shein

MA A 3 EURO CHE MAGLIETTE PENSATE DI COMPRARE? I SEGRETI DI SHEIN, IMPERO CINESE DELL’ULTRA FAST FASHION: OLTRE A UN’ENORME RETE DI PRODUTTORI AI QUALI CHIEDE IN MEDIA CENTO PEZZI ENTRO DIECI GIORNI, GRAZIE A UNA RETE DI SOFTWARE SETACCIA I SOCIAL PER SCOPRIRE QUALI SONO LE TENDENZE, FOTTENDOSENE DELLE PASSERELLE – IL COLOSSO PUNTA SUI PICCOLI INFLUENCER A CUI REGALA GLI ABITI, MA L’INGREDIENTE FONDAMENTALE RESTANO I PREZZI RIDICOLI…

Riccardo Staglianò per “il Venerdì di Repubblica”

 

shein 8

Se vi serve una maglietta da donna potete scegliere tra 29.205 modelli. Una corta, con spalle scoperte e volant, può essere vostra per 3,99. Poi ce ne sono tantissime da 4,99 e 5,99, crepi l'avarizia. Le modelle sul sito, con un'incidenza statistica fuori dalla realtà, hanno sederi importanti alla Kardashian.

 

I look sono spesso ipersessualizzati, ma forse è solo il moralismo dell'età (del cronista) che avanza. Benvenuti nello sfavillante mondo di Shein (pronuncia sci-in, il nome originario era SheInside), il sito di abbigliamento preferito dagli adolescenti. Se H&M e Zara hanno inventato la fast fashion, accorciando drammaticamente i tempi dal disegno del capo alla sua disponibilità in negozio, qui siamo all'ultra-fast fashion. Una scelta gigantesca, a prezzi stracciati, in tempi strettissimi.

shein 9

 

Com' è stato possibile? L'azienda, al netto di leggende apocrife su origini statunitensi poi rimosse, nasce a Nanchino nel 2008. Dove il suo fondatore Chris Xu, da esperto su come massimizzare la visibilità dei siti (Seo), aveva iniziato a realizzare e vendere online abiti da sposa che, ancorché low cost, mantenevano margini di guadagno cospicui. Da lì si allarga seguendo un principio: fare fuori gli intermediari.

 

shein 7

Guangzhou, la vecchia Canton epicentro della produzione tessile (e della contraffazione, ma su questo torneremo dopo), ha un'enorme rete di produttori per conto terzi. Oggi Xu può contare su seimila di loro. Mentre Zara fa ordini medi da duemila capi da consegnare entro un mese, Shein chiede in media cento pezzi ma li vuole entro dieci giorni.

shein 6

 

IL RUOLO DEI BIG DATA

Poi entra in gioco il software, vero punto di forza del sistema: grazie al programma Latr, che sta per large-scale automated test and re-order, quando un modello comincia a vendere bene viene immediatamente approvvigionato attraverso la app interna cui ogni fornitore ha accesso.

 

Proprio come Amazon che sa in tempo reale quali articoli, anche commercializzati da venditori terzi, vanno forte e quali no e quindi può decidere (e lo farebbe, stando all'accusa dell'Antitrust europea) di cominciare a produrli sotto il suo marchio, lasciando che gli altri si accollino il rischio delle perdite. piccoli influencer In questa storia, Amazon c'entra per almeno altre due ragioni. Nel maggio scorso è stata detronizzata dal primo posto delle app scaricate per lo shopping negli Stati Uniti proprio da Shein.

shein 5

 

E poi sarebbe stata l'apertura del gigante del commercio elettronico alla Cina (il 40 per cento dei third-party sellers sulla piattaforma nel 2020 era cinese) a far capire a quei venditori: 1) quali fossero i gusti degli occidentali e 2) che potevano esaudirli da soli, senza dover pagare la commissione a Jeff Bezos. Mentre Zara e H&M si ispiravano alle sfilate di moda e provavano a replicarne le tendenze tagliando sui costi, la musa di Shein è la rete. Suoi analisti studiano Instagram e TikTok, capiscono cosa va forte lì e lo copiano. Oppure provano a determinarlo, lavorando con microinfluencer, quelli da poche migliaia di follower, regalando loro dei capi in cambio di visibilità. Sia quel che sia, funziona benissimo.

 

shein 4

L'azienda rivendica di aggiornare l'inventario online di 500 nuovi capi al giorno ma due giornalisti di Rest of the World che hanno studiato il fenomeno per sei mesi parlano di volumi ancora più importanti, nell'ordine delle migliaia. Insomma, come nelle acque eraclitee, ogni volta che visitate il sito è quasi impossibile imbattersi due volte negli stessi vestiti.

shein 3

 

Una varietà pari a una ventina di volte quella dei soliti H&M e Zara che è parte della spiegazione del perché, a giugno scorso, il sito abbia venduto da solo quanto i due celebri marchi assieme, ovvero quasi un terzo del pronto moda statunitense. L'ingrediente principale restano in ogni caso i prezzi ridicoli. Che come tutte le cose oltraggiosamente scontate lo sono a scapito di qualcosa o di qualcuno. Nayla Ajaltouni, attivista del collettivo Éthique sur l'étiquette, a FranceInfo ha detto che «si ha veramente l'impressione di un ritorno al Medioevo della globalizzazione tessile», con turni di lavoro per i fornitori da 11 a 13 ore al giorno, «con un giorno di riposo al mese, quando va bene».

shein 2

 

Qualche tempo fa, il più grande fornitore di trucchi al mondo, Dario Ferrari di Intercos, ci aveva spiegato che le nuove generazioni sono molto più attente all'ambiente e quindi non vogliono rossetti il cui colore sia ottenuto schiacciando povere coccinelle. A quanto pare le condizioni di lavoro degli operai cinesi figurano più in basso nella classifica valoriale della Generazione Z, i nati dal 1996, o più banalmente non lo sanno, quindi non ci pensano. bracciali con la svastica Sin qui le polemiche più forti sono state altre.

shein 18

 

Tipo aver messo in vendita braccialetti con le svastiche o contraffazioni piuttosto sfacciate di cui si sono lamentate sia Levi' s che Dr. Martens che hanno fatto causa all'azienda. Quarant' anni fa molti marchi andarono a produrre in Cina allettati da salari di un decimo rispetto all'Occidente. Oggi soffrono la vendetta della globalizzazione. Intanto un rapporto finanziario avrebbe valutato Shein 47 miliardi di dollari, facendo intendere che una quotazione potrebbe non essere lontana.

shein 17

 

Al sito non si montano la testa: saldi fino all'85 per cento, spedizione gratuita su ordini da 25 euro, resi estesi fino a 75 giorni. Ma, sul serio, c'è chi restituisce una maglietta da 3,99? Misteri del mondo nuovo. D'altronde, da quando questo pezzo è stato scritto a quando lo leggerete, l'inventario delle magliette potrà essere cresciuto di qualche migliaio di unità.

shein 15shein 1shein 10shein 11shein 12shein 13shein 14shein 16

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...