LUANA E IL MISTERO DELLA PROTEZIONE MANCANTE - SI AGGRAVA LA POSIZIONE DEI 2 INDAGATI (LA TITOLARE DELL’AZIENDA E L’ADDETTO ALLA MANUTENZIONE DEL MACCHINARIO) PER LA MORTE DELLA 22ENNE DI MONTEMURLO – LA STRAZIANTE INTERVISTA DEL FIDANZATO: "SENTO ANCORA LA SUA VOCE CHE MI SVEGLIA LA MATTINA. A MARZO DEL PROSSIMO ANNO MI SAREBBERO SCADUTE LE RATE DELLA FINANZIARIA PER L'AUTO. QUELLO SAREBBE STATO IL MOMENTO BUONO PER…” – UN'OPERAIA: "LE FOTOCELLULE AVREBBERO DOVUTO BLOCCARE LE MACCHINE" – VIDEO

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Gra.Lon. per "la Stampa"

 

LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO

Si aggrava la posizione dei due indagati per la morte di Luana D' Orazio, la mamma di 22 anni di Pistoia, rimasta uccisa lunedì mattina mentre era al lavoro nell' azienda tessile per la quale lavorava a Montemurlo, nel pratese. Oltre all' omicidio colposo, la Procura di Prato, guidata da Giuseppe Nicolosi, contesta infatti anche l' ipotesi di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

 

Le indagini si concentrano su una fotocellula e in particolare su una griglia di protezione del macchinario che ha causato la morte di Luana. Gli accusati sono Luana Coppini, titolare della Orditura Luana, e l' addetto alla manutenzione del macchinario Mario Cusimano.

 

Le indagini devono, in sostanza, far luce sul sospetto che Luana D' Orazio sia stata schiacciata dall' orditoio perché, in precedenza, sarebbe stata rimossa una griglia di protezione destinata proprio a prevenire incidenti. I carabinieri di Prato e il dipartimento di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell' Asl Toscana Centro stanno continuando a lavorare senza sosta. Durante il primo sopralluogo, gli investigatori hanno notato che la griglia di sicurezza che doveva proteggere il lavoratore era stata rimossa. E poi c' è la questione della fotocellula di sicurezza del macchinario, che sarebbe dovuta entrare in azione nel momento dell' aggancio di Luana, bloccando il movimento dei rulli che invece l' hanno stritolata in pochi secondi. Nella fabbrica sono stati sequestrati due orditoi: quello dell' incidente e un secondo modello identico per fare confronti tecnici.

LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO

 

Ma ieri i sedici operai sono tornati al lavoro, perché la fabbrica non è sotto sequestro. Mentre Laura Coppini, sostenuta dall' avvocato Barbara Mercuri, difende la sua posizione e annuncia aiuti al bimbo di Luana: «Anche io, mio figlio e mio marito lavoriamo con questi macchinari: è morta una compagna di lavoro. Intendo esprimere il mio dolore attraverso l' impegno per la famiglia di Luana e il suo piccolo. Impegno che voglio tradurre in atti concreti da subito in ogni contesto e sede». E conclude: «Non mi sottrarrò ai miei doveri né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma».

 

Intanto, i genitori di Luana, assistiti dall' avvocato Daniela Fontaneto e il consulente legale Andrea Rubini, restano in attesa di giustizia. Sabato verrà effettuata l' autopsia, mentre i funerali sono previsti per lunedì pomeriggio. E il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi proclama già il lutto cittadino.

 

luana d'orazio luana d'orazio

LUANA ERA SEMPRE FELICE

Elvira Serra per il "Corriere della Sera"

 

Da quanto tempo stavate insieme?

«Un anno e mezzo. Ci eravamo conosciuti tramite due nostri amici, Simone e Giulia, quelli che ha visto arrivare con me: i miei non vogliono che guidi la macchina in questi giorni... C'è stata subito un po' di attrazione. Il 31 agosto l' ho invitata al Jova Beach Party di Viareggio, e tra noi c' era già più di qualcosa».

 

Avevate una data per l' anniversario?

«Sì, il 29 settembre 2019. Eravamo a ballare a Montecatini e io d' un tratto le chiesi: "Ma io e te che siamo?". E lei tirò su le spalle: boh. Allora insistetti: "Insomma, sì o no?". E lei disse sì».

