fleximan

MA È POSSIBILE CHE "FLEXIMAN", "DOSSOMAN", I DIVIETI DI SUPERARE I 30 ALL’ORA NON PORTINO I LEGISLATORI A UNA RIFLESSIONE SUI SISTEMI PER RIDURRE GLI INCIDENTI STRADALI? SI OPERA SUI LIMITI DI VELOCITÀ PERCHÉ È IL PIÙ FACILE ELEMENTO DA CONTROLLARE. TUTT’ALTRO DISCORSO SAREBBE INTERVENIRE SULLE ALTRE RAGIONI CHE CAUSANO GLI INCIDENTI, DAL CELLULARE AI PROBLEMI DI SEGNALETICA…

Un lettore scrive a Dagospia

 

ROSSO STOP ABBATTUTO DA FLEXIMAN A MAPELLO

Ma è possibile che Fleximan, Dossoman, i 30 all’ora… non portino i legislatori a una riflessione sui sistemi di controllo per prevenire e ridurre gli incidenti stradali? I dati li conosciamo tutti, al netto dei parametri che si usano a piacimento, ed è ormai chiaro che si interviene sui limiti di velocità perché è l’unico e il più facile elemento da controllare. Tra un po’ si dissemineranno i chiodi sulle strade, così si sarà sicuri che le auto nemmeno procederanno più. Tutt’altro discorso sarebbe intervenire, seriamente, sulle molte altre reali ragioni che originano gli incidenti.

 

Prima tra tutte la guida è diventata ormai una seconda funzione. Sempre più individui guidano nella più completa distrazione, mentre stanno facendo dell’altro: telefonino, borsetta, messaggino, bla bla con amica/o, radio… Questo va stroncato molto molto più della velocità.

 

AUTOVELOX ABBATTUTI DA FLEXIMAN - 25 GENNAIO 2024

Secondo: le patenti di guida sono rilasciate all’atto in cui uno impara e poi non vengono fatti aggiornamenti periodici, nessun strumento valuta quanto uno guidi all’anno. C’è una enorme differenza tra uno che guida ogni giorno la propria auto e percorre ventimila o più chilometri all’anno e uno che prende la macchina ogni tanto, per andare una domenica al mare o una sera in discoteca…

 

E’ come uno che svolge una attività tutti i giorni e uno che la svolge due volte all’anno. Una scatola nera obbligatoria sulle auto o, meglio, legata all’individuo metterebbe al riparo dal far continuare guidare gente che l’auto non la sa guidare. Se non guidi mai, la patente deve decadere.

 

ROSSO STOP ABBATTUTO DA FLEXIMAN A MAPELLO

Terzo: un conto è guidare un’auto propria, della quale si conoscono le reazioni, un’auto in corretta efficienza. Un altro è prendere un’auto a caso, a nolo o di un amico, per guidare una nottata in una città che non si conosce, con telefonino in mano per vedere dove andare: in quanti metri frena quell’auto? Boh. Come sterza? Boh. Ha le frecce funzionanti? Boh. Metto le frecce? Perché non si punisce più chi non mette le frecce?

 

Quarto: c’è un problema di controllo della produzione dell’automotive. Le case automobilistiche continuano a introdurre funzioni che distraggono dalla guida per rendere attrattivo il veicolo. Le auto ti segnalano tutto, è un messaggio, un bip continuo sul cruscotto mentre guidi: distanza, visibilità, invito a rallentare, prendi un caffè, ti è arrivato un messaggio sms (magari di un call center)…

 

DOSSOMAN

Ho visto un prototipo di auto con plancia per farsi il caffè con le cialde. Questo non fa che distrarre alla guida: andrebbero contenuti o vietati. Invece, l’unica cosa vietata è l’unica utile: cambiare destinazione sul navigatore, un’azione che potrebbe svolgere chi è seduto di fianco al conducente.

 

Nessuno fa rispettare un obbligo stradale di base che eviterebbe molti incidenti, specie in autostrada: tenere la destra, occupare lo spazio libero più a destra. La prima corsia è la “corsia del disonore”. La gente non ci va perché ha paura che, prima o poi, ci sarà un camion da superare. Ma se uno ha paura di superare un camion gli va ritirata la patente immediatamente, non può andare in giro.

 

DOSSOMAN

C’è poi un problema di segnaletica: l’Italia è il Paese più palificato del mondo. Se uno, poniamo entrando a Milano, dovesse guardare o leggere (talvolta sono papiri) tutti i segnali apposti, e confusi con pubblicità ecc., sarebbe sempre fermo, un incidente, un tamponamento continuo. Da qui il profluvio di multe per autovelox e ingressi in zona ztl con cartelli lunghi come la Divina Commedia con quello dietro che ti suona e tu che procedi.

 

Infine, ovviamente, lo stato del conducente e la sua preparazione sia tecnica (automobilistica), che la preparazione del tragitto (sapere dove deve andare), che il modo in cui si mette alla guida (distanza del sedile, non con sciarpa, cappotto e cappellino in testa, ancora vetri appannati…).  Poi, ovviamente, se uno guida dopo aver bevuto, fumato o fuma mentre guida è evidente che gli vada ritirata la patente.

 

limite 30 km:h 4

Ecco, tutte questi comportamenti, e altri, sono molto, molto più gravi e deleteri che andare a 140 su un tratto autostradale dove vieni subito colpito dal tutor. Magari sei stato in coda mezz’ora per cantieri (e paghi l’autostrada comunque!) e hai un tratto dove con la tua auto di discreta cilindrata, in perfette condizioni tu, da solo e non al telefonino, puoi andare un po’ di più, a 140. No, 140 ti arriva il tutor. Da qui fleximan e dossoman..

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…