DAL “SEI IN PERFETTA FORMA PER LA TUA ETÀ”, ALL’ODIOSA “TE L’AVEVO DETTO” FINO A “STAI FACENDO UN PROBLEMA PER NULLA”:  ECCO ALCUNE ESPRESSIONI APPARENTEMENTE INNOCUE CHE POSSONO FAR GIRARE LE PALLE A CHI LE ASCOLTA (E CREARVI MOLTI PROBLEMI) - PER NON INCAPPARE IN ERRORI, OCCHIO A EVITARE QUESTE 12 FRASI...

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Corrado Roda per "www.corriere.it"

 

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Prima o poi succede a tutti di essere fraintesi e di offendere altre persone per sbaglio. Gli psicologi sostengono che alcune parole possono sembrare innocue a chi le dice ma suonare quasi come insulti per quelli a cui sono rivolte. Travis Bradberry, autore del libro Emotional Intelligence 2.0, ha individuato un elenco di frasi che hanno implicazioni sociali poco chiare e ha suggerito anche come sostituirle.

 

Ecco le 12 frasi che è meglio evitare

“Te l’avevo detto”

Indica solo l’errore di una persona, cosa che a nessuno piace ed evidenzia allo stesso tempo una nostra supposta superiorità, che non è bene ostentare. Si può essere più incoraggianti e dire “non ripeterai lo stesso sbaglio in futuro”.

 

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“Si vede che non ti meritava”

La tipica situazione in cui cerchi di consolare un amico che ha appena concluso un rapporto di qualsiasi tipo, personale o professionale. La classica espressione che si usa a volte perché non si sa che dire, a volte perché ci si crede davvero. Ma queste parole implicano che l’altro ha avuto cattivo gusto e che ha fatto la scelta sbagliata quando ha stabilito il legame ora interrotto. Sembra che tu voglia significare che l’amico non sia in grado di scegliere le sue frequentazioni. “Certo che lui/lei si perde molto” è un conforto migliore.

 

“Buona fortuna”

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Questa è sottile. Di certo non è la fine del mondo se si augura buona fortuna ma si può fare di meglio perché con questa frase si sottintende che l’interlocutore ha bisogno della fortuna per avere successo. Se invece lo sostieni con un “so che hai i numeri per farcela”, fai capire all’altro che ha le competenze necessarie per riuscire e questo dà una grande iniezione di fiducia.

 

“Hai l’aria stanca oggi”

Le persone stanche non sono le più attraenti, con le occhiaie, i capelli in disordine, difficoltà di concentrazione e umore pessimo. Dire a qualcuno che ha l’aria affaticata implica tutto ciò. Meglio domandare “va tutto bene?”. Così, oltre a dimostrare interesse, si darà prova anche della propria volontà di essere d’aiuto.

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 “Come ho già detto prima”

Tutti dimentichiamo informazioni di tanto in tanto. Queste parole suonano come se per te fosse un insulto dover stare lì a ripetere quel “prezioso” concetto e possono mortificare chi ascolta. Non c’è una frase che può essere un sostituto efficace. L’unico modo per evitarla è spiegarsi meglio, in modo che gli altri si ricordino quello che hai detto.

 

“Decidi tu”

O “quello che vuoi tu”. Se per te la questione è indifferente, per l’altro è importante sapere la tua preferenza, altrimenti non te lo avrebbe chiesto. Meglio dire “non ho un’opinione precisa in merito, ma un paio di cose da valutare sono…” In questo modo non ti forzerai a prendere una decisione ma mostrerai all’altro di tenere in considerazione la sua domanda.

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“Sei in perfetta forma per la tua età”

State dicendo all’altro che è in perfetta forma, e fin qui tutto bene. Ma gli state suggerendo anche che è vecchio e magari non vuole ricordarselo in ogni momento. Le persone vorrebbero sempre essere giudicate intelligenti e in forma, qualunque sia la loro età. Risultare più educati è semplice: basta pronunciare solo la prima parte della frase e cancellare il “per la tua età”.

 

“Ho provato ma invano”

Parole che possono essere perdonate a un bambino di dieci anni ma non a un adulto. Soprattutto se sono la risposta al capo che ti aveva assegnato un compito sul lavoro. Non è un comportamento maturo quello di cercare l’approvazione emotiva quando non sei riuscito a portare a termine un tuo dovere. È più opportuno affermare che l’obiettivo non era proprio raggiungibile e sottolineare comunque il proprio impegno. Si può dire ad esempio “ho fatto il meglio possibile” o “ci ho provato con tutte le mie forze”.

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 “Non è giusto”

La vita è ingiusta e a volte è meglio farsene una ragione. Lamentarsi delle piccole sopraffazioni subite fa pensare a una persona naif e infantile. Prova a fare a meno di questa espressione e sostituiscila con una più appropriata. Per esempio, se il tuo capo ha preso una decisione che ritieni iniqua, potresti chiedere con tono gentile “cosa ha portato a questa soluzione? Posso chiedere perché non sono stato io a essere scelto?”

 

“Forse dico una cosa stupida, ma…”

Sì, se inizi così stai dicendo una frase stupida. Questa premessa è la peggiore possibile: ti fa sembrare subito poco competente della materia, anche quando in realtà sei soltanto un po’ insicuro. “Non sono del tutto certa di quello che sto per dire e vorrei sentire le vostre opinioni” è una buona alternativa.

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 “Ho vissuto la tua stessa situazione”

Va bene dirlo se un tuo amico ha appena dovuto cambiare un paio di scarpe al negozio perché gli stavano strette. Ma se qualcuno condivide con te un’esperienza personale non farlo: l’altro vuole solo sfogarsi ed essere ascoltato, non sentire quello che è successo a te. Considera anche che il vissuto di ognuno è sempre unico e fare paragoni può non essere appropriato. Meglio dire “molti ci sono passati. Riuscirai a gestire tutto”.

 

“Stai facendo un problema per nulla”

Eliminala dal tuo vocabolario: non puoi misurare i drammi della vita di qualcun altro. Una frase consigliata è “presto questo guaio non ti sembrerà così grande e irrisolvibile. Andrà tutto bene”.

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