balkissa maiga

“SE SIAMO CITTADINI DI SERIE B VUOL DIRE CHE INIZIEREMO A DIFENDERCI..." - L’ATTRICE MALIANA BALKISSA MAIGA SCATENATA DOPO AVER TROVATO BANANE MARCE SULL'USCIO DELLA SUA CASA ROMANA: "LA DONNA NERA IN ITALIA E' SOLO NIGERIANA E PROSTITUTA. RAGAZZINI CHE PER STRADA, SENZA RISPETTO, MI CHIEDONO: QUANTO COSTA? MACCHINE CHE MENTRE CAMMINO SI FERMANO E..."

KARIMA MOUAL per la Stampa

 

Dovrebbe essere una mattina come le altre per Balkissa Maiga.

BALKISSA MAIGA

Colazione fatta, cartella sulle spalle della sua piccola bambina, mano nella mano e via, si esce.

E invece no, le giornate di una donna nera, proveniente dal Mali - attrice nei film di Michele Placido, Alessandro Gassmann, Fabrizio Bentivoglio, solo per fare qualche esempio - nel nostro Paese, non sono sempre come le altre. Appena apre la porta di casa, trova allestito per lei, sullo zerbino dell' ingresso, uno spettacolo indecente: banane marce buttate alla rinfusa. Il messaggio razzista è evidente. Siamo in viale Marconi, a Roma. Un quartiere che conta un buon numero di stranieri, di molte nazionalità.

 

«Perché, chiede la figlia? Balkissa, non ha la risposta giusta per una bambina di 8 anni, ma solo un groppo alla gola. «Ecco come nel 2019 vivono le persone nere come me nel nostro Paese. Tra integrazione e discriminazione razziale continua», racconta al telefono in lacrime la donna, in Italia da 10 anni.

 

 

zerbino sull'uscio di casa di BALKISSA MAIGA

«Purtroppo già dai primi mesi, quando arrivai in Italia nel 2009, avevo percepito quanto il colore della mia pelle fosse un problema per molti italiani. Negli anni poi, ho scoperto che la donna nera, qui, è solo nigeriana e prostituta. Questo è l' immaginario consolidato. Ragazzini che per strada senza rispetto mi chiedono: quanto costa?

 

Macchine che mentre cammino si fermano aprendo lo sportello, anche se non mi trovo su un marciapiede dove si pratica la professione della prostituta, ma sto solo passeggiando spensierata e illusa di essere una donna libera come le altre. Di potermi vestire in modo elegante, femminile e camminare per le strade di Roma senza essere importunata, aggredita verbalmente e discriminata solo perché donna nera».

 

BALKISSA MAIGA

«Mai che mi si dia del lei, anche se non ci conosciamo - continua Balkissa - c' è poi chi, la sua rabbia e frustrazione me la riserva senza che io ne abbia nessuna colpa».

Essere nera in Italia è un percorso a ostacoli perché non basta essere integrata, avere la cittadinanza italiana, un marito italiano per non incappare in atti discriminatori e razzisti. Balkissa è un fiume in piena, mentre racconta la sua quotidianità macchiata di atti di discriminazione e le numerose denunce effettuate attraverso i social, grazie alla crescita di una comunità, come quella degli afro-italiani, orgogliosa, più consapevole e decisa nel difendere da razzismo e discriminazione la propria storia, oltre che il proprio colore della pelle.

 

Troppe le etichette negative che portano sulla loro pelle, senza nemmeno aprire bocca, ma perché? «C' è una narrativa che non ci aiuta. Una rappresentazione negativa del nero che ci schiaccia e colpisce con l' odio. Colpevoli la politica da una parte ma anche i media - spiega Balkissa -. Il nero purtroppo, è raccontato soprattutto in chiave di criminalità ed emergenza immigrazione. Il clima è peggiorato perché intossicato dal linguaggio volgare e razzista di alcuni politici che hanno sdoganato l' odio per il diverso.

 

BALKISSA MAIGA

Per questo, continua Balkissa - ho chiamato i carabinieri e insistito perché venissero a casa a vedere e registrare quanto accaduto. Voglio andare fino in fondo, il razzismo non deve rimanere impunito. Lo faccio per proteggere mia figlia». Poi, un' ultima osservazione: «Se prima il razzismo potevo viverlo solo per la strada, oggi ha fatto un passo avanti: sono arrivati anche davanti alla mia porta, non mi sento più sicura nemmeno a casa mia. Ma chi ci difende?».

 

 

BALKISSA MAIGA

Da www.fanpage.it

Abbiamo contattato telefonicamente Balkissa Maiga, l’attrice di origine maliana che questa mattina si è trovata delle bucce di banana davanti la porta di casa. Si tratta dell’ennesimo episodio di razzismo di cui è stata vittima la donna, che stavolta è andata a sporgere denuncia. “Chi ti viene sotto casa viola la tua privacy e ti sta lanciando un messaggio netto e chiaro”.

 

BALKISSA MAIGA

"Non auguro a nessuno di sentire il dolore che ho vissuto io questa mattina. Chi ha fatto questo va fermato, perché è un violento. Finché non riuscirò a dargli un nome non mi sentirò sicura, perché non so dove potermelo trovare. Dietro l'angolo, davanti alla porta? Quale sarà il suo passo successivo?". A parlare a Fanpage.it è Balkissa Maiga, l'attrice che questa mattina ha trovato delle bucce di banana davanti alla sua porta di casa. Maiga ha sporto denuncia ai carabinieri e adesso non si darà pace finché l'autore di questo gesto non avrà un volto e un nome. "Sono molto arrabbiata – spiega l'attrice – Finché si tratta di aggressioni verbali ok, ma chi ti viene sotto casa viola la tua privacy e ti sta lanciando un messaggio netto e chiaro".

 

 

 

Non è la prima volta che Balkissa Maiga è vittima di episodi di razzismo. L'attrice, che ha diversi film all'attivo, è stata insultata diverse volte per strada. Negli ultimi due anni però, le cose sono peggiorate: e oggi si è toccato il fondo, con un atto intimidatorio proprio davanti la porta d'ingresso della sua abitazione. "Tante volte per strada mi hanno urlato cose come ‘negra di merda' o ‘torna a casa tua'. E quasi non ci faccio più caso visto che ormai viviamo in quest'Italia. Ma finché sono lo sfogo di gente che cammina per strada va anche bene, ma quando queste persone si avvicinano a dove dormi e alla tua intimità diventa grave, e la minaccia va presa sul serio".

 

Maiga ha le idee molto chiare su cosa dire a chi ha lasciato le banane davanti la sua porta di casa. "Credo che questo sia un atto di vigliaccheria. Se c'è un problema se ne parla, chi ha fatto questo voleva ferirmi. Ci è riuscito, ma io non mi fermo. Riuscirò a scoprire chi è stato, e ne pagherà le conseguenze. Oggi è capitato a me, ma a quante persone sono successe cose del genere? Io sono riuscita a condividerlo, ma c'è chi non ne ha i mezzi. Dobbiamo portare avanti questa battaglia a nome di tutti. Il razzismo c'è ancora oggi, e negli ultimi due anni è aumentato. È una cosa che va presa sul serio e vanno presi provvedimenti contro chi fa queste cose".

BALKISSA MAIGA

 

Secondo Balkissa non è un caso che negli ultimi due anni gli episodi di razzismo siano aumentati. In dieci anni che vive in Italia non è mai stata così tanto insultata come negli ultimi tempi. E la politica deve fare la sua parte per sistemare le cose. "Chi ci ha portato a questo livello deve rimediare – conclude – Il clima è diventato invivibile. La domanda che dobbiamo porci è: chi è lo straniero? Solo perché sono nera pensi che io lo sia? E invece sono italiana come te. Altrimenti diventa una questione di razza. Lo Stato deve intervenire, se siamo cittadini di serie B vuol dire che inizieremo a difenderci perché non possiamo vivere nella paura".

BALKISSA MAIGA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)