chiara ferragni e fedez

LIKE POLITIK – PER CHI NON SE NE FOSSE ACCORTO, I "FERRAGNEZ" SONO GIÀ SCESI IN POLITICA: UN POPULISMO COMMERCIALE CHE SPOSA TEMI DEL MAINSTREAM POLITICAMENTE CORRETTO PER AUMENTARE IL COSIDDETTO “PERSONAL BRANDING” - NON SONO A CACCIA DI VOTI, MA DI FOLLOWER CHE CONSENTANO DI AUMENTARE IL LORO APPEAL E IL LORO PESO ECONOMICO AGLI OCCHI DEI MARCHI CHE SPONSORIZZANO – E INFATTI FEDEZ SI GUARDA BENE DAL PUNTARE IL DITO CONTRO AMAZON CHE… VIDEO

 

1 - «SE AVESSE PARLATO DI PRECARI AVREMMO GRADITO»

Da "il Giornale"

 

fedez

«Visto che Fedez ha deciso di intervenire dal palco del concertone del Primo Maggio non solo per cantare ma anche per sensibilizzare su alcuni importanti temi della società, confesso che due paroline sulla precarietà del lavoro e sulla vita dei lavoratori precari ci avrebbero sicuramente fatto piacere, le avremmo davvero gradite». È quanto afferma all' AdnKronos Vincenzo Guerriero, funzionario Uiltucs di Piacenza, sede del primo e più grande sito di Amazon in Italia.

 

chiara ferragni Fedez

Osserva Guerriero, a proposito dell' intervento di Fedez, che in passato ha anche promosso programmi di Amazon Prime Video: «È ovvio che, se si abbracciano i temi sociali, il mondo del lavoro precario è un tema sul quale ogni intervento da parte di personalità, come quelle dello spettacolo come Fedez, garantisce un rilievo e una cassa di risonanza molto maggiore rispetto a tante azioni di protesta che spesso restano prive di copertura mediatica».

FEDEZ CHIARA FERRAGNI E CONTE - BY EDOARDOBARALDI

 

Insomma, per uno dei sindacalisti che segue più da vicino i dipendenti italiani della multinazionale più volte è finita sotto accusa proprio per la scarsa attenzione alle condizioni di lavoro, Fedez ha perso un' occasione per parlare di lavoro, materia più attinente al Primo Maggio dell' omofobia.

 

2 - LA POST-POLITICA FERRAGNEZ: POPULISMO COMMERCIALE TRA TEMI SOCIAL E MARKETING

M.A. per "il Messaggero"

 

Gode nel suo ruolo di leader politico. Anzi post politico, anti-politico 2.0, che si sente «più avanti rispetto alla destra e alla sinistra» ma anche riguardo al grillismo al tramonto. In nome di un populismo commerciale tra temi social e quelle che un tempo si chiamavano televendite e ora sono - ci si passi l' eccesso odioso di inglesismi - trade on line. Il giorno dopo il caos Concertone, il rapper milanese - che volendo potrebbe comprarsi la Rai, come dicono i suoi amici, ma non gli interessa e neppure ha intenzione di fare politica almeno nel senso tradizionale - lancia una nuova sfida: «Voi politici ora decurtate una parte del 2 per mille del vostro introito del partito a favore dei lavoratori dello spettacolo, se ne siete capaci. Se i lavoratori sono ancora sfruttati in questo paese, la responsabilità di chi è? E' mia? Io e altri amici dello spettacolo abbiamo raccolto 4 milioni di euro per sostenere i lavoratori di questo settore che da oltre un anno sono fermi».

fedez con la nonna e chiara ferragni

 

Non vuole fare un altro movimento grillesco Fedez. Ma in politica lui c' è, a caccia non di elettori bensì di follower, di clienti e di consumatori. Con questa tecnica: lancio campagne, come quella a favore del ddl Zan o per l' aborto o contro il vitalizio a Formigoni o in polemica con la Regione Lombardia che ritarda la vaccinazione di mia nonna di 90 anni, e su queste fidelizzo le truppe targate Ferragnez (35,6 milioni di seguaci) sulla mia griffe e sulle griffe che mi riguardano, da Amazon (di cui è testimonial) a Nike il cui logo svettava sul cappellino indossato da Federico nel Concertone e anche nelle scarpe che indossava sul palco.

 

LA DIARCHIA Il piano Ferragnez, di lui e Chiara, uno più contundente essendo rapper e una più cauta e più ecumenica essendo imprenditrice e dovendo vendere a tutti, è quello del lanciamo idee, diffondiamo i valori e i principii del Bene o almeno del mainstream politicamente corretto e questo fa aumentare il cosiddetto personal branding. Ovvero dà più forza commerciale a Fedez e a sua moglie Ferragni in tutto quello che fanno e che piazzano.

 

fedez 1

Dalle canzoni alle ciabatte. La politica, versione neo o post e in confronto il grillismo è archeologia, come arma della celebrity e del trade. E chi non vuole rientrare tra i cattivi, in questo commercio dei buoni sentimenti, non può che aderire alle campagne dei Ferragnez. Che non sono una democrazia diretta - Gianroberto Casaleggio? Un matusalemme! - ma un oligarchia o una monarchia-diarchia assoluta. Alla quale è difficile non soggiacere. Infatti ieri al Nazareno, quartier generale del Pd, andava forte questa battuta: «Mai mettersi contro lo stramilionario Fedez, che non ha nulla da perdere, ha sempre il telefonino acceso e può registrati, controllarti e ricattarti e dice molto meglio di noi ciò che tutti i nostri elettori pendano».

 

Ma Fedez non vuole elettori che lo votino, ma da influencer insieme a Chiara vuole gente che lo segue. Nella campagna contro l' ultra cattolico Giovanardi sulle droghe leggere così come in quella anti Renzi («Totalmente ininfluente») e anche su M5S non è tenero ormai: «Di Maio parla alle persone come se fossero stupide». La politica li lusinga, ma loro non abboccano. Come nel caso di Conte che da premier provò a ingaggiarli nella campagna a favore dell' uso della mascherine ma niente: loro sono più furbi di lui e di tutti.

salvini

 

Pure Salvini, che sui social pensa di essere una superstar ma non vale nulla rispetto ai Ferragnez, in realtà li teme. Guarda caso non ha azzannato Fedez sul primo maggio ma gli ha detto in maniera riverente: «Prendiamoci un caffè e ne parliamo».

Di fatto siamo di fronte a una nuova oligarchia politica, o post politica. Che chi non clicca un like moltiplicato 35 milioni e mezzo appartiene, come la Rai, al mondo di ieri.

chiara ferragni fedezfedezchiara ferragni e fedez 4FEDEZ LEONE E CHIARA FERRAGNIfedezchiara ferragni 3chiara ferragni e fedez 1chiara ferragni 4fedez e chiara ferragni 1fedez e chiara ferragni 2chiara ferragni e fedez 5ferragni fedezchiara ferragni e fedez 1chiara ferragni e fedez 2chiara ferragni e fedez 3chiara ferragni e fedez a roma 4conte e i ferragnez by emanrussfedez 17fedezFEDEZ POSA PER INTIMISSIMIchiara ferragni e fedez arrivano a palazzo marino per l ambrogino d'orochiara ferragni fedezfedezfrancesca michielin e fedezfedez

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”