chi l'ha visto bibbiano

“SIAMO DELLA PROTEZIONE ANIMALI” – ESCONO ALTRI PARTICOLARI INQUIETANTI DALLE CARTE DELL'INCHIESTA "ANGELI E DEMONI" SUL SISTEMA BIBBIANO: UN’ASSISTENTE SOCIALE HA AMMESSO, DOPO AVER DESCRITTO LA CASA DI UNA DELLE FAMIGLIE COME FATISCENTE E INADEGUATA, DI NON ESSERE MAI STATA NELL’ABITAZIONE – LE VERIFICHE INESISTENTI, LE RELAZIONI FOTOCOPIA E IL VIDEO DI “CHI L’HA VISTO” SU COME PRELEVAVANO I BAMBINI

 

Fabio Amendolara per “la Verità”

 

chi l'ha visto sul caso bibbiano 3

Una delle assistenti sociali ha addirittura ammesso, dopo aver descritto la casa di una delle famiglie alle quali sono stati sottratti illecitamente i bambini come fatiscente e inadeguata, di non essere mai stata nell' abitazione. Dalla carte dell' inchiesta «Angeli e demoni» della Procura di Reggio Emilia continuano a saltare fuori particolari inquietanti che descrivono quel sistema che ancora oggi qualcuno cerca di difendere. Un sistema che cercava a tutti i costi abusi sessuali che, in realtà, non c' erano mai stati.

 

«Vi sono una serie di elementi indiziari», sottolineano gli inquirenti, «che inducono a ritenere che vi fosse una consapevole volontà da parte del servizio sociale di spingere sulla dubbia situazione di dubbio di abuso sessuale, in modo da accreditarne l' effettività, a prescindere dalle prove esistenti».

 

BIBBIANO .jpG

Una delle testimoni, infatti, ha riferito agli investigatori che «un' assistente sociale molto vicina alla Anghinolfi (Federica Anghinolfi, responsabile del servizio sociale integrato dell' Unione di Comuni della Val d' Enza, ndr) aveva chiesto alla madre di una delle bimbe di fare denuncia contro il papà». Ecco le sue parole: «Lo so perché eravamo presenti anche noi. Quando la donna è andata da loro da sola continuava a dire che i servizi sociali insistevano perché lei facesse la denuncia».

 

BAMBINI MINORI ABUSI

In un altro passaggio i magistrati scrivono: «Confermativi anche i ricordi sul punto della madre, in ordine alle istanze della Anghinolfi per sollecitare l' avvio di un procedimento penale riguardante i pretesi abusi sessuali». Ecco le parole della mamma: «La Anghinolfi ci ha chiesto come mai non avevamo fatto la denuncia riguardo alle dichiarazioni della bimba. Io le ho spiegato che ci era stato detto che la segnalazione avrebbe attivato un procedimento d' ufficio che sarebbe comunque andato avanti. La Anghinolfi mi disse che era grave che io non lo facessi e mi chiese se io credevo o no alle dichiarazioni della bambina. Lì i servizi sociali ci hanno chiesto di recarci da loro per notificarci l' altro decreto di allontanamento».

traffico sessuale minori 3

 

L' assistente sociale, a quel punto, secondo l' accusa, «era perfettamente consapevole che le frasi attribuite alla bambina erano artatamente modificate». In un altro caso, dopo la solita segnalazione, l' autorità giudiziaria per i minorenni delegò i servizi sociali a verificare le condizioni in cui viveva uno dei bimbi vittima d' allontanamento.

 

Nella relazione gli assistenti sociali scrivono: «La casa appare spoglia e le operatrici non hanno visualizzato giocattoli». Quel documento ufficiale, però, come hanno verificato i carabinieri, presentava elementi di falsità. «In un sopralluogo di pochi mesi successivi, i militari rilevavano nel domicilio una condizione positiva e assolutamente diversa da quella riscontrata e descritta nella relazione del servizio sociale».

BIBBIANO STAZIONE

 

Infatti c' erano giochi di società, videogiochi di ultima generazione, un piccolo calcio balilla e molte foto del bambino durante le sue fasi di crescita in compagnia dei genitori e dei nonni (anche loro demonizzati negli incartamenti degli assistenti sociali)».

 

Le relazioni sembrano una la fotocopia dell' altra. Si faceva leva sulle condizioni della casa, sulla salute dei bambini, sui litigi familiari e soprattutto sugli abusi sessuali. C' era una strategia, insomma, per scippare i bambini alle loro famiglie. Bugie create ad arte, come dimostrano anche i servizi mandati in onda l' altra sera da Chi l' ha visto?, tra i pochi, oltre alla Verità, a continuare a raccontare il caso.

andrea carletti sindaco di bibbiano 6

 

In un tweet, dall' account ufficiale, la redazione di Federica Sciarelli mostra un verbale d' interrogatorio di una delle assistenti sociali che ha ammesso davanti ai magistrati di aver riportato particolari falsi in una relazione di servizio. Dall' altro lato, però, c' è chi critica il lavoro d' inchiesta.

 

chi l'ha visto sul caso bibbiano 2

Dopo l' associazione dei magistrati per i minorenni e per la famiglia che ha descritto le notizia di stampa pubblicate nei giorni scorsi una «semplificazione dei fatti, non approfonditi né contestualizzati», è arrivato il commento del garante regionale dell' Emilia Romagna per l' infanzia e l' adolescenza Maria Clede Garavini. La difesa d' ufficio: «I servizi sociali e sanitari da tempo sono impegnati a tutelare e curare bambini e adolescenti al fine di favorire le condizioni necessarie al loro benessere e alla loro salute».

 

chi l'ha visto sul caso bibbiano

In Emilia Romagna secondo la Garavini, «per affrontare queste situazioni così impegnative, la Regione ha emanato fin dal 2013 il documento sulle linee di indirizzo regionale per l' accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamenti abuso, che indicano un percorso dettagliato di prevenzione, valutazione e presa in carico». E come se nulla fosse accaduto, difende «le competenze professionali maturate e sedimentate negli anni». Le stesse messe in campo dai servizi sociali in Val d' Enza, supportate dalla Onlus Hansel e Gretel, e che sono crollate sotto l' inchiesta «Angeli e demoni».

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