jerome adams, donald trump anthony fauci

“SARA' UNA NUOVA PEARL HARBOUR” – NON USA MEZZI TERMINI IL CAPO DELLA SANITÀ PUBBLICA AMERICANA JEROME ADAMS CHE CONFERMA CHE LA SETTIMANA IN ARRIVO SARÀ LA PIÙ DURA – ANTHONY FAUCI RIBADISCE CHE IL VIRUS POTREBBE TORNARE E DIVENTARE STAGIONALE, MA TRUMPONE PRIMA ANNUNCIA L’ECATOMBE, POI VEDE “LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL” INSISTENDO SULL'USO DI ALCUNI FARMACI ANTIMALARIA – NEGLI USA SI CONTANO OLTRE 337MILA CASI E PIÙ DI 9.600 MORTI… - VIDEO

 

Da "Ansa"

 

jerome adams

«Sarà una nuova Pearl Harbor, un nuovo 11 settembre». Non usa giri di parole il capo della sanità pubblica americana Jerome Adams che, nel weekend più nero da quando in America è esplosa la pandemia, conferma che la settimana in arrivo sarà la più dura, la più triste. Sette giorni, forse più, in cui gli americani assisteranno ad una drammatica escalation dei contagi e delle vittime da coronavirus.

 

donald trump

Un'accelerazione che di fatto è già cominciata, con oltre 3.000 morti tra venerdì e domenica (che portano il bilancio complessivo a oltre 9.000) e almeno 322.000 casi accertati di pazienti positivi: più del doppio di Spagna e Italia, quattro volte la Cina. Che la situazione sia tutt'altro che sotto controllo ormai non lo nega nemmeno Donald Trump che, alla vigilia della domenica delle Palme, ha detto alla nazione di aspettarsi «molte vittime» nelle prossime settimane e di preparasi a una Pasqua in casa: «Io vedrò la messa dal mio laptop», ha detto.

 

coronavirus new york

«Stiamo lottando per tenere a freno i contagi, ma dire che la situazione è sotto controllo sarebbe dire il falso», ha ammesso Anthony Fauci, il superesperto della task force anticoronavirus della Casa Bianca troppe volte rimasto inascoltato da parte del tycoon. Solo dopo la prossima settimana o forse un pò di più, ha spiegato il virologo, la curva dei contagi potrebbe «appiattirsi», raggiungere il picco, ma non ancora piegarsi. A preoccupare c'è sempre New York, che registra circa la metà dei casi e dei morti dell'intero Paese e dove Trump, raccogliendo in parte l'appello del sindaco Bill de Blasio, ha deciso di schierare l'esercito.

jerome adams 2

 

Son oltre mille i soldati inviati dal Pentagono, personale militare anche specializzato che verrà impiegato lì dove nella Grande Mela c'è più bisogno, dagli ospedali ai servizi sociali per aiutare la popolazione più debole e in difficoltà. Ma nelle ultime ore sale il timore per quello che sta accadendo in molte aree del Paese, con lo svilupparsi di nuovi violenti focolai, anche nel District of Columbia dove si trova la capitale federale Washington.

 

jerome adams 1

E poi la Pennsylvania il Colorado, tutte situazioni esplosive che vanno ad aggiungersi agli 'hot spot' già consolidati di New Orleans, di Chicago, di Detroit e di tutta la California, da Los Angeles a San Francisco. Nonostante ciò, in America non esiste un vero e proprio lockdown, con il modello Italia e Spagna finora mai preso in considerazione. E con l'ordine di stare a casa limitato a una parte del Paese e che varia da Stato a Stato, con una risposta a macchia di leopardo criticata da medici e scienziati. Sulle origini della pandemia in Usa, poi, si addensano le ombre di una situazione mal gestita fin dall'inizio, nonostante l'immediato blocco dei voli dalla Cina più volte evocato dal presidente americano.

coronavirus new york 5

 

Da quando l'emergenza coronavirus è esplosa almeno 430.000 persone sarebbero giunte negli Usa su voli diretti dalla Cina, 40.000 negli ultimi 2 mesi, dopo che Washington ha varato la stretta sui viaggi.