 

Alberto Orlandi ha 27 anni, barbetta bionda e occhi azzurri che si bagnano spesso e che asciuga con un fazzoletto di stoffa. Lavora in un materassificio a Quarrata, nel Pistoiese, dove è caporeparto. È il fidanzato di Luana D' Orazio, la mamma 22enne inghiottita da un orditoio a Montemurlo per mille euro al mese. Ha la fragile dolcezza di chi si sta misurando per la prima volta con un finale senza ritorno.

 

luana d'orazio luana d'orazio

Luana aveva dormito da lui, a casa dei genitori, la notte prima dell' incidente. «Io, invece, venivo a stare dai suoi il mercoledì e dormivamo qui, Luana da questa parte, io al centro e Alessio lì, vicino a me. Gli avevo comprato io il letto, perché ormai stava diventando grande: siamo nati lo stesso giorno, il 31 dicembre».

 

Sul cellulare sfoglia immagini e ricordi: il weekend all' isola di Capraia, con le foto sott' acqua e una stella marina tra le mani; il San Valentino a Verona, un soffio prima del lockdown, sotto il balcone di Giulietta e Romeo; il video del compleanno di lei, quando le aveva regalato un iPhone 11 e aveva dovuto scartare una serie di pacchi a matrioska con le forbicine che si portava sempre dietro. Piange, si ricompone, il suo dolore non tracima mai, contenuto nel recinto del pudore.

 

Cosa ricorda di lunedì?

luana d'orazio leonardo pieraccioni luana d'orazio leonardo pieraccioni

«La sveglia ha suonato alle 5 e lei l' ha spenta subito, per non svegliarmi. È andata in bagno, poi a fare colazione, ed è ritornata per darmi un bacino. "Mandami un messaggio quando arrivi". Mi è arrivato alle 5.50. Le ho risposto: "Perfetto amore"».

 

Dell' incidente chi l' ha avvisata?

«I carabinieri. Emma, la madre di Luana, mi aveva scritto che doveva dirmi qualcosa di importante, di richiamarla. Quando ho telefonato piangeva, ho capito subito».

 

È andato anche lei in fabbrica, dopo?

«Sì, con Francesco, il babbo, per riprendere gli effetti personali. Mi hanno chiesto se volevo entrare per vedere dove era avvenuto l' incidente, ma c' era ancora il sangue, non me la sono sentita...».

 

Quali progetti avevate?

luana 3 luana 3

«A marzo del prossimo anno mi sarebbero scadute le rate della finanziaria per l' auto.

Quello sarebbe stato il momento buono per prendere in affitto una casa e cominciare a convivere sul serio».

 

Lo avevate già sperimentato?

«Beh, un po' la scorsa estate, quando i suoi erano andati al mare e noi eravamo rimasti soli per un mese. È stato bellissimo».

 

La preoccupava che avesse già un figlio?

«Deve preoccupare la morte, non la vita. Forse all' inizio ero un po' in ansia all' idea di dirlo ai miei genitori, ma dopo che l' hanno conosciuta si sono innamorati. A lei bastava poco per essere felice. Era una di famiglia, ormai: in casa aiutava mia madre nelle faccende come le mie sorelle».

 

Litigavate?

«Ma sì, bischerate. Mi dava noia quando veniva a controllare il mio cellulare. Non c' erano mica segreti, ma non mi piaceva».

 

la giovane morta sul lavoro la giovane morta sul lavoro

Le cose belle?

«Tantissime, piccole, semplici. Guardare in tv Amici e sentirla cantare la canzone Lady di Sangiovanni, farle il solletico ai fianchi e vederla ridere come una bambina, guardare come le si illuminavano gli occhi per un regalo, i fiori a San Valentino anche se mi ero scordato, la collanina con i due cuori per l' anniversario, i nostri abbracci, i baci.

L' altro ieri ho cercato il suo odore nel pigiama».

 

L' ha sognata queste notti?

«L' ho proprio vista, seduta sul divano. E sento ancora la sua voce, stamattina mi ha svegliato lei».

luana 2 luana 2

 

Se potesse tornare indietro?

«Se lo avessi saputo, lunedì mattina me la sarei tenuta stretta stretta a letto, non l' avrei lasciata andare».

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