libro meloni

IL LIBRO DELLA MELONI ESPOSTO A TESTA IN GIU' - LA FOTO DEL TESTO DELLA "DUCETTA" CAPOVOLTO (CON CHIARA ALLUSIONE A PIAZZALE LORETO) ESPOSTA DA UN PROF UNIVERSITARIO SCATENA LA RISSA SOCIAL - VENEZIANI (LIBERO): L'EPISODIO E' IL SINTOMO DEI MALI DI UNA CERTA INTELLIGHENZIA ROSSA CHE PREFERISCE OFFENDERE E NON CONCEPISCE CHE ANCHE A DESTRA SI POSSA FAR CULTURA - INTANTO IL LIBRO DELLA MELONI E' GIA' ALLA QUINTA RISTAMPA...

Gianluca Veneziani per Libero Quotidiano

 

Libro Meloni Capovolto

Che schifo, però. Non fa schifo anche a voi che dei libri "sgraditi" al circolo ufficiale della cultura, cioè quello di sinistra - non potendo essere bruciati, nascosti o censurati - vengano rovesciati ed esposti al pubblico ludibrio?

 

E non vi fa schifo che nel tempio sacro della lettura e della promozione pacifica delle idee, cioè una libreria, qualcuno cerchi di evocare le immagini di una delle pagine più cruente del Novecento, ossia lo scempio di piazzale Loreto?

 

E non vi fa ancor più schifo che a sollazzarsi di quelle immagini sia un docente universitario, uno che, oltre a dover difendere i libri, dovrebbe avere anche una responsabilità morale nei confronti degli studenti e degli utenti che lo seguono sui social?

 

giorgia meloni by mannelli

Il libro di Giorgia Meloni «Io sono Giorgia» è stato esposto al contrario in un paio di librerie Feltrinelli (a Firenze e a Bari) dove però è in testa alla classifica di vendita. La foto è stata postata su Twitter da Simon Levis Sullivan, un docente dell'Università di Venezia Ca' Foscari (ma l'Ateneo si è subito dissociata dall'episodio).

 

Il volume, edito da Rizzoli (pagine 336, euro 18), sugli scaffali dall'undici maggio, è già arrivato alla quinta ristampa. E allora è grave in sé, e non solo per i suoi risvolti politici, il fatto che ha riguardato Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia autrice del libro, da poco pubblicato e già di grande successo, «Io sono Giorgia» (Rizzoli).

 

GIORGIA MELONI - IO SONO GIORGIA

Due giorni fa un insegnante, Simon Levis Sullam, prof associato di Storia contemporanea all'Università Ca' Foscari di Venezia (che ha preso le distanze dall'episodio) ha postato su Facebook e Twitter una foto dei libri della Meloni rovesciati, con l'immagine di Giorgia a testa in giù, all'interno della libreria Feltrinelli di Firenze.

 

Non pago, il prof (che ha successivamente rimosso il post) si è anche "divertito" a commentare «Nelle librerie Feltrinelli può capitare, via!»; e, a chi gli faceva notare che «a testa in giù è proprio brutto», replicava: «Pazienza, è temporaneo, solo un po' di mal di testa».

 

MALI CRONICI In questa vicenda sgradevole si riassumono alcuni dei mali cronici della sinistra. Il primo è il cortocircuito evidenziato dalla stessa Meloni, ossia il fatto che i presunti paladini della democrazia siano spesso i soggetti più intolleranti: «Ecco a voi l'esempio di una delle tante "menti" che insegnano ai giovani il rispetto, la tolleranza, la libertà di pensiero e il confronto civile. Menomale che i cattivi seminatori di odio siamo noi di destra...», annotava la leader di Fdi.

 

guido crosetto e giorgia meloni

Il secondo aspetto è il disprezzo, o meglio il razzismo, di una certa intellighenzia rossa nei confronti di esponenti politici di destra, a maggior ragione se si permettono di pubblicare libri. Non riuscendo a concepire un confronto basato sulle idee e ad accettare che pure a destra si faccia cultura, preferiscono offendere o addirittura vedere morto l'avversario.

 

«Questi sono gli pseudo-intellettuali», rilevava giustamente ieri Raffaele Speranzon, capogruppo di Fdi nel consiglio regionale del Veneto, «che vorrebbero insegnarci come parlare, ma che non sono in grado di affrontare l'avversario politico sul piano dialettico, preferendo evocare l'orrida barbarie dei corpi appesi a testa in giù».

 

giorgia meloni a pranzo a ostia con la mamma

È una prassi odiosa che abbiamo già visto all'opera, del resto, tre mesi fa quando un altro prof, Giovanni Gozzini, docente di Storia Contemporanea all'Università di Siena, aveva insultato la Meloni definendola «vacca, scrofa».

 

Naturalmente nell'atteggiamento sprezzante del prof. Sullam c'è un altro vezzo degli intellò di sinistra, ossia la reductio ad hitlerum, o meglio ad mussolinum: la Meloni è di destra? È leader di un partito erede di An, a sua volta erede del Msi, a sua volta guidato da un uomo che aveva fatto parte della Repubblica Sociale di Salò? Be', allora la Meloni è una fascista, anche se è nata nel 1977, e addirittura si merita la stessa sorte di Mussolini. Che finezza intellettuale e che commovente umanità

 

giorgia meloni a verissimo 1

MASOCHISMO Di certo, questa storia mette in luce un altro tratto tipico della sinistra: il masochismo. Più odiano e insultano la Meloni, più le fanno pubblicità e più il suo libro vola nelle classifiche di vendita. Come sanno bene anche alla Feltrinelli.

 

A riguardo Massimiliano Tarantino, il direttore della comunicazione del gruppo, nelle cui librerie si è verificato un altro caso di libri rovesciati (cioè, nella sede di Bari), ci fa sapere: «Gli episodi sono atti dimostrativi di alcuni avventori, azioni di cattivo gusto che vanno contro il principio di base delle librerie Feltrinelli, che è rendere accessibili la cultura e la conoscenza. I nostri librai, non appena se ne sono accorti, hanno provveduto a esporre il libro correttamente. Da parte nostra, continueremo a mettere in vendita, a promuovere e a contribuire al successo di Io sono Giorgia».

 

Intanto la migliore risposta è andare nelle librerie a comprare il testo. Sarebbe un atto dimostrativo anche quello, per rovesciare l'egemonia culturale (?) della sinistra. E rendere onore a una donna che, ben lungi dallo stare a testa in giù, ama avanzare a testa alta.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA