bucha ucraina

MA NON ERANO I FRATELLI DA LIBERARE? IL DELIRIO PROPAGANDISTICO DEI RUSSI È A UNA SVOLTA PERICOLOSA: DA UNA GUERRA PER “SALVARE I FRATELLI UCRAINI” DALLE GRINFIE DEGLI USA E DELL'UE SI È PASSATI ALLA TEORIA DELLA PROFONDA CORRUZIONE DI UN POPOLO DA “CANCELLARE”. L’UCRAINA È STATA TRASFORMATA NEL TERZO REICH CON “GRAN PARTE DELLA POPOLAZIONE SPROFONDATA NELLA FOLLIA NAZISTA”: TEORIE FOLLI CHE SPINGONO I SOLDATI RUSSI ALLE FEROCIE SUI CIVILI…

Anna Zafesova per "La Stampa"

 

margarita simonyan e vladimir putin 4

«Lo stesso nome di ucraini è una vergogna, un insulto per un popolo che è russo». Il talk show di Vladimir Solovyov apre un nuovo capitolo nella propaganda russa, e stabilisce, per bocca di un ospite particolarmente infervorato, che l'accusa di genocidio del popolo ucraino lanciata a Vladimir Putin da Joe Biden è «un'idea geniale, perché se si tratta di cancellare l'idea stessa di poter essere ucraini, sono d'accordo, l'idea dell'ucrainità va cancellata, dall'inizio alla fine, sono cento anni che avvelena la vita dei popoli slavi».

 

UCRAINA - RESTI DI UN CIVILE MASSACRATO A BUCHA

Gli altri ospiti ascoltano e annuiscono, qualcuno chiede se con ciò l'Ucraina deve essere definitivamente disconosciuta come Stato sovrano, ma è chiaramente poco aggiornato rispetto alle ultime direttive. In studio infatti è presente la capa della propaganda del Cremlino Margarita Simonyan, secondo la quale la guerra in Ucraina non è un genocidio, anzi, non è nemmeno una guerra, perché il giorno che lo diventa «per prima cosa si fa a pezzi Kiev, in polvere, a pezzettini». Dello stesso avviso è il regista Vladimir Bortko, che con voce stridula invita a vendicare l'incrociatore Moskva affondato da un missile ucraino, invocando nel talk «60 minuti» «una guerra, quella vera, senza stupidaggini, al 100%».

Vladimir Solovyov e putin

 

I talk-show delle tv di Stato russo vanno presi con cautela: sono un circo mediatico che punta a spaventare ed eccitare il nocciolo duro dell'elettorato putiniano. Ma proprio in quanto arma strategica, vengono monitorati e diretti con attenzione, e il cambiamento del loro tono difficilmente può essere casuale. Pronunciare la parola «genocidio» in un contesto positivo di «cancellazione dell'idea ucraina» è un traguardo di ferocia finora mai sfiorato, ma già qualche giorno fa l'idea che «l'ucrainità radicata è un unico grande fake, non è mai esistita» è stata teorizzata molto più in alto, dall'ex presidente e premier Dmitry Medvedev, che ha completato la sua trasformazione da colomba del regime in uno dei suoi sostenitori più sfacciati.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

L'obiettivo della «operazione militare speciale» russa, secondo lui, è «cambiare la mentalità sanguinaria e piena di miti falsi di una parte degli ucraini», e aggiunge che «l'Ucraina farà la stessa fine del Terzo Reich nel quale è stata trasformata». E prima era stata la stessa Simonyan - che di solito ha il compito di annunciare al pubblico le svolte del pensiero dei falchi del Cremlino - a lamentarsi in un'intervista che il problema non erano solo i vertici di Kiev, ma anche «una parte considerevole degli ucraini è sprofondata nella follia nazista».

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

Un delirio propagandistico - il «nazismo» associato al «liberalismo occidentale» che si propone di «sterminare i russi» - che però mostra una svolta pericolosa: da una guerra per «salvare i fratelli ucraini» dalle grinfie degli Usa e dell'Ue si passa alla teoria della profonda corruzione degli ucraini medesimi, non più «piccoli russi» da riabbracciare, ma un popolo inesistente da «cancellare».

 

Il politologo liberale Konstantin Skorkin sostiene che una certa cultura russa ritiene «estremismo nazionalista» l'idea stessa che gli ucraini possano essere un popolo distinto, meno che mai una nazione indipendente. Ma il cambiamento del paradigma, da «guerra di liberazione dei fratelli» a «guerra per sterminare i nazionalisti», teorizzata ora dal ministro degli Esteri Sergey Lavrov, è un'indicazione che le truppe sul terreno hanno già fatta propria, come si vede dai massacri di civili.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

«Ovviamente, dopo essersi scontrati con la coraggiosa resistenza degli ucraini, non rimaneva che accusarli del fallimento, e sostenere che fossero profondamente infetti dal nazismo», scrive il sociologo russo Greg Yudin. Una teoria che non si limita agli schermi televisivi, ma diventa progetto politico, non solo a Bucha e Mariupol. Da Kherson, unico capoluogo regionale ucraino in mano ai russi, arrivano notizie dei preparativi per un «referendum» per creare una «repubblica popolare» da annettere alla Russia, senza nemmeno la parvenza dell'indipendenza.

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

Si dovrebbe tenere dal 1 al 9 maggio, la data fatidica dell'anniversario della vittoria su Hitler, entro la quale Putin vuole regalare ai suoi sudditi una conquista, seppure ridimensionata rispetto ai piani iniziali di espansione del «mondo russo», il Lebensraum putiniano. «Un'idea vuota, senza alcuna prospettiva di sviluppo culturale», commenta Yudin, che osserva come la Russia «abbia abbandonato un concetto molto semplice, che un popolo non si conquista con i cannoni».

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAbucha strageVOLODYMYR ZELENSKY A BUCHA Vladimir Solovyovvladimir putin e Vladimir Solovyovbucha stanza tortureVladimir Solovyov 5VLADIMIR SOLOVYOVcorpi a buchaLE IMMAGINI SATELLITARI RILEVANO CADAVERI IN STRADA A BUCHA L 11 MARZOzelensky buchamargarita simonyan e vladimir putin 6margarita simonyan e vladimir putin 5UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT