francesco paolo figliuolo

TUTTI GLI ITALIANI SARANNO VACCINATI ENTRO L'ESTATE. SE POI CE LA FACCIAMO PRIMA SIAMO PIÙ BRAVI” - IL GENERALE FIGLIUOLO METTE IN RIGA IL VIRUS: “I PROBLEMI LI RISOLVEREMO QUANDO ARRIVA JOHNSON&JOHNSON. CI CONSEGNERANNO 25 MILIONI DI DOSI - NORMALMENTE IO FACCIO LE BATTAGLIE PER VINCERLE, MICA PER PERDERLE…ASTRAZENECA? HA LO 0,002 PER CENTO DI CASI ASSOGGETTABILI A CASI GRAVI”

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

«Normalmente io faccio le battaglie per vincerle, mica per perderle...». E la battaglia che il generale Francesco Paolo Figliuolo sta combattendo è vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno entro la fine dell'estate, o se possibile ancor prima. Il nuovo commissario straordinario all'emergenza Covid-19, che il premier Mario Draghi ha voluto al posto di Domenico Arcuri, è più che fiducioso sull'esito della campagna vaccinale.

 

«Sono molto ottimista», confida poco prima che il capo del governo prenda la parola nella sala stampa allestita nell'hub di Fiumicino. «Non fatemi bruciare il discorso del presidente del Consiglio, altrimenti perdo il posto», scherza con i giornalisti e spiega la strategia «in due pilastri» studiata dal governo: da una parte la disponibilità e l'afflusso dei vaccini e dall'altra la capacità di somministrarli, nei tempi stabiliti e in tutta sicurezza. Figliuolo è nato a Potenza, ha tre lauree, ha comandato il contingente italiano in Afghanistan e le forze Nato in Kosovo.

 

Da comandante logistico dell'Esercito ha allestito le aree di isolamento per gli italiani rimpatriati da Wuhan e il metodo di lavoro non è cambiato: «Io sono uno che controlla le cose che fa, la chiave è comando accentrato, esecuzione decentrata». Due giorni fa ha emanato il suo primo ordine, inviando in Calabria un team di «pianificatori» della Difesa e della Protezione civile per affiancare la Regione nella campagna vaccinale. «Alcune regioni mi preoccupano e la Calabria è tra queste», ammette il generale. Ma nel complesso Figliuolo è fiducioso, riconosce che il Lazio di Nicola Zingaretti «sta camminando molto bene» quanto a numero di somministrazioni e anche sul piano nazionale si mostra ottimista.

 

francesco paolo figliuolo mattarella

«I problemi li risolveremo quando arriva Johnson&Johnson - prevede il commissario -. Ci consegneranno 25 milioni di dosi e, poiché se ne fa una soltanto, è come se ne arrivassero 50 milioni». Entro l'estate tutti gli italiani saranno vaccinati? «Io dico almeno entro l'estate - sorride con gli occhi -. Se poi ce la facciamo prima siamo più bravi. Ecco, noi ci attrezziamo a essere più bravi».

 

Le telecamere si soffermano sulla sua divisa punteggiata di onorificenze, dalla decorazione di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia, alla Legion of merit degli Stati Uniti. «Mi hanno chiesto di dare una mano e io ho detto che per l'Italia ci sono. Se poi va male torno a fare quello che facevo prima».

 

Ma è una battuta, perché davvero pensa che il Paese ce la farà: «Io sento che c'è un afflato e che vincerà l'Italia. Mi stanno chiamando tutti, l'Eni, l'Enel, il Coni, i medici sportivi. È una sfida bella e importante. Ora dobbiamo tarare i sistemi informativi». Il nuovo decreto blinda la Pasqua, misure severe che il generale approva: «Teoricamente ci possono aiutare, perché uno dei pilastri della campagna è mettere in sicurezza la popolazione per far ripartire l'Italia».

 

C'è ancora il tempo di fare il punto su AstraZeneca, che ha sollevato polemiche e paure. Il generale alpino invece si fida e consiglia di sottoporsi all'iniezione senza timori. Spiega che «AstraZeneca ha lo 0,002 per cento di casi assoggettabili a casi gravi», il suo problema è che è stato pubblicizzato male, comunicato male e quindi percepito male dai cittadini, anche per l'eccesso di cautela dell'Europa.

 

francesco paolo figliuolo

Si tratta di un farmaco che dà «una carica importante di anticorpi» sin da subito e quindi nei giovani provoca risposte forti, per questo funziona meglio sulle persone adulte: «Più la classe di età è avanzata e meglio va». Dagli incontri fatti e dalle informazioni assunte, il commissario si è convinto che AstraZeneca sia un «prodotto fortissimo, che fornisce uno scudo molto importante già con la prima dose».

 

Arriva Roberto Speranza, che è di Potenza come Figliuolo e i due si salutano dandosi di gomito. «Io sono un po' più anziano, ma il ragazzo ha una bella fama - lo loda il generale, 60 anni -. Roberto, sto parlando male di te!». E il ministro della Salute: «Tanto più giovane non sono, perché io ho fatto un anno di Covid che vale 15 anni».

vaccino astrazeneca

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…