“TRUMP HA SFRUTTATO LA PAURA DELL’UOMO NERO ALLA CASA BIANCA” – BARACK OBAMA SCHIAFFEGGIA IL PUZZONE E BOLLA UNA FETTA DEI REPUBBLICANI COME XENOFOBI E PARANOICI NELL’AUTOBIOGRAFIA “A PROMISED LAND”: “LA MIA PRESENZA ALLA CASA BIANCA AVEVA INNESCATO UN PROFONDO PANICO, IL SENSO CHE L'ORDINE NATURALE DELLE COSE FOSSE STATO SOVVERTITO. E TRUMP PROMISE UN ELISIR CONTRO L'ANSIA RAZZIALE” – LA FIGURA DI SARAH PALIN, LA CLEMENZA NEI CONFRONTI DI MCCAIN, LE SIGARETTE E LE TENSIONI NEL MATRIMONIO… 

-

Condividi questo articolo


DAGONEWS

 

barack obama e donald trump barack obama e donald trump

Barack Obama bolla una fetta dei repubblicani come xenofobi e paranoici in “A Promised Land”, il primo tomo dell’autobiografia in uscita il 17 novembre che ripercorre gli anni del primo mandato. Oltre ad ammettere che la vita alla Casa Bianca lo ha portato a fumare di più («fumavo 8-10 sigarette al giorno, ho smesso perché a Malia non piaceva») e ha causato tensione nel suo matrimonio con Michelle, parla anche di come Donald Trump abbia sfruttato le tensioni razziali per l’elezione di un uomo di colore alla Casa Bianca.

 

john mccain e sarah palin john mccain e sarah palin

«Per milioni di americani terrorizzati da un uomo Nero alla Casa Bianca, Donald Trump promise un elisir contro la loro ansia razziale. La mia presenza alla Casa Bianca aveva innescato un profondo panico, il senso che l'ordine naturale delle cose fosse stato sovvertito, Che è esattamente quel che Trump capì quando cominciò a spacciare affermazioni secondo cui non sarei nato negli Stati Uniti ed ero di conseguenza un presidente illegittimo».

 

Ma, per Obama, il problema risale alla decisione di John McCain di nominare il governatore dell'Alaska Sarah Palin come vice presidente nella corsa alla Casa Bianca nel 2008. «Attraverso Palin, sembrava che gli spiriti oscuri che erano stati a lungo in agguato ai margini del moderno Partito Repubblicano - xenofobia, anti intellettualismo, teorie cospirative paranoiche, antipatia per i neri - stessero trovando la loro strada per mettersi al centro del palcoscenico» continua Obama che però assolve McCain da ogni responsabilità: «Mi piace pensare che, data la possibilità di rifarlo, avrebbe scelto diversamente. Credo che abbia davvero messo il suo Paese al primo posto».

 

a promised land a promised land

E su Joe Biden dice: «Mi piaceva il fatto che Joe sarebbe stato più che pronto a servire come Presidente se mi fosse successo qualcosa, e che avrebbe potuto rassicurare coloro che ancora temevano che fossi troppo giovane. Ciò che contava di più, però, era quello che mi diceva il mio istinto: Joe era onesto e leale. Gli importava della gente comune e quando le cose si facevano difficili, potevo fidarmi di lui. Non sono rimasto deluso». Il libro è la prima di due parti dell'autobiografia dell’ex presidente e fa parte di un accordo da 65 milioni di dollari che lui e Michelle Obama hanno firmato con la Penguin Random House.

barack obama e donald trump barack obama e donald trump a promised land barack obama a promised land barack obama barack obama joe biden 1 barack obama joe biden 1 barack obama joe biden barack obama joe biden joe biden e barack obama 1 joe biden e barack obama 1 biden obama biden obama michelle obama e jill biden michelle obama e jill biden barack obama e joe biden barack obama e joe biden barack e michelle obama barack e michelle obama BARACK OBAMA RON KLAIN BARACK OBAMA RON KLAIN donald trump donald trump la famiglia obama la famiglia obama barack obama barack obama barack obama e le figlie barack obama e le figlie

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…