giorgia soleri

“SONO STATA FORTUNATA” – A UN ANNO DALL’INTERVENTO PER L'ENDOMETRIOSI, GIORGIA SOLERI, LA FIDANZATA DI DAMIANO DEI MANESKIN, TORNA A PARLARE DELLA SUA MALATTIA POSTANDO UNA FOTO DELLA SUA ENDOBELLY, IL GONFIORE CAUSATO DALL’ENDOMETRIOSI: “CON L’OPERAZIONE SAPEVO DI POTER MIGLIORARE COME SAPEVO DI POTERMI SVEGLIARE ESATTAMENTE COME PRIMA, SE NON PEGGIO. UN ANNO DOPO POSSO DIRE CHE..."

Federica Portoghese per www.leggo.it

 

giorgia soleri 3

Giorgia Soleri, a un anno dall'intervento per l'endometriosi, torna a parlare della malattia nel suo profilo Instagram. Una patologia di cui soffre circa una donna su dieci e di cui ancora non si parla abbastanza, le diagnosi sono lente e le donne si ritrovano a dover convivere con dolori fortissimi e persistenti a lungo, rinunciando persino a diventare madri. La Soleri, influencer, attivista e fidanzata di Damiano dei Maneskin, si è fatta portavoce di questa battaglia, affinchè chi ne soffra possa sentirsi meno solo. Le cicatrici le segnano il ventre, l'intervento le ha permesso di riprendersi, in parte, la sua vita in mano. Due giorni fa Giorgia scriveva: «Un anno fa affrontavo, con paura e speranza, un momento per me importantissimo: l’intervento di endometriosi».

 

Giorgia Soleri prima dell'intervento per l'endometriosi

giorgia soleri 2

Oggi un nuovo post, dove mostra sui social le sue condizioni fisiche prima di affrontare l'intervento. Un incoraggiamento a tutti coloro che stanno combattendo questa malattia, la Soleri spinge i suoi followers a una condivisione di racconti di vita, legati alla patologia: «In foto io e la mia endobelly (gonfiore causato dall’endometriosi).

Mi piacerebbe che questo post fosse scritto da voi. Sto ricevendo centinaia di testimonianze in merito all’endometriosi e alla propria esperienza con questa malattia. alcune sono struggenti, devastanti, spaventose ma altre donano speranza, raccontano di miglioramenti e remissioni di sintomi.

 

giorgia soleri

quando sono stata operata, il mio più grande strumento è stato quello di essere estremamente consapevole sui possibili risvolti dell’intervento: sapevo di poter fortemente migliorare come sapevo di potermi svegliare esattamente come prima, se non peggio. questo mi ha aiutata ad avere fiducia nella procedura e nel suo risultato, ma comunque pronta a qualsiasi evenienza. io sono stata estremamente fortunata, l’operazione mi ha portata a un netto miglioramento dei sintomi, ma questa è solo la mia esperienza e pur essendo valida, non è universale. per questo oggi vorrei sentire le vostre storie e lasciarle pubbliche: per chiunque ne abbia bisogno».

 

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