coronavirus anticorpi immunita'

MA QUANDO ARRIVA ‘STA BENEDETTA IMMUNITÀ DI GREGGE? ENTRO LUGLIO SECONDO L'EUROPA, ENTRO AGOSTO PER IL GOVERNO, A SETTEMBRE (MA NON PER TUTTI GLI SCIENZIATI) STANDO AI DATI DELLE VACCINAZIONI – L’OBIETTIVO E’ AVERE IL 70% DI IMMUNIZZATI. MA GLI SCIENZIATI SONO DIVISI: PESANO LE VARIANTI…

Francesco Malfetano per "il Messaggero"

 

immunita di gregge 5

Entro luglio secondo l' Europa, entro agosto per il governo ed entro settembre (ma non per tutti) stando ai dati delle vaccinazioni. La prospettiva dell' immunità di gregge è tornata a guadagnarsi la scena. Con la campagna vaccinale italiana che ha toccato le agognate 500mila dosi al giorno infatti, se ne riparla per identificare la luce in fondo al tunnel dell' intera Penisola. D' altronde, quantomeno sulla carta, raggiungere la soglia del 70% della popolazione vaccinata con entrambe le dosi limiterebbe la circolazione del virus, proteggendo così anche chi è ancora in attesa del proprio turno.

 

Ed è per questo che l' immunità di gregge è considerato il punto d' approdo di tutte le campagne di vaccinazione.

immunita di gregge 4

Non a caso ieri il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, alludendo ovviamente alla sua Regione, ha dichiarato: «Se corriamo e andiamo avanti con l' arrivo dei vaccini penso che (l' immunità di gregge ndr) sia un obiettivo raggiungibile in tempi brevi». Ancor più netta la posizione dell' assessore al welfare e vicepresidente del Pirellone Letizia Moratti. La Lombardia sarà «la prima regione che raggiungerà l' immunità di gregge» ha affermato la donna in un tweet che ha fatto esultare i suoi cittadini.

 

Ebbene numeri alla mano, in questo momento, bisogna dar ragione alla Moratti. Dopo tutte le difficoltà note, il modello lombardo ha ormai preso a correre e, mantenendo i ritmi attuali con una media di più di 95mila dosi inoculate al giorno (calcolata sui dati dell' ultima settimana), la data da cerchiare sul calendario è addirittura il 21 agosto. Ben in anticipo rispetto al dato nazionale che, forte di una media di circa 428mila somministrazioni giornaliere, rimanda tutto al 27 settembre (si tratta di un dato che, in questo caso, non tiene conto delle differenze regionali).

 

immunita di gregge 3

E meglio anche del Lazio che, sempre utilizzando come unità di misura il ritmo tenuto dalla campagna di vaccinazione nell' ultima settimana, raggiungerebbe la soglia del 70% di immunizzati con entrambe le dosi il 19 ottobre. Due mesi, settembre e ottobre, che in realtà sono il punto d' arrivo per quasi tutte le regioni italiane. Anche con peculiarità come la Calabria prima dello stesso Lazio ad esempio, dettate da una popolazione che è quasi il triplo. In ogni caso, stando ai dati attuali, solo la Sardegna e la Sicilia scivolerebbero a novembre (rispettivamente il 24 e l' 11 del mese), mentre la provincia autonoma di Bolzano addirittura al 16 dicembre.

 

AFFIDABILITÀ Ovviamente queste date sono poco più che bandierine. Non solo perché come dimostra il caso Lombardia con una decisa accelerazione nelle somministrazioni il giorno x si avvicinerebbe con rapidità, quanto soprattutto perché il concetto stesso di immunità di gregge non è considerato da tutti così affidabile. Tra i sostenitori di questa inattendibilità, c' è l' immunologo americano Anthony Fauci. Il consigliere della Casa Bianca per la pandemia l' ha definita a più riprese «un concetto sfuggente» o «una soglia mitica», dando ancora maggior corpo a quella fronda di scienziati che dubitano dell' efficacia di quello che è e resta un limite variabile.

VARIANTI COVID

 

Tant' è che, come ha ben spiegato il New York Times nei giorni scorsi, la soglia da raggiungere nel tempo si è alzata: all' inizio era stimata intorno al 60% della popolazione ma poi, soprattutto a causa delle varianti (quella inglese, predominante, è il 60% più trasmissibile), si è alzata ad almeno il 70%. E non è escluso che possa salire ancora (per qualcuno è già l' 80%, ma potrebbe arrivare al 90%), soprattutto se dovessero svilupparsi nuove mutazioni più contagiose, se si dovesse scoprire che le persone immunizzate possono ancora trasmettere il virus o se le difese immunitarie dei vaccinati calano in maniera imprevedibile sul lungo periodo.

 

FOTOGRAFIA Se quindi è certo che le date e le cifre analizzate non possano raccontare una verità esatta, lo è anche che però restituiscono una fotografia puntuale di ciò che accade oggi in Italia.

 

immunita di gregge 2

Ovvero che dopo il picco del mezzo milione di vaccinazioni raggiunto il 29 aprile (521.774 le dosi somministrate) e toccato anche il 30 (518.521), non siamo più riusciti neppure ad avvicinarci alla soglia (il punto più alto sono le 427mila dosi inoculate 1 maggio). Eppure, quello del mezzo milione di somministrazioni, è proprio il numero magico che invochiamo da tempo. O meglio che hanno invocato l' Europa, il governo italiano e il Commissario Figliuolo quando hanno fissato prima l' obiettivo di vaccinare il 60% della popolazione entro fine luglio e poi il 70% entro agosto. Per farlo d' altronde, considerando le 21 milioni di dosi già inoculate, bisognerebbe viaggiare ad un ritmo di circa 580mila somministrazioni al giorno.

 

Mentre, considerando la soglia dell' immunità di gregge raggiunta con il 70% entro agosto, bisognerebbe riuscire ad attestare la cadenza giornaliera media attorno alle 530mila dosi. Non troppo distante vero, ma pur sempre ancora un miraggio.

 

Ma perché non riusciamo a tenere il ritmo? Non per l' assenza della materia prima. I vaccini ormai ci sono. Ieri ad esempio, come ha fatto sapere la struttura commissariale, ne sono arrivate altre 2,1 milioni di dosi Pfizer e 360mila di Moderna sono attese per oggi all' hub nazionale di Pratica di Mare. Quindici milioni ne sono attesi solo per il mese di maggio. Il problema quindi, più che dall' incostanza dei rifornimenti (che pure è una variabile), è dato dalla macchina organizzativa e dalle scelte della varie Regioni.

immunita di gregge 1

 

Non solo per le decisioni prese da alcuni governatori di rispettare priorità diverse - il caso delle isole covid free della Campania è il più eclatante - rispetto a quelle definite da Figliuolo, ma anche per una differente gestione del caso AstraZeneca. Al netto di limiti anagrafici e precauzioni, il vaccino anglo-svedese è parte integrante della nostra campagna e, soprattutto, è fondamentale per raggiungere e superare le 500mila iniezioni al giorno e quindi l' immunità di gregge.

 

Per questo d' altro canto prima alcune Regioni (Lazio e Campania in testa) e poi il Commissario, stanno spingendo per aprire le vaccinazioni con AstraZeneca anche ai volontari under60 dopo aver completato l' immunizzazione dei fragili. Ora infatti Vaxzevria, il vaccino di Oxford, viene somministrato a troppe poche persone: la media giornaliera è di circa 82mila dosi al giorno, un' inezia rispetto alle 1,9 milioni disponibili in frigorifero.

covid

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…