ucraina mariupol armi termobariche missili lancia missili razzi russia

“I RUSSI AVANZANO A KHARKIV PER LA PRIMA VOLTA DA SETTIMANE” - L’INTELLIGENCE DEGLI STATI UNITI AVVISA: “MOMENTO DECISIVO PER LE SORTI DEL CONFLITTO” - LA RUSSIA TAGLIA IL GAS ALL’EUROPA DEL 40% DA NORD STREAM 1: PREZZI SUBITO IN RIALZO - LA LISTA DELLE ARMI CHE SERVONO ALL’UCRAINA: MILLE CANNONI E DRONI. INTANTO BIDEN ANNUNCIA: “COSTRUIREMO SILOS TEMPORANEI AI CONFINI DELL’UCRAINA PER L’EXPORT DEL GRANO” - OGGI SI RIUNIRANNO I MINISTRI DELLA DIFESA DI 47 PAESI DEL MONDO E PROVERANNO A METTERE A PUNTO LA STRATEGIA PER UN CESSATE IL FUOCO E LA PACE...

Da corriere.it

 

Severodonetsk, continua la lenta evacuazione dopo le bombe

GUERRA RUSSIA UCRAINA

Le autorità ucraine affermano che stanno continuando a evacuare i civili da Severodonetsk in ogni momento di «tranquillità», dopo che i tre ponti principali fuori dalla città orientale sono stati distrutti dai bombardamenti russi. Mentre infuriavano i combattimenti per il controllo della città, le autorità locali hanno affermato di avere ancora modi per evacuare le persone, anche se non era immediatamente chiaro quale percorso stessero utilizzando l’esercito ucraino. «I modi per connettersi con la città sono piuttosto difficili, ma esistono», ha detto alla televisione ucraina Oleksandr Struik, capo dell’amministrazione militare di Sievierdonetsk, aggiungendo che le evacuazioni avvenivano«ogni minuto quando c’è silenzio o c’è una possibilità di trasporto».

 

SEVERODONETSK GUERRA RUSSIA UCRAINA

La flotta russa nel Mar Nero ha 20 missili da crociera

La flotta russa nel Mar Nero «minaccia l’Ucraina con 20 missili da crociera». A dirlo è il portavoce del comando operativo meridionale delle forze armate di Kiev, Vladislav Nazarov. «Due navi e un sottomarino equipaggiato con 20 missili da crociera continuano a rappresentare una minaccia di attacco missilistico dal mare», ha spiegato.

 

Ore 06:37 - Blinken: «Il futuro di Kiev dipende dalla sua volontà»

Anche il segretario di Stato Usa Blinken insiste sull’autonomia dell’Ucraina nelle scelte future. «Il futuro dell’Ucraina dipende dal suo popolo. Le istituzioni democraticamente elette, a partire dal presidente Zelensky, dovranno determinare cosa è nel migliore interesse del Paese e della sua gente. Noi lo sosterremo».

 

La guerra del grano in Ucraina

Ore 04:45 - Ecco la lista delle armi che servono all’Ucraina: mille cannoni e droni

Si riunisce oggi, mercoledì 15 giugno, a Bruxelles il «Gruppo di contatto» per l’Ucraina, formato dai ministri della Difesa di 47 Paesi. In parallelo si tiene il vertice dei ministri della Difesa delle 30 Nazioni che aderiscono alla Nato. Ieri, martedì 14, i consiglieri più stretti di Volodymyr Zelensky hanno indicato su «Twitter» quali siano le necessità della resistenza ucraina. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che «occorrono 60 lanciatori a lungo razzo Mlrs (Multiple launch rocket system, di fabbricazione Usa) per bloccare l’avanzata dei russi nel Donbass; con 40 continueranno ad avanzare».

 

Al momento, fanno notare ancora gli ucraini, Stati Uniti e Regno Unito ne hanno promessi «una manciata». Mykhaylo Podoliak, advisor di Zelensky, ha addirittura pubblicato sempre su Twitter «la lista degli ingredienti per vincere la guerra».