 

Lo riporta il New York Times, secondo cui i passeggeri sono di nazionalità diverse e sbarcati a Los Angeles, San Francisco, New York, Newark Chicago, Seattle e Detroit. In migliaia sono arrivati da Wuhan e molti voli sono continuati fino alla scorsa settimana da Pechino a Los Angeles, San Francisco e New York, con passeggeri esenti dal divieto di ingresso negli Usa.

coronavirus new york 1

 

«Vediamo la luce in fondo al tunnel», ha aggiunto Trump, nonostante gli otre 335.000 casi e i 9.500 morti in Usa siano bilanci destinati paurosamente a salire nei prossimi giorni, come oramai la stessa amministrazione americana ammette. «Se tutto va bene - ha però aggiunto il presidente Usa - in un futuro non troppo distante saremo orgogliosi del lavoro che noi tutti abbiamo fatto». 

 

Donald Trump, nonostante lo scetticismo degli esperti, insiste sull'uso di alcuni farmaci antimalaria come la clorochina per curare il coronavirus, anche se non ci sono prove che funzioni. «Non abbiamo nulla da perdere e non abbiamo tempo da perdere, la gente muore, non abbiamo tempo per sperimentare», afferma il presidente americano. 

anthony fauci

 

Da "Adnkronos"

 

L'uscita dall'emergenza, secondo Fauci, si vedrà quando assisteremo a «un ribaltamento drastico delle cifre e il numero dei contagi si avvicinerà allo zero. Dobbiamo però pensare a lungo termine. Il pianeta è grande e se controlleremo il virus qui, ma non in altri Paesi, quando abrogheremo le misure restrittive il rischio di una ripresa della pandemia sarà concreto. Per fortuna tra un anno o poco più avremo un vaccino valido». Ora «la questione momento è cruciale» e anche se «tra pochi mesi l'epidemia sarà sotto controllo, la minaccia del virus non sparirà».

 

donald trump e anthony fauci

Rispetto alle sue giornate, Fauci dichiara che «siamo in guerra. Penso che generali e leader in combattimento si sentano così. Ci sono molte cose da fare e ogni cosa è una goccia nel mare». E ammetta che il ritardo dei tamponi «è stato un problema enorme. Non eravamo pronti perché il nostro sistema non è costruito per emergenze del genere».

 

donald trump 3

E ora lo scenario che teme di più è «la carenza di medicine e quella di rifornimenti alimentari, l'interruzione della catena di distribuzione. Se interrompiamo tutto in modo drastico, l'impatto sulla società potrebbe essere catastrofico. Certo faremmo un considerevole passo avanti per contenere il virus, forse due, ma dobbiamo tenere conto delle ripercussioni».

 

Per quanto riguarda l'ipotesi di applicare una quarantena totale, Fauci afferma che «se la gente rispetterà le modalità di isolamento sociale otterremo un lockdown funzionale senza dover ricorrere a provvedimenti drastici come quelli adottati in Cina».

 

donald trump 2

Dice di sentirsi «un generale» Antony Fauci, lo scienziato italoamericano che dagli anni Ottanta guida l'Istituto nazionale di malattie infettive negli Stati Uniti e che ogni giorno in diretta tv aggiorna gli americani sulla diffusione del coronavirus. «Una catastrofe di dimensioni globali», ha definito la pandemia in corso durante un'intervista al New York Times, rispetto alla quale «avremmo potuto agire molto meglio. Ma i virus agiscono silenziosi.

 

donald trump e anthony fauci

Oggi facciamo i conti con un virus in America da molto tempo». Rispetto all'approccio adottato da Donald Trump nell'emergenza, Fauci afferma che «il presidente ha uno stile tutto suo, lo sanno tutti. Quando gli parlo di questioni concrete, ascolta. Penso che abbia sempre capito la gravità della situazione», ma allo stesso tempo «non posso intervenire sullo stile comunicativo del presidente».

coronavirus new york 3coronavirus new york 5coronavirus new york 4coronavirus new york 7coronavirus new york 1coronavirus new york 3coronavirus new york 2coronavirus new york 2

donald trump 1donald trumpdonald trump e anthony fauci 1

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…