giuliano castellino roma fiumicino sit in blocco

LIBERO DI FARE DANNI - AD AGOSTO LA PROCURA DI ROMA HA CHIESTO DI ARRESTARE GIULIANO CASTELLINO, E METTERLO AI DOMICILIARI, PER LE CONTINUE VIOLAZIONI DEGLI OBBLIGHI IMPOSTI DALLA SORVEGLIANZA SPECIALE, MA IL GIUDICE HA DETTO NO ALLA CUSTODIA CAUTELARE - E COSI' IL RESPONSABILE ROMANO DI "FORZA NUOVA" SABATO SCORSO ERA SUL PALCO DI PIAZZA DEL POPOLO AD ARRINGARE LA FOLLA PER POI GUIDARE L'ASSALTO ALLA CGIL…

Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

 

giuliano castellino

Ad agosto la Procura di Roma ha chiesto di arrestare Giuliano Castellino per le continue violazioni degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale, ma il giudice ha detto no. Per questo motivo il responsabile romano di Forza nuova sabato scorso era sul palco di piazza del Popolo ad arringare la folla. Riproponendo un copione già seguito in altre occasioni; stavolta però con maggiore seguito ed efficacia, fino ad annunciare e poi guidare l'assalto alla Cgil. Ma la sua presenza alle manifestazioni (spesso degenerate in scontri) nonostante i divieti sono un'antica abitudine.

 

giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

Di qui la decisione dei pubblici ministeri guidati dal procuratore Michele Prestipino, formalizzata il 3 agosto scorso: bisogna mettere Castellino agli arresti domiciliari, perché ogni altra prescrizione s' è rivelata inutile. Ma tre settimane più tardi, il 25 agosto, il giudice delle indagini preliminari ha negato la custodia cautelare. Perché delle sentenze della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno ristretto il campo della «violazione degli obblighi» per chi viene sottoposto alla sorveglianza speciale: l'inosservanza delle regole di «vivere onestamente» e di «rispettare le leggi» non è sufficiente.

giuliano castellino manifestazione no green pass 2

 

In questo caso, secondo la Procura, i comportamenti di Castellino erano andati ben oltre, perché dal suo scendere in piazza nonostante i divieti derivava la commissione di altri reati; in particolare dal 2020, dai primi raduni anti- chiusure fino agli appuntamenti anti-green pass del luglio scorso.

 

Ma il gip non ha ritenuto sufficienti gli elementi portati dall'accusa. Inoltre non risultava che Castellino avesse disatteso altri obblighi, considerati più stringenti: il divieto di uscire di casa dalle 21 alle 6.30 del mattino e quello di uscire dal perimetro del comune di Roma; quando partecipava ai cortei neofascisti e non solo a quelli, spesso prendendone la guida, l'ha fatto mentre non era obbligato a stare in casa.

giuliano castellino manifestazione no green pass

 

Questioni giuridiche insuperabili, per il giudice che ha lasciato a piede libero il «sorvegliato speciale». Anche sulla base di questo precedente, nella richiesta di arresto (stavolta in carcere) per l'attacco alla sede della Cgil, i pm romani hanno ribadito la necessità che Castellino resti detenuto: «Desta allarme sociale il fatto che tutti i provvedimenti adottati nel corso degli anni nei confronti di Castellino al fine di contenerne la spinta delinquenziale non hanno fin qui sortito risultato alcuno e non sono riusciti ad impedire che lo stesso proseguisse imperterrito nella commissione di reati».

giuliano castellino manifestazione no green pass

 

Nella nuova richiesta sono ricordate le prescrizioni della sorveglianza speciale «costantemente e reiteratamente violate», anche recentissimamente. E per ciò che riguarda l'episodio di sabato i pm attribuiscono a Castellino, insieme agli altri esponenti di Forza nuova Roberto Fiore e Luigi Aronica, il ruolo di promotore del raid alla sede del sindacato di sinistra.

 

Era stato proprio lui a dire agli operatoti di polizia «Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi»; e dopo questa intimazione è partito il corteo non autorizzato verso il palazzo della Cgil, «opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento». Per l'accusa gli indagati hanno scatenato una sorta di «guerriglia urbana».

ROBERTO FIORE E GIULIANO CASTELLINO

 

Il cui obiettivo non era limitato a «una mera azione di danneggiamento», ma puntava alla «distruzione della sede di una istituzione costituzionalmente rilevante e più in generale alla turbativa dell'ordine pubblico». Un'azione condotta attraverso l'utilizzo di «bastoni, spranghe di ferro e altri oggetti atti ad offendere», con i quali è stato superato anche l'esiguo sbarramento di polizia che i manifestanti hanno trovato quando sono arrivati davanti alla sede sindacale.

 

giuliano castellino

È lì che Castellino avrebbe ripetuto, secondo le testimonianze degli agenti, «dovemo entrà, lasciatece passà», dando poi il via libera allo sfondamento. Oggi il giudice delle indagini preliminari interrogherà gli arrestati e poi deciderà sulla richiesta di confermarne la detenzione.

 

L'avvocato ex parlamentare di Forza Italia Carlo Taormina, che difende gli aderenti a Forza nuova, è andato a parlare ieri con i suoi assistiti e si dice tranquillo: «Abbiamo ricostruito i fatti tenendo presente anche la dinamica che risulta dalle videoregistrazioni di cui siamo in possesso, dalle 14.30 di sabato fino alle 23, abbiamo individuato, soggetto per soggetto, i comportamenti specifici di ciascuno. Anche ricostruendo i rapporti con le forze dell'ordine. Chiariremo tutto».

GIULIANO CASTELLINO

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…