agata scuto rosario palermo

“LA RAGAZZA CHE DOVEVO FARE SPARIRE, MI SPAVENTO SE LA TROVANO” - NEL 2012 ROSARIO PALERMO HA UCCISO AGATA SCUTO, FIGLIA DISABILE DELLA SUA CONVIVENTE, PERCHE' TEMEVA SI VENISSE A SAPERE CHE AVEVA MESSO INCINTA LA RAGAZZA - L’ASSASSINO SI E' INCASTRATO DA SOLO, DOPO CHE I CARABINIERI AVEVANO PIAZZATO DELLE CIMICI NELLA SUA AUTO E HANNO INTERCETTATO UN SUO “MONOLOGO” – GRAMELLINI: “A MEMORIA È LA PRIMA VOLTA CHE UNO CONFESSA IL DELITTO NEL CORSO DI UN DIALOGO SONORO CON SÉ STESSO” 

agata scuto

1. AGATA UCCISA PERCHÉ ERA INCINTA

Valentina Errante per "il Messaggero"

 

L'avrebbe strangolata e poi avrebbe dato fuoco al cadavere, in un casolare delle campagne di Pachino, nel Siracusano, per impedire che si scoprisse che aveva messo incinta la figlia disabile della sua compagna. Rosario Palermo 61 anni, è stato arrestato solo ieri per il crimine che, per la procura di Catania, avrebbe compiuto nel 2012. 

rosario palermo

 

Agata Scuto, 22 anni, era scomparsa da casa, dove si trovava da sola, dal 4 giugno di quell'anno. Le nuove indagini dei carabinieri sono partite nel 2020, dopo una segnalazione anonima alla trasmissione di Raitre Chi l'ha visto?. Qualcuno aveva rivelato che corpo della ragazza si trovava nella cantina della casa della madre. I militari avevano ispezionato i locali e scavato nei terreni adiacenti alla casa senza nessun risultato.

 

agata scuto 3

Il corpo non è mai stato ritrovato, ma le indagini si sono concentrate sull'uomo. Perché dalle interviste, sia della mamma della ragazza, che dell'ex compagno era emerso con chiarezza che l'uomo aveva attenzioni particolari per Agata. Palermo, inoltre, dopo la scomparsa aveva convinto la donna di avere visto la ragazza, tanto da farle ritirare la denuncia. 

 

L'alibi di Palermo sui suoi spostamenti il giorno della scomparsa è risultato falso: non era andato né a raccogliere lumache nella piana di Catania né a raccogliere origano sull'Etna, come aveva sostenuto negli interrogatori. 

 

rosario palermo

Palermo, che continua a smentire le accuse, avrebbe anche cercato di fare confermare il falso alibi da un testimone, che lo ha invece contraddetto sulla tempistica, collocando la gita sull'Etna nel 2014 e non nel 2012. Ad accusare l'uomo era stata proprio la mamma di Agata, raccontando che la figlia «era gelosa» del suo rapporto con Palermo. 

 

IL MOVENTE 

Agata, che era affetta da un ritardo mentale, oltre che fisico, aveva rivelato ai familiari di avere un ritardo nel ciclo. L'ipotesi degli inquirenti e del gip di Catania che ha disposto l'arresto è che la ragazza fosse incinta e l'uomo volesse nascondere la gravidanza. Per questo l'avrebbe uccisa. 

agata scuto 2

 

LE INTERCETTAZIONI 

«Abbiamo trovato la ragazza, morta! L'abbiamo trovata! La ragazza! L'abbiamo trovata morta nelle campagne di Pachino, morta strangolata, è morta strangolata e bruciata». Palermo si sarebbe autoaccusato inconsapevolmente. I carabinieri lo hanno sentito pronunciare questa frase mentre era da solo in auto, dove avevano piazzato le cimici. E ancora: «la ragazza che dovevo fare sparire, mi spavento se la trovano». 

 

La tensione era cresciuta nell'uomo dopo che i militari gli avevano sequestrato diversi cellulari: per l'accusa temeva si scoprissero le conversazioni avute con la vittima. All'indagato la Procura ha contestato le aggravanti di avere commesso il fatto ai danni di una persona portatrice di handicap e per l'avere agito per motivi abietti, costituiti dall'intento di nascondere la gravidanza di Agata, in modo da continuare la relazione con la madre della ragazza.

 

agata scuto.

2. PARLARE DA SOLI

Massimo Gramellini per "il Corriere della Sera"

 

L'ex patrigno della ragazza catanese scomparsa dieci anni fa si è intercettato da solo. Gli inquirenti avevano messo una cimice nella sua auto, pensando che si sarebbe tradito al telefono con qualcuno, e invece hanno captato un monologo a voce alta durante il quale Rosario Palermo esprimeva al proprio specchietto retrovisore la paura che i resti di Agata venissero ritrovati in un casolare. 

 

agata scuto

A memoria è la prima volta che un assassino confessa il delitto nel corso di un dialogo sonoro con sé stesso. Neanche la fantasia dei giallisti si era mai spinta a tanto. Forse perché, fino a qualche tempo fa, parlare da soli veniva ancora considerata una stranezza. Invece la pandemia ha esaltato i guizzi del sistema nervoso e fornito lo strumento ideale per nasconderli in pubblico: la mascherina, dietro alla quale si può fare di tutto - dai comizi alle pernacchie - senza venire, appunto, smascherati. 

 

agata scuto.

Sono andato a capo per consentirvi di ricordare l'ultima volta in cui avete parlato da soli, e di che cosa. Per quanto mi riguarda, anche allo scopo di agevolare eventuali investigatori, confesso di infliggermi sproloqui interminabili dietro la mascherina, quasi sempre a tema calcistico, e per questo continuerò a metterla persino quando ci diranno di toglierla. 

 

Per strada trovo meno bizzarro conversare da solo che urlare dentro il telefonino. Soltanto se fossi un assassino privilegerei la comunicazione interiore, ma chi può dirlo: a parlare in quell'uomo, forse, è stata la voce della coscienza.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?