 

SEVERODONETSK GUERRA RUSSIA UCRAINA

Eccoli: 1000 cannoni Hovitzers, calibro 155 mm; 300 Mlrs; 500 tank; 2000 blindati; 1000 droni. E ha concluso: «Oggi si riunisce il Gruppo di contatto; aspettiamo una risposta». Ma è molto probabile che le attese di Podoliak andranno deluse. Il suo elenco è troppo ambizioso. Tuttavia è vero che il doppio appuntamento di oggi dovrà dare qualche indicazione concreta. Gli ucraini stanno perdendo terreno nel Donbass e, soprattutto, sarebbero a corto anche di munizioni. La prima mossa toccherà, anche questa volta, al ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, l’ideatore del «Gruppo di contatto».

 

A Washington cominciano a serpeggiare dubbi anche all’interno dell’Amministrazione, regolarmente intercettati dal «New York Times». Fino a quando Zelensky sarà in grado di reggere l’urto dei russi? Ufficialmente, però, la linea non cambia. Joe Biden lo ha ripetuto nei giorni scorsi. Ieri per il governo ha parlato il sottosegretario alla Difesa, Colin H. Kahl: «Non saremo noi a dire agli ucraini come negoziare, quando negoziare e che cosa negoziare. Lo decideranno loro». La conseguenza logica, allora, è che gli Usa e l’Occidente in generale debbano fornire a Zelensky le armi necessarie se non per «vincere la guerra», come vorrebbe Podoliak, almeno per non farsi travolgere.

GUERRA RUSSIA UCRAINA

 

Biden costruiremo silos a confine per export grano Ucraina: intelligence Usa, guerra giunta a fase cruciale

Gli Usa costruiranno silos temporanei al confine con l’Ucraina per facilitare l’export del grano ucraino nel mondo, ora bloccato dal conflitto con la Russia. Lo ha annunciato Joe Biden parlando a Philadelfia.«Costruiremo silos, silos temporanei ai confini dell’Ucraina, inclusa la Polonia. Così potremo trasferire (il grano) da quelle auto nei silos e in quelle europee per portarlo attraverso l’oceano in giro per il mondo. Ma ci vuole tempo», ha sottolineato. Ecco la crisi del grano e i rischi reali per l’Europa, nel Dataroom di Milena Gabanelli.

 

La guerra in Ucraina è giunta a una fase cruciale che potrebbe determinare l’esito a lungo termine del conflitto. È quanto hanno riferito più fonti vicine all’intelligence statunitense e occidentale, secondo quanto riporta la Cnn che sottolinea anche come questo momento cruciale potrebbe costringere a prendere una decisione difficile anche i governi occidentali, che finora hanno offerto sostegno all’Ucraina a un costo sempre maggiore per le loro economie e per le scorte nazionali di armi.

soldati ucraini al confine con la russia

 

Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin sarebbe pronto a guidare un gruppo di lavoro di quasi 50 Paesi per discutere della crisi. «Penso che si stia per arrivare al punto in cui una parte o l’altra avrà successo — ha detto un alto funzionario della Nato — O i russi raggiungeranno Slovyansk e Kramatorsk o gli ucraini li fermeranno qui. E se gli ucraini saranno in grado di tenere la linea qui, di fronte a questo numero di forze, sarà importante». Ma a che punto è la guerra?

 

Ore 23:42 - Stoltenberg, Zelensky parlerà a vertice leader Nato a Madrid

«Non vedo l’ora di dare il benvenuto al presidente Zelensky che rivolgerà un discorso ai leader della Nato al nostro vertice di Madrid». Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo un incontro informale martedì presso la residenza ufficiale del primo ministro olandese a L’Aia, co-ospitato dal suo omologo danese. «In risposta» all’invasione russa in Ucraina, «abbiamo rafforzato la nostra capacità di proteggere e difendere ogni centimetro del territorio alleato della Nato - ha aggiunto -. A Madrid faremo i prossimi passi».

ZELENSKY BIDEN

 

Ore 23:42 - Zelensky, servono più armi antimissile. In settimana colloqui importanti

«Continuiamo a dire ai nostri partner che l’Ucraina ha bisogno di moderne armi antimissilistiche. Il nostro paese non ha ancora un livello sufficiente. Il ritardo non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlerò con i nostri partner. Abbiamo fatto le prime richieste di sistemi antimissilistici molto prima dell’invasione su vasta scala». Lo ha detto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Questa settimana ci saranno molti colloqui importanti e diversi, e non solo con i politici europei che sono in grado di fornire all’Ucraina moderni sistemi antimissilistici», ha aggiunto.

 

putin zelensky biden

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…