vladimir putin joe biden ucraina russia

“SIAMO PRONTI A QUALSIASI COSA SUCCEDA” - JOE BIDEN MINACCIA LA RUSSIA AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU, MA NESSUNO GLI CREDE. DEL RESTO, LA NATO APPENA DUE GIORNI FA HA AMMESSO CHE NON CI SARÀ NESSUN DISPIEGAMENTO DI TRUPPE IN UCRAINA (“NON FA PARTE DELL’ALLEANZA”) - MOSCA HA PROVATO (INUTILMENTE) A BLOCCARE LA DISCUSSIONE ALLE NAZIONI UNITE. MA PUTIN ALLA FINE ATTACCHERÀ O, COME AL SOLITO, USERÀ I SOLDATI AL CONFINE PER TRATTARE DA UN PUNTO DI FORZA CON USA E UE?

 

incontro virtuale joe biden vladimir putin

1 - MOSCA, NON CI TIREREMO INDIETRO DAVANTI MINACCE SANZIONI USA

(ANSA-AFP) - Mosca non si tirerà indietro di fronte alle minacce di sanzioni statunitensi sulla crisi ucraina: lo ha reso noto oggi l'ambasciata russa a Washington prima dell'atteso colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

 

"Non ci tireremo indietro e staremo sull'attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni statunitensi", ha scritto l'ambasciata su Facebook, aggiungendo che "è Washington, non Mosca, a generare tensioni".

 

Biden Putin

2 - UCRAINA: WP, MOSCA HA DATO UNA RISPOSTA SCRITTA AGLI USA

(ANSA) - Il governo russo ha inviato una risposta scritta alla proposta Usa per la de-escalation della crisi ucraina. Lo scrive il Washington Post citando un dirigente americano.

 

"Possiamo confermare che abbiamo ricevuto una risposta scritta dalla Russia", ha riferito. "Sarebbe improduttivo negoziare in pubblico, quindi lasceremo alla Russia decidere se vogliono discutere la loro risposta", ha aggiunto.

guerra in ucraina 8

 

3 - UCRAINA: USA,FAMIGLIE DIPENDENTI GOVERNO LASCINO BIELORUSSIA

(ANSA-AFP) - Gli Stati Uniti hanno ordinato alle famiglie dei dipendenti del governo americano di stanza in Bielorussia di lasciare il Paese dell'Est Europa, molto vicino a Mosca, a causa delle tensioni con la Russia sull'Ucraina.

 

guerra in ucraina 7

Il Dipartimento di Stato americano, che ha avviato tale misura, ha inoltre consigliato ai cittadini americani di non recarsi in Bielorussia a causa, in particolare, del "rischio di detenzione e dell'insolita e preoccupante presenza militare russa lungo il confine con l'Ucraina.

 

La situazione è imprevedibile e le tensioni nella regione sono aumentate", aggiunge la diplomazia americana. Washington aveva già chiesto il 23 gennaio la partenza delle famiglie dei diplomatici americani a Kiev, "a causa della persistente minaccia di un'operazione militare russa". Il personale locale e il personale non essenziale possono anche lasciare l'ambasciata in Ucraina, se lo desiderano.

incontro virtuale joe biden vladimir putin

 

4 - ALL'ONU SCONTRO USA-RUSSIA BIDEN: «SIAMO PRONTI A TUTTO»

Valeria Robecco per “il Giornale”

 

Resa dei conti al Palazzo di Vetro dell'Onu tra Usa e Russia nel corso del Consiglio di Sicurezza convocato da Washington dopo l'ulteriore escalation della crisi ucraina.

 

L'obiettivo degli Stati Uniti era di ottenere una condanna unanime dello schieramento di forze militari di Mosca a ridosso del confine con l'Ucraina, ma l'attenzione si è concentrata più sull'appello agli Occidentali e alla Russia a risolvere lo stallo con la diplomazia.

 

guerra in ucraina 6

«Il Consiglio di Sicurezza Onu è un passo cruciale nel radunare il mondo per prendere posizione con una sola voce rifiutando l'uso della forza, sostenendo la diplomazia come la via migliore da seguire e chiedendo ad ogni membro la responsabilità di astenersi da aggressioni militari contro i suoi vicini. Ma con la Russia che continua l'escalation...noi siamo pronti a qualsiasi cosa succeda», ha detto il presidente Joe Biden.

 

CONFERENZA STAMPA DI VLADIMIR PUTIN DOPO L'INCONTRO CON BIDEN

Nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York è andato in scena un duro botta e risposta tra Washington e Mosca. «Il nostro messaggio è chiaro e coerente: cerchiamo la strada della pace, del dialogo. Non vogliamo il confronto, ma saremo decisi, rapidi e uniti se la Russia dovesse invadere ulteriormente l'Ucraina», ha affermato l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield, avvertendo che «la situazione che stiamo fronteggiando è pericolosa e urgente, l'aggressione della Russia non mette in pericolo solo l'Ucraina ma l'Europa, e colpisce il cuore della Carta Onu».

truppe russe ammassate al confine con l ucraina

 

Quindi, ha accusato Mosca di voler aumentare la sua forza militare in Bielorussia «sino a 30mila soldati» entro l'inizio di febbraio. La Russia, da parte sua, «esclude ogni possibilità di aggressione contro l'Ucraina»: «i nostri colleghi Usa stanno fomentando le tensioni, mostrino la prova che abbiamo intenzione di invadere», ha replicato l'ambasciatore Vassily Nebenzia, ribadendo che gli Stati Uniti «aumenteranno l'isterismo».

 

putin e lukashenko

Mosca - che da oggi è presidente di turno del Consiglio di Sicurezza - ha anche tentato di bloccare l'incontro con un voto procedurale, ma la sua richiesta è stata bocciata dalla maggior parte dei membri. Mentre l'ambasciatore ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya, ha detto che «se la Russia è seria e non vuole una nuova guerra, deve ritirare le sue truppe dai confini».

 

antony blinken

«Giudichiamo dalle azioni - ha aggiunto - non da indovinelli e puzzle semantici». Intanto, come riferito da una fonte dell'amministrazione Biden, Usa e alleati hanno pronta una lista di personalità russe vicine a Putin da colpire con sanzioni economiche se la Russia dovesse invadere l'Ucraina. Si tratta di personalità che «svolgono un ruolo nel processo decisionale del governo o sono almeno complici della condotta destabilizzante del Cremlino», e rappresentano obiettivi sensibili per i loro profondi legami finanziari con l'Occidente.

 

E domani ci sarà un altro colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri di Mosca Serghiei Lavrov e il segretario di stato Usa Antony Blinken. In programma «al più presto possibile» anche una chiamata tra Putin e il premier britannico Boris Johnson: inizialmente in programma per ieri pomeriggio, è poi slittata a causa del «partygate», mentre oggi il leader di Londra è atteso a Kiev per incontrare il presidente Volodymir Zelensky.

 

vladimir putin joe biden.

Le forze di sicurezza ucraine, nel frattempo, hanno arrestato un gruppo di persone che secondo loro preparavano una sommossa nella capitale per «destabilizzare la situazione». Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno Denys Monastyrsky, precisando che le autorità di Kiev stanno lavorando per individuare i mandanti e per stabilire se vi sia un legame con i servizi russi.

ucrainaguerra in ucraina 2guerra in ucraina 3vertice biden putin sull ucrainavladimir putin soldati russi in bielorussiavolodymir zelensky con i soldati ucraini jake sullivan guerra in ucraina 4

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…