zanzara

“LA ZANZARA HA AMMAZZATO 50 MILIARDI DI PERSONE IN 300 MILA ANNI, CIRCA LA METÀ DI QUANTI SIANO MAI VISSUTI” – LE ZANZARE HANNO CONTRIBUITO ENORMEMENTE A FORMARE IL MONDO OCCIDENTALE – A ESSE SI DEVONO ANCHE LA NASCITA DELLA CIVILTÀ OCCIDENTALE, LA SALVEZZA DI ROMA DAGLI UNNI, LA CONQUISTA DELLE AMERICHE E PERSINO L'ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITÙ NEGLI USA…

zanzara

Alex Saragosa per “il Venerdì di Repubblica”

 

A cosa si devono la nascita della civiltà Occidentale, la salvezza di Roma dagli Unni, la conquista delle Americhe e l'abolizione della schiavitù negli Usa? Al nostro peggior nemico: le zanzare. Naturalmente questi insetti, che usano ben sei diverse appendici boccali per tagliarci la pelle, iniettare saliva anticoagulante e succhiare una gocciolina di sangue, sarebbero solo un fastidio, se non fosse che ben quindici fra virus, batteri e parassiti hanno imparato a usarle per passare da un ospite all'altro.

 

ZANZARE E I VIRUS CHE PORTANO

«Si stima che la zanzara abbia ammazzato intorno a 50 miliardi di persone in 300 mila anni, circa la metà di quanti siano mai vissuti: è fra i pochi animali ad aver cambiato il nostro destino» dice Timothy Winegard, professore di storia alla Colorado Mesa University, che sull'argomento ha scritto il poderoso Zanzare (HarperCollins, pp. 576, euro 22). 

 

zanzara

«Solo un centinaio delle 3.500 specie di zanzara, soprattutto dei generi Anophele, Aedes, e Culex, sono in realtà in grado di trasportare malattie. Ma non tutti i patogeni vengono digeriti dalla zanzara con il sangue che ha succhiato per poi trasferirsi nelle sue ghiandole salivari, così da essere iniettati alla vittima successiva. Nel caso di Covid-19, peste o Aids, i patogeni vengono sì aspirati con il sangue, ma sono poi distrutti nell'intestino dell'insetto e dunque non riescono a raggiungere indenni le sue ghiandole salivari». 

zanzara aedes

 

Sono bastate però le poche malattie che spargono nel mondo, dalla malaria alla febbre gialla, dalla dengue alle encefaliti, a rendere enorme il loro impatto sulla storia umana. Amplificato dal nostro aiuto: disboscando, irrigando e creando canali abbiamo moltiplicato le acque stagnanti che a questi insetti servono per moltiplicarsi. ovunque ma non in antartide «Oltre a miliardi di sconosciuti, non sono pochi i leader storici stroncati da una puntura. Il più famoso è Alessandro Magno, deceduto a Babilonia nel 323 a.C. forse per la malaria contratta in India. Ma la stessa sorte toccò a tre imperatori romani, sette papi, e cinque sovrani del Sacro Romano Impero». 

 

zanzara

La cosa che però riesce meglio ai letali ditteri è far fallire spedizioni militari. «Le zanzare vivono ovunque, Antartide a parte, e la malaria fino a cento anni fa era quasi altrettanto globale. Le persone si potevano abituare al ceppo locale, ma bastava esporsi a uno diverso e la malattia tornava feroce. 

