tamponi coronavirus roy de vita

MA I TAMPONI RAPIDI SONO AFFIDABILI? – IL CASO SOLLEVATO DAL CHIRURGO PLASTICO ROY DE VITA: “TRE FALSI NEGATIVI NELLA MIA FAMIGLIA. SE NON AVESSERO FATTO IL SECONDO TAMPONE SAREBBERO IN GIRO COME UNTORI” - QUANTI CASI COSÌ CI SONO IN ITALIA? LA RISPOSTA DELLO SPALLANZANI: “VALIDI SOLO QUELLI PUBBLICI” – VIDEO

 

 

Luca Monaco per “la Repubblica”

 

tamponi coronavirus

« Data l'eco che ha avuto la mia testimonianza, mi sarei aspettato delle rassicurazioni sull'affidabilità dei test rapidi: mi riferisco alla divulgazione ufficiale dello studio che ha consentito di approvare l'esecuzione di questi esami, che possono essere inaffidabili » .

 

Monta il caso " tamponi rapidi". Mentre all'Istituto nazionale per le malattie infettive ( Inmi) Lazzaro Spallanzani è entrata nel vivo la sperimentazione del vaccino anti- covid, la denuncia del chirurgo plastico Roy de Vita solleva un vespaio di polemiche sull'efficacia del primo strumento d'indagine per arginare il contagio.

 

raffaella leone roy de vita foto di bacco

Il tampone che la Regione sta somministrando a tappeto nei porti e negli aeroporti per intercettare i positivi al rientro dalle vacanze è attendibile? E quanto? A coltivare più di qualche dubbio è il primario di chirurgia plastica ricostruttiva all'Istituto tumori Regina Elena, che ha raccontato su Facebook l'esperienza vissuta dai figli dell'attuale compagna Raffaella Leone, la figlia del grande regista. « Se non avessi fatto ripetere loro il tampone adesso circolerebbero liberi come untori - rileva de Vita - allora mi chiedo, quanti falsi negativi girano in Italia al rientro dalle vacanze? ».

 

roy de vita

Pronta la replica del direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia: « I test veloci, che il ministero della Salute e la Regione Veneto ci hanno chiesto di validare, sono stati testati da un gruppo di specialisti che si occupa di questo da una vita. Sono virologi che hanno isolato il virus. I famigliari di De Vita hanno fatto il test nella sanità privata, non è il nostro test » .

 

francesco vaia

Noi, fa notare Vaia, «stiamo cercando i positivi e questo test lo permette. I tamponi tradizionali vengono fatti successivamente e rimangono i tamponi di elezione». Eppure il caso de Vita fa discutere. I figli della compagna del chirurgo, 25 e 28 anni, uno dei quali accompagnato dalla fidanzata, qualche giorno fa erano tornati a Roma dalle vacanze a Porto Cervo, quando sono stati contattati da un'amica con la quale avevano trascorso una serata, la quale li ha informati di essere positiva al covid.

TAMPONE CORONAVIRUS

 

« I tre ragazzi - spiega il chirurgo - non avevano sintomi. La mia compagna ha subito contattato il laboratorio di un'università privata accreditata per l'esame a domicilio » . L'appuntamento è stato fissato per le 15.

 

«Alle 15.37 mi chiama la mia compagna dicendo che sono tutti negativi » . Uno di loro però ha la febbre a 37.5. De Vita si insospettisce. «Come hanno fatto a ricavare il risultato in un tempo così breve?». Leone spiega al chirurgo che è stato eseguito il tampone nasale, non quello faringeo. Il tampone è stato immerso in un contenitore con il reagente e dopo qualche secondo è arrivato l'esito, negativo.

 

roy de vita e i tamponi rapidi

« Che esame è? - si domanda De Vita - mi sono documentato e ho visto che il tampone rapido non ricerca il virus, ma l'antigene virale: c'è una grande differenza di metodo » . L'indomani de Vita dispone un secondo test, con il tampone classico «e dopo tre ore e mezza l'esito è positivo per tutti e tre, con una forte carica virale». Un dato che allarga il dibattito sull'efficacia del test rapido.

 

coronavirus malpensa tamponi

Se la Lega, con l'europarlamentare Luisa Regimenti sfrutta il caso per attaccare la Regione («I tamponi di massa a carico del servizio sanitario pubblico sono una manovra maldestra per la ricerca di consenso » ), la presidente di Artemisia Lab Maria Stella Giorlandino solleva dei dubbi di merito.

 

«Per eseguire i più affidabili tamponi molecolari su campione rino- faringeo occorre un'attrezzatura specifica e l'analisi richiede ore di elaborazione, mentre i test per la ricerca dell'antigene danno un esito quasi immediato attraverso un dispositivo portatile. Le sole strutture sanitarie pubbliche dispongono delle attrezzature e del personale per eseguire test molecolari di massa? - domanda –

roy de vita foto di bacco

 

Perché escludere le strutture private abilitate dalla possibilità di eseguire i test per la ricerca dell'antigene perdendo parte delle potenzialità del sistema?». Il governatore del Veneto Luca Zaia risponde: «I tamponi rapidi validati dallo Spallanzani sono una svolta sul fronte dello screening: siamo soddisfatti, in Veneto ne abbiamo eseguiti 1,4 milioni. Era impensabile fare solo i tamponi classici, perché hanno dei tempi di processazione impegnativi».

tamponi drive in malpensa tendoni per i tamponi a malpensa

 

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…