antonio de marco de santis

LI HA AMMAZZATI PERCHÉ ERANO FELICI - SI È BECCATO L'ERGASTOLO ANTONIO DE MARCO, 23ENNE STUDENTE DI SCIENZE INFERMIERISTICHE, RICONOSCIUTO COLPEVOLE DELL'OMICIDIO DI DANIELE DE SANTIS, 33 ANNI, E DELLA FIDANZATA ELEONORA MANTA, 30 ANNI, LUI ARBITRO E LEI IMPIEGATA DELL'INPS: ERA IL LORO COINQUILINO A LECCE E LI UCCISE PERCHÉ ERA FRUSTRATO, SENZA UNA RAGAZZA, MENTRE LORO STAVANO INIZIANDO UNA CONVIVENZA - IL GIUDICE: "LA COPPIA RAPPRESENTAVA ALLO SPECCHIO LA SUA SOLITUDINE SFOCIATA IN RABBIA E..."

Bepi Castellaneta per il “Corriere della Sera

 

ANTONIO DE MARCO

È affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, ma era capace di intendere e di volere. E quando ha compiuto il massacro era lucido, anzi ha pianificato tutto nei minimi dettagli, annunciando persino l'orrore in un diario, poi recuperato dagli investigatori.

 

ANTONIO DE MARCO

Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'Assise di Lecce, che hanno condannato all'ergastolo Antonio De Marco, 23 anni, riconosciuto colpevole dell'omicidio di Daniele De Santis, 33 anni, e della fidanzata Eleonora Manta, 30 anni, lui arbitro e lei impiegata dell'Inps, assassinati il 21 settembre di due anni fa nel loro appartamento di via Montello, a pochi passi dalla stazione di Lecce, mentre festeggiavano il primo giorno di convivenza.

 

ANTONIO DE MARCO

Quella sera la donna stava mangiando un dolce, il fidanzato le scattava una foto, tutti e due felici per l'inizio di una vita insieme. Ma i sogni, i progetti, i sorrisi, tutto quanto è stato spazzato via in quei minuti di terrore e morte: De Marco, lo studente di Scienze infermieristiche di poche parole che tempo prima aveva preso in affitto una stanza della casa, è entrato con una copia delle chiavi e li ha uccisi con 79 coltellate così come aveva programmato con lucida ferocia.

 

antonio de marco daniele de santis eleonora manta

Sono quasi le due del pomeriggio quando i giudici della Corte d'Assise di Lecce escono dalla camera di consiglio e leggono il verdetto nell'aula bunker del carcere di Borgo San Nicola. Poco prima una giudice popolare supplente era stata dichiarata decaduta per aver rilasciato alcune interviste televisive facendo valutazioni personali.

 

antonio de marco

In aula ci sono gli amici e i parenti delle vittime. Il padre di Daniele, Fernando De Santis, dice pensando al figlio che «nessuna sentenza potrà mai colmare il vuoto che ha lasciato», mentre la madre di Eleonora, Rossana Carpentieri, scoppia in lacrime: la donna si copre il volto con le mani e viene accompagnata in una saletta, dove rimane a lungo.

 

antonio de marco 2

In aula prevale il silenzio, qualcuno scioglie la commozione in un abbraccio. «Non può esserci perdono», precisa Mario Fazzini, l'avvocato della famiglia De Santis. «Quello che ha fatto De Marco è inqualificabile, lo abbiamo visto tutti», aggiunge.

 

E tornando al processo il legale spiega: «Hanno cercato di avere l'infermità mentale e non ci sono riusciti, questa è la giusta punizione da un punto di vista della giustizia terrena».

 

ELEONORA MANTA E DANIELE DE SANTIS

La difesa ha insistito fino all'ultimo sulla non imputabilità per incapacità di intendere e volere, ma i giudici non hanno accolto questa tesi. E hanno inflitto la condanna riconoscendo l'aggravante della crudeltà.

 

DANIELE DE SANTIS E ELEONORA MANTA

L'assassino, che ieri non era in aula, ha studiato nei minimi particolari un copione di morte alimentato da una rabbia innescata da solitudine e invidia per quella coppia felice. E nel diario ha annunciato il massacro.

 

ELEONORA MANTA E DANIELE DE SANTIS

«Ho avuto una crisi mentre stringevo un cuscino», c'è scritto. E ancora: «Ho pensato che, a differenza mia, gli altri abbracciano vere ragazze e così sono scoppiato a piangere. Ho comprato qualche attrezzo, voglio uccidere qualcuno, voglio farlo a pezzi».

 

daniele de santis eleonora manta

Sempre nel diario, decisivo per le indagini, il killer scrive: «Ho già le chiavi e da qui, quando andrò via, potrò uccidere Daniele, mi piacerebbe una donna per prima, ma penso che così sarà una buona base di partenza».

 

DANIELE DE SANTIS ELEONORA MANTA

Secondo gli inquirenti, De Marco voleva uccidere solo Daniele, ma Eleonora ha tentato di fermarlo, così l'ha colpita. Il killer ha infierito con decine di coltellate. Lo ha fatto per invidia, come ha spiegato nella sua requisitoria il pubblico ministero Maria Consolata Moschettini. Quella coppia felice - ha sottolineato la pm - era «la rappresentazione allo specchio della sua solitudine sfociata in rabbia narcisistica e furore narcisistico».

 

L ASSASSINO DI DANIELE DE SANTIS E ELEONORA MANTA RIPRESO DALLE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...