 

Così la lista degli eserciti invasori decimati dalle zanzare è lunghissima, a partire da quelli persiani che nel V secolo a.C. cercarono di sottomettere la Grecia, finendo tanto indeboliti dalla malaria da essere sconfitti: senza zanzare forse la civiltà Occidentale sarebbe morta lì. Annibale e gli Unni evitarono di assediare Roma spaventati dai suoi famigerati acquitrini malarici, così come l'esercito mongolo nel XIII secolo, arrivato in Ungheria, rinunciò a devastare l'Europa perché l'idea di attaccare decine di città "difese" da mortali paludi lo fece desistere. 

zanzara

 

Le zanzare della Terra Santa diedero una mano al Saladino a decimare i Crociati, così come fermarono fino al XIX secolo le mire europee sull'Africa tropicale: quella è la terra di origine della malaria umana, le popolazioni locali hanno adattamenti genetici per resisterle, ma gli invasori europei morivano come mosche fino all'arrivo del chinino». 

 

Ma le zanzare non sono sempre state alleate dei difensori. Di certo non in America. «Le prime popolazioni umane erano arrivate lì ripulite dai plasmodi malarici grazie ai secoli passati nella glaciale Siberia. Così nel Nuovo Mondo non c'erano malattie trasmesse dalle zanzare. Ma fin da Colombo gli europei portarono in America nel loro sangue tanti nuovi patogeni, fra cui i plasmodi, che le Anopheles locali si rivelarono bravissime a diffondere. 

zanzara caviglia

 

La malaria fece una tale strage fra gli amerindi, che quando i primi conquistadores arrivarono in Florida, trovarono i villaggi già spopolati dal morbo». E quella guerra batteriologica involontaria, non finì lì. «Visto che gli indios morivano in massa, gli europei pensarono bene di importare schiavi africani, che però avevano nel sangue i virus mortali di febbre gialla e dengue. 

 

Questi, sulle ali delle locali zanzare Aedes, contribuirono alla strage di 95 milioni di persone nelle Americhe consegnandole, ormai svuotate, agli europei». dalla parte degli spagnoli Ma presto le zanzare tornarono a "giocare in difesa". «È grazie a loro che Caraibi e Centroamerica sono rimasti in gran parte spagnoli: britannici e francesi fecero di tutto per prendersi le ricchezze, ma nugoli di zanzare infette con malattie a cui gli spagnoli, dopo secoli, si erano un po' adattati, li respinsero. 

 

zanzara

La Scozia, poi, nel 1698 spese così tanto per conquistare Panama, abbandonata dopo pochi mesi perché metà dei coloni era morta di febbri, da doversi unire all'Inghilterra per uscire dalla rovina. In Guyana, morirono 11 mila dei 12 mila coloni, prima che la Francia si arrendesse alle zanzare, e decidesse di usarla solo come prigione. Per questo le due nazioni, alla fine, si "accontentarono" del Nord America: lì, almeno, malaria e febbre gialla c'erano solo d'estate». 

 

zanzara anofele portatrice di malaria

Paradossalmente, però, alle zanzare, si dovrebbe anche la fine della schiavitù negli Stati Uniti. «Gli stessi Usa sono nati anche grazie a loro, visto che decimarono l'esercito inglese inviato contro i ribelli di George Washington. Durante la guerra di secessione, però, furono gli eserciti del Nord a trovare zanzare infette ad accoglierli a Sud, impedendogli una veloce vittoria. Così la guerra, iniziata solo per riunire la nazione, si trascinò a lungo e richiese truppe nordiste di colore per proseguire. Solo allora Abramo Lincoln si convinse che la schiavitù andasse abolita del tutto». 

 

Ma vista la terribile efficacia, non è mai venuta la tentazione di usarle come arma? «Nel 1944 in Italia, quando l'esercito americano sbarcò ad Anzio, i tedeschi distrussero le opere di bonifica delle paludi pontine per ripopolarle di anofele infette. L'effetto sugli americani fu nullo, avevano Ddt e farmaci, ma nel 1944 morirono di malaria intorno a Roma 55 mila italiani, contro i 33 mila del 1939».

larve di zanzara che portano zikaZANZARA FEBBRE DENGUEZANZARA 1ZANZARA DENGUE FEBBREZANZAREzanzara maschiozanzara anofele portatrice di malaria

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO