regina elisabetta

MA È LA REGINA ELISABETTA O LA FERRAGNI? – PER IL GIUBILEO DI PLATINO DELLA REGINA LA BBC HA PRODOTTO IL DOCUMENTARIO  “UNSEEN QUEEN”: 75 MINUTI DI IMMAGINI PESCATE DALL'ARCHIVIO PRIVATO DELLA CORONA – SUPER 8 INEDITI DI VITA QUOTIDIANA CHE RICORDANO LE STORIE INSTAGRAM DI CHIARA FERRAGNI E FEDEZ, CHE MOSTRANO LA VITA DA CASALINGA DISPERATA DELLA SOVRANA - UN GRANDE INGANNO PER NUTRIRE LA FAVOLA DEI SOGNI… -  VIDEO

Caterina Soffici per “La Stampa”

 

I sandali con gli occhi e i calzini bianchi stanno ai filmini in super 8 della monarchia britannica come i pigiamini e i tatuaggi e le borsette e i glitter stanno ai video su Instagram dei Ferragnez. Domani, due giugno, iniziano in Gran Bretagna i festeggiamenti per il giubileo di Platino della regina Elisabetta, quattro giorni di feste, concerti, banchetti per le strade - e soprattutto di ferie pagate - per onorare i 70 anni sul trono della monarca più longeva di tutta la storia inglese.

 

Dal documentario Unseen Queen della Bbc

Ogni lustro che si aggiunge al suo regno viene marcato con un giubileo di qualche materiale o pietra preziosa (diamante, zaffiro, chissà cosa ci sarà dopo il platino, lunga vita alla regina), e a ogni giubileo i fiumi di retorica sono superati solo dai galloni di birra, Pimm' s e gin tonic che gli inglesi tracanneranno in questo lunghissimo weekend.

 

E ogni volta i giornali e la tv di stato devono inventare una nuova narrazione per rendere attuale la cosa più inattuale, la monarchia. Anche stavolta la Bbc ha prodotto un nuovo documentario, 75 minuti di «Unseen Queen», la Regina Mai Vista, che di per sé è un concetto ridicolo, essendo Elisabetta una delle donne più viste e fotografate e rappresentate del mondo. Icona globale prima ancora che Andy Wharol teorizzasse la riproducibilità di Marilyn Monroe e della lattina di zuppa Campbell.

 

Ma il concetto è meno ridicolo di quanto sembra se lo guardiamo con occhi da Instagram, visto che funziona con lo stesso meccanismo dei video di Fedez e di Chiara Ferragni che giocano con i figli. E si chiama intimità.

 

Dal documentario Unseen Queen della Bbc

Gli spezzoni mai visti provengono dal fondo privato della corona depositati in qualche sotterraneo del BFI, il British Film Institute, l'omologo del nostro Istituto Luce, la memoria video della storia britannica. Devono essere migliaia i filmini girati in privato dalla famiglia reale, perché a ogni giubileo si produce una nuova storia mai vista, che poi è sempre simile alle altre. Questi risalgono addirittura agli anni Venti.

 

Oltre alle solite immagini di navi che solcano gli oceani dell'impero, ammiragli dalle candide divise, molte medaglie, l'Union Jack che sventola insieme alle bandiere di svariati paesi del Commonwealth, maggiordomi in livrea che lucidano carrozze e dettagli della vita di palazzo, ci sono tanti bambini.

 

Dal documentario Unseen Queen della Bbc

Varie generazioni di rampolli reali vestiti da piccoli ometti e donnine, come si faceva anche da noi negli anni Sessanta e Settanta per le cerimonie e le prime comunioni: pantaloncini corti e vestitini a fiorellini, scarpine di vernice allacciate e gli immancabili sandali con gli occhi.

 

Nei video in Super 8 della monarchia re Giorgio tiene in braccio sua figlia, la futura regina. Gioca con le bambine, Elisabetta e Anna. C'è anche la nonna, la regina madre. Così come il principe Filippo gioca con il piccolo Carlo, e traina il carrettino sul prato e i bambini ridono e tutti sono molto umani.

 

Sembrano come noi, anche se non lo sono. Anche i Ferragnez sembrano come noi, quando Fedez imbocca la piccola Vittoria o gioca con Leo a fare superman. Anche i Ferragnez si rotolano con il cane, sul tappetto del loro super attico di Milano e non sui verde di Windsor, ma non importa. Dietro ogni tanto si intravedono le tate, ma non importa.

 

La regina Elisabetta in auto va a Windsor 2

A noi che guardiamo importa di più identificarsi e entrare un po' nel sogno di vite dove si ride e ci si ama, dove tutto è molto bello e lindo e tutti scherzano e sorridono perché anche i reali, come le altre famiglie felici, si filmano nei momenti felici. Poi c'è la realtà, ma quella è un'altra cosa.

 

La realtà è fatta di tumori e di tagli sulla pancia lunghi trenta centimetri per i Ferragnez. E per la regina Elisabetta la realtà è fatta di grane di ogni tipo. In un altro secolo il figlio negletto Andrea avrebbe pagato le sue bravate da pedofilo finendo i suoi giorni in qualche segreta della Torre di Londra e il nipote Harry coniugato Markle sarebbe stato esiliato a vita nella più remota delle isole dell'Impero.

 

elisabetta al richmond show del giugno 1934

Ma non importa, la realtà deve abitare altrove quando è necessario nutrire la favola di sogni. Alla fine del filmino la regina dice che queste celebrazioni potrebbero sembrare "antiquate", ma sono invece un'opportunità per le persone di tutto il mondo di provare un senso di unione. E va dato atto alla monarca 96enne di essere più moderna e lucida di tanti altri governanti dei nostri giorni.

 

 "L'unico modo di vivere la mia vita era di fare la cosa giusta", dice. "Ognuno di noi ha un senso di spiritualità e cerca il significato più profondo del senso delle nostre vite. E credo che questo senso fiorisca nonostante la pressione del mondo". I suoi settanta anni di regno (1952-2022) sono stati sotto la pressione degli anni più veloci della storia, portatori di cambiamenti incredibili.

 

Sempre la Bbc li sottolinea con un buffo video multimediale: dal lancio dello Sputnik1 ai viaggi spaziali di Elon Musk e ai rover della Nasa su Marte; dalle prime tv agli show on demand; dalla nascita del rock' n roll a Spotify passando per i Beatles, David Bowie e l'hip hop; dal colonialismo alla nascita del movimento #BlackLivesMatters; dalla Guerra Fredda alla dissoluzione dell'Unione Sovietica alla guerra in Ucraina; dalla depenalizzazione dell'omosessualità nel 1967 ai matrimoni dello stesso sesso; dalla comparsa dei primi computer con Bill Gates e Steve Jobs, Microsoft e Apple negli anni Settanta a Google, eBay, Wikipedia, Facebook e Twitter fino alla tecnologia attivata a voce. Il mondo di prima non c'è più.

rara fotografia della principessa elisabetta in una delle sue prime uscite il 9 ottobre 1926 a sei mesi

 

La regina sì. Anche lei è cambiata, ma è riuscita a mantenere la monarchia nella favola alla Ferragnez dei sandaletti con gli occhi, che infatti indossano anche i pronipoti.

elisabetta all'olympia il 3 maggio 1933, a sette anni. hugo vickers e la regina elisabetta 2la regina elisabetta al windsor horse show 16regina elisabetta al royal windsor horse showla regina elisabetta inaugura una linea della metro 7re giorgio con elisabetta e margaret nel 1947elisabetta e margaret nel 1947elisabetta nel suo tour del commonwealth con il duca di edimburgo il 7 febbraio 1952 da sinistra la principessa margaret e elisabetta ii nella sua prima trasmissione per la bbc 13 ottobre 1940

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...