ugur sahin biontech

“UNA STORIA DEI NOSTRI TEMPI” – IL VACCINO DI PFIZER? TUTTO MERITO DELL’INTUIZIONE DELL’IMMIGRATO TURCO UGUR SAHIN, FONDATORE DELLA STARTUP TEDESCA BIONTECH (E DEI SOLDI DI BILL GATES) – M. FELTRI: “L' IMMIGRAZIONE, SPECIALMENTE ISLAMICA, L' ACCOGLIENZA, I RICONGIUNGIMENTI, I GIGANTI DELLA FARMACEUTICA, QUELLI DEL DIGITALE, LA GLOBALIZZAZIONE, LA SCIENZA. NON C' È PREGIUDIZIO POPULISTA CHE REGGA”

ugur sahin ozlem tureci 2

1 – UNA STORIA DEI NOSTRI TEMPI

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

La grande notizia del giorno è che la multinazionale biofarmaceutica Pfizer, con sede a New York, e l' azienda di biotecnologia BioNTech, con sede a Magonza, Germania, hanno sviluppato un vaccino contro il Covid efficace al 90 per cento, dicono i ricercatori, ed entro l' anno potrebbero essere distribuiti i primi cinquanta milioni di dosi. Sperando sia tutto vero, la storia è cominciata così.

 

mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8

A metà di gennaio il dottor Ugur Sahin lesse su Lancet i dettagli delle peripezie di una famiglia cinese alle prese col coronavirus. Mentre il mondo guardava da un' altra parte, Uur guardò nella direzione giusta e molto lontano. Scrisse subito al consiglio di amministrazione di BioNTech, da lui stesso fondata dodici anni prima con la moglie, Özlem Türeci. Passerà subito, gli risposero. Non passerà, replicò lui. Gli diedero il via libera.

 

Piccolo passo indietro: Ugur ha 55 anni, a quattro è arrivato in Germania dalla Turchia per ricongiungersi col padre lavoratore alla Ford. Frequenta le scuole pubbliche, si laurea in medicina, si sposa con un' immigrata turca di seconda generazione, Özlem Türeci, oggi oncologa di fama. Grazie anche ai finanziamenti di Bill Gates, ogni mattina Ugur e Özlem si sono messi in contatto con gli scienziati cinesi e nel pomeriggio con quelli americani.

 

pfizer 2

L' unica strada, hanno detto, è la cooperazione internazionale, e il vaccino sarà di tutti. Benissimo: l' immigrazione, specialmente islamica, l' accoglienza, i ricongiungimenti, i giganti della farmaceutica, quelli del digitale, la globalizzazione, la scienza. Non c' è pregiudizio populista che regga a queste venticinque righette.

 

 

2 – Ugur e Ozlem, quei prof visionari che capirono il virus prima di tutti

Francesco Semprini per “la Stampa”

 

ugur sahin biontech

Appena completata l' ultima riga dell' articolo, Ugur Sahin lascia scivolare tra le mani la copia di Lancet e corre a chiamare un amico, uno molto fidato perché quello che gli sta per dire è di importanza vitale. Sulla rivista di divulgazione scientifica Sahin, 54 enne immunologo turco, ha appena letto di un nuovo virus emerso a Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.

 

ugur sahin ozlem tureci

La testimonianza racconta di come la malattia si sia diffusa tra i membri di una famiglia di sei persone, ma è ben lungi dall' ipotizzare un contagio a livello regionale, nazionale o continentale, figuriamoci una pandemia. Sahin legge tra le righe e capisce di essere davanti non solo a un fenomeno di portata planetaria, ma potenzialmente devastante.

 

controlli sanitari al mercato di wuhan

È la metà di gennaio e il Covid-19 è ancora una piaga "segregata" nell' orbita cinese dal pugno di ferro della dittatura sanitaria e politica di Pechino. La gran parte del mondo ne è ancora all' oscuro. Ma il regime si dimostra presto impotente dinanzi a un nemico così perfetto, invisibile e potente, tanto da eludere il segreto di Stato e infettare senza pietà il Pianeta. Sahin lo intuisce: «Ha capito subito», racconta mesi dopo un suo amico.

 

ospedale di wuhan 1

La sua è un' illuminazione provvidenziale: il dottore turco, oltre ad essere immunologo, è il "padre" di BioNTech, che ha fondato nel 2008 assieme alla moglie e collega Özlem Türeci, e al suo ex professore Christopher Huber. La stessa che assieme a Pfizer ha lavorato sul vaccino i cui risultati, resi noti ieri, hanno dimostrato efficacia nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione.

ugur sahin biontech 2

 

Un successo (in divenire) in cui la coppia di immunologi ha avuto un ruolo pionieristico. Dopo l' illuminazione di Lancet, Sahin e Türeci inviano una e-mail al consiglio di amministrazione di BioNTech, che convoca una riunione nel quartier generale dell' azienda biotecnologica, nella città tedesca di Mainz.

 

Alcuni muovono obiezioni: «Gli esperti con esperienza di epidemie hanno detto che i virus vanno e vengono». «No, questa volta è diverso», ribatte la coppia di immunologi che a conferma della loro tesi dedicano subito più di 400 dipendenti alla ricerca sul Covid-19. La scelta si rivela determinante e Sahin diventa «il visionario del Covid», la sua vita cambierà per sempre. Il medico turco pur avendo costruito aziende per due miliardi di dollari (il suo precedente è con Ganymed Pharmaceuticals), ha sempre lavorato in riservatezza tanto da essere sconosciuto al di fuori del mondo accademico e delle biotecnologie.

ospedale di wuhan 4

 

Ha sviluppato un' importante esperienza nell' RNA messaggero (mRNA) ma lo ha fatto sempre al riparo dai media. La notorietà tuttavia non ne cambia la frugalità: va al lavoro in bicicletta e le sue giornate sono pianificate con cura, costretto ad adottare un programma impuntato all' austerità in quanto comandante di un' azienda sul "piede di guerra".

Inizia la giornata con videochiamate alle squadre in Cina, prima di controllare i progressi del vaccino Covid-19.

 

bill e melinda gates

Evita di controllare il prezzo delle azioni della società e ignora le pressioni di Casa Bianca e Bruxelles. Trascorre il tempo libero (poco) a preparare i dati per autorità di vigilanza e investitori, è l' unico membro del cda ad avere un ufficio nell' edificio in cui viene svolto il lavoro di laboratorio, e generalmente dà la priorità al tutoraggio degli studenti di dottorato e alla supervisione degli esperimenti.

ugur sahin biontech 1

 

Oltre a vantare un record nella raccolta fondi: la Bill & Melinda Gates Foundation, ad agosto, ha investito 55 milioni di dollari nella società di Sahin e Türeci, coloro che passeranno alla storia per essere stati tra le prime avanguardie nella lotta al coronavirus, giocando d' anticipo sulla curva dei contagi.

ugur sahin PFIZER BIONTECH

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO