luca ceccarelli maria vittoria longhitano 1

LUCA ERA GAY! CHIESA A MISURA D’UOMO: LA STORIA DI LUCA CECCARELLI, IL PRETE GAY CHE 13 ANNI FA HA LASCIATO L'ABITO TALARE PER SPOSARE IL COMPAGNO. DA DUE ANNI L’EX SACERDOTE FA PARTE DELL'INCLUSIVE ANGLICAN EPISCOPAL CHURCH, CHE NON OBBLIGA I SACERDOTI AL CELIBATO. E NON NEGA L'EUCARISTIA A DIVORZIATI, PERSONE LGBT E AGLI 'ESCLUSI': "QUI I SACARAMENTI CHE DISPENSO SONO LECITI E VALIDI" - E SUL DDL ZAN DICE...

Da repubblica.it

Nella piccola chiesa allestita nel suo appartamento ci sono poche sedie, ma posto per tutti. "Se siamo tanti celebro messa in giardino", spiega Luca Ceccarelli, 48enne perugino, ex prete cattolico della diocesi di Terni che tredici anni fa ha fatto i conti col desiderio di condividere la vita con un compagno e ha abbandonato l'abito talare e la Chiesa cattolica.

 

luca ceccarelli maria vittoria longhitano 1

Ma il suo rapporto con Dio continua su una nuova strada, al fianco di Maria Vittoria Longhitano, la prima donna vescovo in Italia, nella Inclusive anglican episcopal church, chiesa della tradizione anglicana, con lo sguardo rivolto al cattolicesimo, che non obbliga i sacerdoti al celibato.

 

 

Da due mesi è padre Luca, per i suoi nuovi fedeli. Omosessuali, appartenenti alla comunità Lgbt, divorziati. Anime messe ai 'crocicchi', che cercano Dio ma non si sentono accolte dalla chiesa di Roma. Per ora una manciata di persone che la domenica si ritrovano nella sua casa di famiglia a Villa Pitignano, frazione di Perugia seduta su un'ansa del Tevere, dove abita con Mauro, il suo compagno col quale si è unito civilmente quattro anni fa.

 

 

"Non nego la comunione a chi ha il cuore proteso", dice padre Luca. Per la chiesa cattolica i sacramenti dispensati da lui sono validi, perché la natura del sacerdozio rimane in perpetuo, ma non leciti. "Nella mia nuova chiesa - dice l'ex sacerdote cattolico - sono validi e leciti".

 

Quando ha deciso di lasciare il suo ruolo di sacerdote?

luca ceccarelli 5

"Quando mi sono accorto che non riuscivo più a sublimare ciò che era in me, forse preso dal vortice dei tanti impegni e a causa della solitudine. Avevo molto incarichi diocesani, nella liturgia e nel cerimoniale, sono stato catechista, aiuto esorcista e notaio del tribunale diocesano. A un certo punto ho iniziato a concedermi l'affetto che mi mancava. Avevo una relazione con un uomo e non volevo prendere in giro i fedeli, che amavo. Così ho deciso di andarmene".

 

 

Cos'ha fatto una volta abbandonato l'abito talare?

"Non è stato facile rinascere a 35 anni. Mi sono barcamenato con diversi lavori, poi ho conosciuto Mauro, che nel 2017 è diventato mio marito. Ma anche amandolo da morire, sentivo che il mio cuore era a metà. Mi mancava testimoniare concretamente l'amore di Dio a coloro che soffrono".

 

Continuava a frequentare la chiesa?

"Vangelo e rosario sono sempre stati sulla mia scrivania, ma in quel periodo non mi accostavo all'eucaristia, perché una legge lo vieta. Non ho mai voluto mentire e quando mi sono confessato non mi hanno assolto perché ero sposato con un uomo. Questo mi ha portato ad avvicinarmi alle persone che vivono una situazione di fede e amore travagliato, per dire loro che Dio li ama tutti, indistintamente. Per Dio non c'è casta, non c'è genere".

 

luca ceccarelli 6

Questo lo si può sentire durante l'omelia in una qualsiasi domenica dell'anno.

"La chiesa apostolica romana dice: vi accettiamo come figli di Dio, ma non potete accostarvi a certi sacramenti. Lo potete fare solo spiritualmente, a meno che non viviate nella castità. È come mettere una torta davanti a due bambini e dire a uno: 'Tu mangia solo con gli occhi e assapora col cuore'. Ai miei fedeli do la comunione perché è il dono più grande che Dio ci ha dato, che aiuta chi vive nella sofferenza di un mondo che impone etichette inaccettabili".

 

Come ha trovato la sua nuova via al cristianesimo?

"Quando ho conosciuto madre Maria Vittoria, prima donna ad essere ordinata presbitera nella chiesa anglicana di Tutti i Santi a Roma. Con lei ho iniziato un confronto e un cammino. In me risuonavano le parole del salmo 110: 'Tu sei sacerdote in eterno'. A maggio è stata consacrata vescova nella Inclusive anglican episcopal church, realtà non legata a Canterbury, e in quell'occasione ho manifestato nelle sue mani la volontà di servire la nuova chiesa. Qua ho trovato la mia totalità e globalità".

 

Come è organizzata la sua comunità di Perugia?

"Ci sono diverse comunità in Italia. Ci sosteniamo da soli, non abbiamo uno stipendio. Ho una cappella nella mia abitazione di famiglia, dove recito messa con un rito che ha parti comuni a quello cattolico. È intitolata 'cor unum et anima una', come dice Luca negli Atti degli apostoli".

 

 

Una piccola comunità quindi.

alessandro zan

"Piccolissima per ora. C'è mio marito che mi assiste, il mio amore per lui si è intensificato e ho ritrovato quella gioia che toccai quando ero stato ordinato. I miei fedeli non sono solo appartenenti alla comunità Lgbt, ma ad esempio coppie di persone divorziate e risposate, tra cui una ragazza che si è vista negare la comunione al funerale del padre. La differenza più importante con la chiesa cattolica, secondo me, è che qua non giudichiamo secondo moralismi retrivi o preconcetti ipocriti".

 

Cosa dicono i suoi vecchi fedeli della diocesi di Terni?

"Molti, anziani e giovani, mi chiamano ancora per chiedermi consiglio, nonostante sia uscito dalla chiesa romana e sposato con un uomo".

 

Secondo lei il celibato dei preti è ancora attuale?

"La chiesa apostolica ha confermato, anche dopo l'ultimo Sinodo, che il celibato dei sacerdoti sarà un perno non discutibile. Per la mia vita non è stato possibile. Non voglio fare polemica, vorrei dialogo e ponti tra le chiese".

 

E sul 'no' del Vaticano alle benedizioni delle unioni tra persone omosessuali?

"Non lo condivido. Anche io non unirei due persone che giocano tra loro, ma chi sono per rifiutarmi di dare il sacramento del matrimonio a chi vive davvero l'amore celebrato nel Cantico dei cantici?".

 

Qual è il suo auspicio sul ddl Zan?

luca ceccarelli maria vittoria longhitano

"Non trovo che il testo proponga niente di così grave per la libertà di espressione. Ho sentito parlare di bavaglio o fare esempi futili sulla sessualità. Non possiamo chiudere gli occhi e dire che esistono già leggi che tutelano appieno dall'odio. Non possiamo farlo di fronte alle persone che a causa delle discriminazioni per il loro orientamento sessuale si sono tolte la vita, sono state abbandonate dalle loro famiglie, sono state picchiate e insultate".

 

Come ha reagito la sua famiglia quando ha lasciato il sacerdozio e poi si è unito al suo compagno?

"Ringrazio il Signore per la mia famiglia. Mia madre, Chiara, mi ha detto: 'Se è la tua serenità sono contenta per te'. Villa Pitignano è una frazione di anziani, ma per strada i compaesani mi chiedono come sta Mauro. Segno che l'ottusità non è conseguenza dell'eta anagrafica".

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...