“SE INCONTRASSI L’ASSASSINO DI MIA MADRE? GLI FAREI I COMPLIMENTI PERCHÉ È RIUSCITO A FREGARE TUTTI” - MANFREDI MATTEI, FIGLIO DELLA CONTESSA ALBERICA FILO DELLA TORRE, UCCISA NEL 1991 ALL’OLGIATA, PARLA A “OGGI DI MANUEL WINSTON REYES, CONDANNATO NEL 2011 CHE IL PROSSIMO 10 OTTOBRE SARÀ LIBERO. “HA FATTO POCO PIÙ DI 9 ANNI DI CARCERE PER UN OMICIDIO DOPO AVER VISSUTO 20 ANNI DA UOMO LIBERO. COMPLIMENTI A LUI, PERCHÉ…” – GLI EREDI FILO DELLA TORRE PRENDONO LE DISTANZE

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GLI EREDI FILO DELLA TORRE SI SMARCANO DALLE DICHIARAZIONI DI MANFREDI MATTEI, FIGLIO DELLA CONTESSA ALBERICA, SUL RILASCIO DI MANUEL WINSTON REYES

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/eredi-filo-torre-si-smarcano-dichiarazioni-manfredi-286128.htm

 

MANFREDI MATTEI A OGGI: "SE INCONTRASSI MANUEL WINSTON REYES..."

Da oggi.it

 

ALBERICA FILO DELLA TORRE E MANUEL WINSTON ALBERICA FILO DELLA TORRE E MANUEL WINSTON

Il prossimo 10 ottobre, Manuel Winston Reyes, condannato nel 2011 per il delitto dell’Olgiata, sarà libero. «Ha passato solo 10 anni in carcere. Se lo incontrassi? Gli farei i complimenti per come è riuscito a sfangarla: ha fatto poco più di 9 anni di carcere per un omicidio dopo aver vissuto 20 anni da uomo libero. Complimenti a lui, perché è riuscito a fregare tutti».

 

Manfredi Mattei il figlio di Alberica Filo della Torre Manfredi Mattei il figlio di Alberica Filo della Torre

Così in un’intervista esclusiva a OGGI, in edicola da domani, Manfredi Mattei Filo della Torre, figlio della contessa Alberica, uccisa nella sua villa dell’Olgiata il 10 luglio 1991. Che aggiunge: «Con noi non si è mai scusato, neanche durante le udienze del processo in Corte d’Assise, in cui ci siamo incrociati».

alberica filo della torre alberica filo della torre

 

Lo scorso anno, Pietro Mattei, marito di Alberica e padre di Manfredi è mancato: «Se non avessimo avuto le spalle forti di papà e le disponibilità economiche che aveva, non avremmo potuto ottenere giustizia», sottolinea Mattei, che non lesina critiche a come la magistratura condusse le indagini nella prima fase dopo il delitto. Anche a causa delle vicissitudini della sua famiglia, Manfredi Mattei sta sostenendo la raccolta firme per i referendum sulla giustizia promossa dai Radicali: «Non è una posizione politica, ma un dovere civico».

michele finocchi michele finocchi

 

Manfredi Mattei parla anche del coinvolgimento nella vicenda, come sospettato, di Michele Finocchi, allora uomo dei servizi segreti: «Il giorno in cui mia mamma fu uccisa, mi sembra di ricordare che Finocchi, per esempio, arrivò lì per caso, per un appuntamento pregresso che non si era riusciti a disdire in quel trambusto… I miei lo avevano conosciuto per un motivo banale, quando avevano fatto i passaporti».

 

A un certo punto i sospetti lambirono anche il padre, Pietro Mattei. Ha mai dubitato di lui?

 

«Innanzitutto non fu mai lontanamente sospettato, su questo è stata costruita una narrazione mediatica tremenda. Comunque non ho mai, assolutamente, dubitato di lui».

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