso, profondamente dispiaciuto per la famiglia di Chiara e per la sua».

 

LE MINACCE Un paio di ore dopo la madre di A. esce senza dire una parola, coprendosi il viso con un foglio. «È distrutta», afferma chi le sta accanto. A casa ha due figli da proteggere e in queste ore sulla pagina Instagram del figlio arrivano insulti e minacce di morte.

 

«Ma che razza di genitori ha quel delinquente assassino! Nella zona si sa che razza di persone sono i tuoi genitori ma una cosa così non doveva nascere, sei nato nel nome di satana, muori in galera tu e i tuoi demoni», scrive uno. «Hai spezzato la vita a una ragazza e anche a tutti quelli che la conoscevano. Compreso me. Non ti auguro nulla, non serve a niente. Lei non torna. Però, perché c' è sempre un però. Non farti vedere in giro.

chiara gualzetti

Ora hai tempo per pensare a quello che hai fatto», sottoscrive un altro. «Assassino malefico mi auguro che lo stesso demone che ti ha suggerito di uccidere, ti suggerisca di impiccarti», scrive una giovane. «Finché non sarà fatta giustizia non ci fermeremo, la devi pagare. Non farti trovare bastardo perché finisce male», promette chi sostiene di essere cugino della vittima.

chiara gualzetti

 

Espressioni violente ben diverse dai toni fermi ma misurati dei genitori di Chiara. Che ribadiscono: «Ci conforta pensare che una persona indagata per reati così gravi rimanga in custodia cautelare in carcere. Ci tranquillizza, ma l' obiettivo è una sentenza di condanna proporzionata all' efferatezza e alla ferocia del gesto».

 

SCUOLA ABBANDONATA Fino a due giorni fa sul profilo di A. le foto a petto nudo e addominali in vista venivano commentate solo dal suo migliore amico, che era anche lo stesso che scattava le immagini. Il sedicenne è una persona solitaria, non è tipo da compagnia numerosa. Frequentava un bar e un circolo del paese, ha lasciato la scuola, passava il tempo su Tik Tok. Stava sempre insieme a un altro ragazzo, raccontano gli abitanti della frazione, e sui social condensava la sua filosofia di vita: «Bisogna combattere per volere ciò che si vuole. Anche se spesso è meglio aspettare». Lui era l' ombra, Chiara la luce.

 

CHIARA GUALZETTI

«Be yourself», sii te stessa, scriveva su Instagram. Combatteva per diventare grande, per superare paure e insicurezze. Replicando anche alle cattiverie e al bullismo: in un post dell' anno scorso, dopo aver pubblicato delle offese ricevute, Chiara attacca: «Da piccola ero una persona ingenua. Ho fatto tanti errori nella vita, lo so.

 

Probabilmente non ho ancora una reputazione e in compenso ho tanti nemici. Però sto cercando di farmi una vita. Sono stata stupida. Ma ciò non vuole dire che possano continuare a rovinarmi. So che può essere divertente prendere in giro chi è più debole. Ma giocare con la vita degli altri è pericoloso, soprattutto se si gioca con una persona come me. Perché sto affrontando i problemi della vita, ma non mi sento abbastanza forte per continuare ad affrontare voi che mi tormentate da anni con le prese in giro».

chiara gualzetti ricerche

 

chiara gualzettichiara gualzettichiara gualzettile ricerche di chiara gualzettichiara gualzetti

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?