MADONNA, CHE VIGNETTA! – LA VISITA DI NANCY PELOSI A TAIWAN SCATENA L’AMBASCIATORE CINESE IN FRANCIA CHE SU TWITTER OFFENDE LA MADONNA, DANDOLE DELLA RAPITRICE DI BAMBINI: NELL’IMMAGINE POSTATA SI VEDE UNA DONNA SPAVENTOSA, CON IL CAPO CORONATO DI STELLE, CHE PROVA A METTERE LE MANI SU UN BIMBO CINESE CHE DORME – UN MODO PER COLPIRE LA PELOSI CHE SI DICE CATTOLICA E IL VATICANO CHE HA RELAZIONI DIPLOMATICHE FORMALI CON TAIWAN...

-

Condividi questo articolo


 

Lorenzo Bertocchi per “la Verità”

 

la vignetta sulla madonna postata dall ambasciata cinese in francia la vignetta sulla madonna postata dall ambasciata cinese in francia

Perfino il Washington post ha criticato il viaggio spericolato della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, a Taiwan, un pernotto che, comunque lo si voglia vedere, ha almeno i connotati della poca saggezza. Nell'editoriale del Wp si ricorda che ora la Cina è «enormemente più forte di quanto non fosse un quarto di secolo fa», al tempo della terza crisi di Taiwan, tra il luglio 1995 e il marzo 1996, e «Quello che non comprendiamo è la sua insistenza (della Pelosi, nda) nel dimostrare il suo sostegno in questo modo e in questo momento, nonostante gli avvertimenti - di un presidente del suo stesso partito - con la situazione geopolitica che è già alquanto instabile».

 

NANCY PELOSI LASCIA TAIWAN NANCY PELOSI LASCIA TAIWAN

Dal lato cinese, ovviamente, le reazioni non si sono fatte attendere, dal lato economico e militare. La Cina ha sospeso l'esportazione di sabbia verso Taiwan, necessaria per la produzione dei semiconduttori, ha sospeso l'importazione di 2.000 prodotti alimentari, sorvola regolarmente con aerei militari lo spazio aereo dell'isola e ha ammassato truppe e carri sulla costa della provincia di Fujian, cioè l'eventuale punto di partenza per una invasione militare a Taipei.

È difficile pensare che il pernottamento della signora Pelosi abbia altri effetti se non quello di provocare questa escalation nei rapporti tra Usa e Cina, il Pentagono difficilmente aprirà un nuovo fronte anche con la Cina.

 

nancy pelosi a piazza tienanmen nel 1991 nancy pelosi a piazza tienanmen nel 1991

È curioso però che l'Ambasciata cinese in Francia, dal suo account twitter ufficiale, si sia lasciato scappare un tweet come quello che vedete in pagina. Ripetiamo, non viene da un blogger a caso o da un leone da tastiera, ma da un account che rimanda a funzionari dello Stato cinese.

L'immagine mostra un bambino che dorme su un letto mentre una donna spaventosa avvolta in un lenzuolo barocco e coronata di stelle entra dalla finestra per attaccare ovviamente il bambino innocente. Ma un uomo muscoloso con falce e martello è in attesa, pronto a proteggere la sua progenie.

Il sottotitolo dell'immagine è chiaro ed è stato messo affinché tutti capissero a cosa si riferisse il tweet: «A nessuno piace la guerra, ma nessun padre permetterebbe mai a qualcuno di rubare suo figlio».

 

nancy pelosi a taiwan 4 nancy pelosi a taiwan 4

L'immagine è corredata da due hashtag, #Taiwan e #Pelosivisit, e poi una frase cinese che in italiano si può intendere come «Maria, la ladra di bambini». È evidente che tutto il tweet fa riferimento alla visita della Pelosi a Taiwan, vista come una vera e propria ingerenza in casa propria da Pechino, ma l'aggiunta in cinese che rimanda alla Vergine Maria, sposta il piano del messaggio e lo rivolge alla religione cattolica.

Della serie «non fidatevi della loro religione». Pelosi è sedicente cattolica e il Vaticano è l'unico Stato di portata mondiale ad avere relazioni diplomatiche formali con Taiwan: per la propaganda cinese la marmellata viene facile. Lo slogan narrativo dei cattolici che vengono a «rubare i bambini» risale all'epoca di Mao e l'anticattolicesimo ha antiche radici nel Partito Comunista cinese, tanto profonde che germogliano facilmente.

 

NANCY PELOSI LASCIA TAIWAN NANCY PELOSI LASCIA TAIWAN

In questa lotta tra potenze c'è una cosa da ricordare ai funzionari cinesi e che riguarda l'Occidente, la Pelosi e financo gli Stati Uniti d'America. Che la speaker dem della Camera, per quanto si mostri devota, e sebbene con qualche problema di coerenza tra la sua fede e la promozione di politiche a favore dell'aborto, non sia la Madonna è abbastanza evidente, ma c'è di più. La Vergine Maria è venerata da circa un miliardo e mezzo di persone di fede cattolica che sono ben oltre i confini di quello che possiamo individuare come Occidente, oltre ad avere devoti anche tra ortodossi e anglicani e persino tra i musulmani.

 

 

Insomma, l'equazione Pelosi, Maria, Occidente cattivo, religione cattolica, è fuori tempo massimo anche per i funzionari del paese in cui la libertà religiosa è una conquista ancora lontana. Non si può confondere l'Occidente con asse anglofono e finanziario tra Washington e Londra, con quello fondativo dell'asse Atene, Gerusalemme e Roma, anzi: un ripassino su queste origini e sul reale perimetro dell'Occidente potrebbe essere utile anche alla signora Pelosi, ne guadagnerebbe certamente in prudenza. Quella che è mancata nel suo pernotto a Taipei.

nancy pelosi a taiwan 2 nancy pelosi a taiwan 2 nancy pelosi a taiwan 3 nancy pelosi a taiwan 3 nancy pelosi a piazza tienanmen nel 1991 nancy pelosi a piazza tienanmen nel 1991 nancy pelosi a taiwan nancy pelosi a taiwan

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…