“L’ITALIA NO PASS È L’ITALIA DEL TIÈ” - FRANCESCO MERLO: “È L'ITALIA CHE SALTA LE CODE, PARCHEGGIA IN SECONDA FILA ED ELEVA A PEDAGOGIA IL FREGARE IL PROSSIMO. È L'ITALIA DELLA PREPOTENZA E NON DELLA SOLIDARIETÀ, L'ITALIA DEI PROFESSORI DEL "PENSIERO SREGOLATO" CHE AL DECALOGO LIBERALE DI BERTRAND RUSSELL AGGIUNGONO: 'VIAGGIARE SENZA BIGLIETTO'…”

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francesco merlo francesco merlo

Da “la Repubblica”

 

Caro Merlo, banalizzo con un esempio: su un mezzo pubblico, bus, tram e metro, il biglietto, pezzo di carta o videata su smartphone, dimostra che ho pagato. Come diavolo si controlla l'avvenuta vaccinazione se non con il Green Pass? Perché quelli che dicono di essere favorevoli alla vaccinazione non considerano il Green Pass come l'attestazione della vaccinazione? Per distinguersi, fanno ammuina su privacy, anticostituzionalità…

Roberto Ferraro - Roma

 

Risposta di Francesco Merlo:

Il paragone tra Green Pass e biglietti del bus è appropriato e aiuta a capire i No Pass. È stato calcolato che in Italia ogni anno 5 miliardi di passeggeri viaggiano su bus, tram e metro, e che un miliardo non ha biglietto: uno su tre.

no vax e no green pass a milano 9 no vax e no green pass a milano 9

 

Certo, tra loro ci sono i poveri e la povertà è una brutta bestia, ma i poveri ci sono anche a Londra e a Parigi dove la proporzione è ben diversa e "viaggiare senza biglietto" non è la metafora di un'idea disordinata e pasticciata di libertà. L'Italia No Pass, che viaggia senza biglietto, è la stessa che salta le code, parcheggia in seconda fila ed eleva a pedagogia il fregare il prossimo. È l'Italia della prepotenza e non della solidarietà, l'Italia dei professori del "pensiero sregolato" che al decalogo liberale di Bertrand Russell aggiungono: "viaggiare senza biglietto".  È l'Italia del tié.

 

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