villa inferno

“IL VIDEO HARD CON UNA 17ENNE GIRAVA NELLA CURVA DELLA VIRTUS" - ALTRI TRE ARRESTI PER I FESTINI PORCINI A “VILLA INFERNO” A BOLOGNA - LE ACCUSE VANNO DALLA PROSTITUZIONE MINORILE ALLA DETENZIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI FINO A PORNOGRAFIA MINORILE E TENTATA TRUFFA AGGRAVATA - L'INCHIESTA, INIZIATA A SETTEMBRE, PORTÒ ALLA LUCE UN GIRO DI FESTE CON DROGA E SESSO CON GIOVANI DONNE. ALL'EPOCA FURONO SETTE LE MISURE CAUTELARI…

Da www.repubblica.it

 

villa inferno

"Se non ricordo male dopo Natale 2019 mentre eravamo in macchina io, Davide Bacci e 'Gianna' (Gianluca Campioni, ndr), Bacci mi ha mostrato un video da lui ripreso con il cellulare dove c'era la minore" con 'Gianna'. "Non ho più visto altri filmati ma so che comunque nella curva della Virtus quel filmato lo hanno visto anche altre persone". Così una delle ragazze che partecipava ai festini a base di sesso e droga a 'Villa Inferno', racconta agli investigatori del filmato realizzato dagli indagati con protagonista la ragazzina, allora 17enne.

 

I nuovi arresti

A partire dalle prime ore dell’alba, un centinaio di Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna a carico di cinque indagati ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di prostituzione minorile, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, pornografia minorile (realizzazione e divulgazione di filmati con minori) e tentata truffa aggravata.

villa inferno

 

Ai domiciliari è finito Gianluca Campioni detto Gianna, 47 anni, con le accuse di induzione alla prostituzione minorile, spaccio e produzione di materiale pedopornografico. Domiciliari anche per Paolo Carlo Prosapio di Casalfiumanese, accusato di spaccio. Carcere  per Gianni Marseglia, pugliese di 56 anni, con precedenti per spaccio. Per altri due pusher albanesi è stao isposto il divieto di dimora.

 

DROGA ANCHE AI DOMICILIARI

Davide Bacci, finito in carcere nella prima fase dell'inchiesta, e attualmente ai domiciliari, nell'ottobre del 2020 ricevette una visita da parte di uno dei nuovi indagati, Gianluca 'Gianna' Campioni, insieme alla compagna, accusata di cessione di stupefacenti, per consumare cocaina.

 

villa inferno

È quanto emerge dall'ordinanza applicativa di misure cautelari del Gip del Tribunale di Bologna, Letizio Magliaro. All'incontro partecipò anche la compagna di Bacci. Le intercettazioni telefoniche, infatti, sottolineano gli investigatori, "consentivano di verificare gli accordi tra le due donne (ovvero le compagne di Campioni e Bacci, ndr) per organizzare l'incontro, con un primo tentativo apparentemente non riuscito e con il successivo effettivo incontro".

 

Il 24 ottobre le due donne si sentono al telefono, e la compagna di Bacci chiede all'amica di "portare delle castagne", una "espressione allusiva - scrivono gli inquirenti - verosimilmente riferita alla cocaina da assumere nel corso della stessa serata". I quattro, però, riescono a vedersi solo quattro giorni dopo e i carabinieri ne sono certi anche grazie alla localizzazione delle celle telefoniche in uso agli indagati.

 

"Su quanto avvenuto nel corso dell'incontro - si legge sempre nelle carte - Gianluca Campioni ha modo di interloquire con la compagna in data 29 ottobre, parlando, sempre in termini allusivi, di un 'portadocumenti' lasciato a casa di 'Baz', soprannome di Davide Bacci". In particolare, è la fidanzata di Campioni "a far riferimento a questa circostanza ("ah, l'hai lasciato da Baz allora"), mentre il compagno, certamente più esperto e cauto, smentisce tale affermazione, evidentemente per il timore di essere intercettato", spiegano gli inquirenti.

villa inferno

 

L'INCHIESTA

L'inchiesta Villa Inferno  a settembre scorso portò alla luce un giro di festini a base di sesso e droga con giovani donne, tra le quali anche una 17enne; all'epoca furono sette le misure cautelari.

 

L'inchiesta, con i primi otto indagati, partì proprio dalla denuncia della madre di quest'ultima. Dall'ordinanza che ha portato alle nuove misure cautelari di oggi emerge poi che Gianluca 'Gianna' Campioni, considerato uno dei principali fornitori della cocaina per i festini, era anche lui un frequentatore della curva della Virtus Pallacanestro, come del resto Davide Bacci, proprietario della villa dove si svolgevano i festini (attualmente ai domiciliari) e Luca Cavazza, ex candidato della Lega alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, prima finito ai domiciliari e ora sottoposto all'obbligo di firma. Proprio grazie alla collaborazione di Cavazza, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il quadro dello spaccio.

 

luca cavazza 1

Il video 'incriminato', secondo gli inquirenti, non può quindi essere definito di natura "meramente domestica", ed inoltre "è stata pure affermata la circostanza - si legge ancora nelle carte - di una diffusione dello stesso video, generalizzata tra i tifosi della squadra di basket Virtus, della quale gli indagati Bacci e Campioni erano sostenitori".

 

SCOPERTA ANCHE UNA TRUFFA

Nel corso delle indagini, si è appurato che uno dei destinatari delle misure, in concorso con altri due soggetti, ha tentato di conseguire un ingiusto profitto in danno di diversi esercizi commerciali bolognesi, sfruttando l’attuale emergenza sanitaria da Covid-19 per rendere i raggiri credibili.

 

villa inferno 1

Articolato e ingegnoso è stato il metodo ideato per trarre in inganno i titolari delle attività commerciali che si intendevano colpire: un soggetto lasciava un biglietto da visita della propria attività di sanificazione all’esercizio commerciale, un altro comunicava la positività al Covid-19, contratto proprio in quell’esercizio ed un terzo soggetto, fingendosi medico dell’ASL, confermava al titolare la positività del cliente, sottolineando la necessità di procedere alla sanificazione immediata degli ambienti, in assenza della quale sarebbero state elevate gravose sanzioni amministrative nel corso dei controlli delle Autorità sanitarie.

 

luca cavazza

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari hanno portato all’emissione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari da parte del GIP del Tribunale di Bologna (dott. Letizio Magliaro), consistenti in 1 custodia in carcere, 2 arresti domiciliari e 4 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per i reati previsti e puniti dagli articoli 600-bis del codice penale (prostituzione minorile) e 73 del d.P.R. 309/1990 (Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti).

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."