orgasmo maschile

MALATI DI SESSO! PORNOGRAFIA, TRAUMI, SQUILIBRI CHIMICI: SONO IN AUMENTO LE PERSONE CHE HANNO COME PRIORITÀ ASSOLUTA IL SESSO E L’ORGASMO (ANCHE ROCCO HA DICHIARATO DI SOFFRIRE DI DIPENDENZA SESSUALE) – LA SCIENZA È DIVISA, ANCHE SULLE CURE. OLTRE L’USO DI FARMACI (“NON NE ESISTE UNO SPECIFICO, MA CI SONO ANSIOLITICI, ANTIDEPRESSIVI, STABILIZZATORI DELL’UMORE”) È FONDAMENTALE PORTARE AVANTI UN LAVORO DI TIPO PSICOLOGICO - SOLO DUE LE CERTEZZE: È UN DISTURBO CHE SCONVOLGE LA VITA, E IN POCHI CHIEDONO…

Chiara Pedrocchi per il Venerdì – la Repubblica - Estratti

 

orgasmo 2

Di dipendenza sessuale si parla ancora troppo poco, e la scienza stessa, per dirla tutta, non ha risposte univoche sul tema. Soffrire di questo disturbo ha però delle conseguenze molto impattanti: chi convive con la dipendenza sessuale ha come priorità assoluta il sesso e l’orgasmo, a scapito di tutti gli altri aspetti della propria vita. Può così arrivare a spendere molto denaro in app di incontri o prostituzione, rovinare i propri rapporti familiari, perdere il lavoro o contrarre infezioni sessualmente trasmesse.

 

il vero rocco siffredi 6

Il discorso è diventato più attuale quest’anno con l’uscita della serie Supersex, ispirata alla vita di Rocco Siffredi: la pornostar ha infatti dichiarato a più riprese di soffrire di dipendenza sessuale. Così si spiega una delle scene più “forti”, quando, alla fine del funerale della madre, al cimitero si lascia fare del sesso orale da un’anziana.

 

 

«Chi ha dipendenza dal sesso può arrivare a non riconoscere più il dolore originario. Di fronte a un evento doloroso, prova solo un innalzamento del desiderio», spiega Emiliano Lambiase, psicoterapeuta collaboratore della Comunità terapeutica Sisifo per le dipendenze comportamentali. Le cause di questa condizione sono molte e diverse. In primis il contesto socioculturale, in cui il sesso è ancora tabù, ma la pornografia è accessibile, gratuita e la sua fruizione anonima: questa tentazione costante può contribuire a causare assuefazione.

orgasmo femminile

 

Ci sono poi dei fattori biologici, come la predisposizione genetica o gli squilibri nei livelli di sostanze chimiche che regolano l’umore, come la serotonina e la dopamina, legate a meccanismi di rinforzo e ricompensa. Infine c’è la storia personale: il primo approccio alla sessualità, eventuali abusi e traumi subìti, il contesto sociale di riferimento e la propria rete di supporto.

 

Fatto sta che la dipendenza sessuale è ancora oggetto di dibattito all’interno della comunità scientifica internazionale. Basti pensare che nel 2013, la quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Dsm), redatto dall’American Psychiatric Association, non l’ha riconosciuta come disturbo mentale. Alcuni anni dopo, nel 2022, l’International Classification of Diseases (ICD-11), dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha invece individuato l’esistenza del Disordine sessuale compulsivo.

orgasmo nel sonno 14

 

«La dipendenza sessuale è patologica nella misura in cui la persona perde la capacità di controllare i desideri e i comportamenti sessuali, nonostante le conseguenze negative sulla sua vita» dice il dottor Lambiase. In questo senso si può assimilare ad altre dipendenze già conosciute e trattate.

 

«Un fattore come l’astinenza è utile per diagnosticare questo tipo di comportamento» dice Marco Bozzi, psicoterapeuta responsabile del gruppo Sex Addiction presso il Servizio dipendenze da comportamenti dell’Asl Città di Torino.

 

 

orgasmo maschile

«Toccando gli stessi meccanismi neuronali delle dipendenze da sostanze, l’uso del sesso determina un’eccitazione del sistema di gratificazione»: quello responsabile di farci sentire bene. Una parte della comunità scientifica pensa invece che non si dovrebbe parlare di dipendenza, ma di difficoltà nel controllo di impulsi dovuti a stati d’animo sfavorevoli. A differenza delle dipendenze da gioco d’azzardo o da sostanze, «il disturbo da comportamento sessuale compulsivo prevede che i comportamenti sessuali siano ripetuti per controllare stati emotivi negativi» afferma Vittoria Bottelli, psicoterapeuta e sessuologa clinica, rifacendosi agli studi della psicoterapeuta Silva Neves. L’obiettivo non è, dunque, il piacere in sé, ma placare questa persistente sofferenza. Inoltre, aggiunge Bottelli, «mentre per altre dipendenze l’astinenza è funzionale alla cura, in questo caso l’obiettivo non è astenersi ma creare un rapporto sano con il sesso».

 

 

orgasmo maschile

Anche il modo in cui i media raccontano la dipendenza sessuale può essere fuorviante: si assiste alla rappresentazione della sofferenza come intrattenimento, creando una sorta di “pornografia del dolore”. Le storie delle persone che soffrono di questo problema vengono consumate dal pubblico come sensazionalismo, senza tener conto del loro reale disagio. Prevale la curiosità morbosa, anziché l’attenzione per un problema da affrontare e comprendere con empatia.Chi soffre di dipendenza sessuale, tra l’altro, ha una vita molto diversa da quella di Siffredi, che intorno ci ha costruito un personaggio e una carriera.

 

orgasmo

«Questa condizione si colloca in una dimensione di povertà emotiva-relazionale. La mancanza di educazione affettiva, soprattutto negli uomini, può produrre l’idea che la sessualità abbia un fine di tipo predatorio-dominante», dice il dottor Bozzi. «Una sana educazione affettiva permetterebbe invece alle fragilità personali di trovare ascolto prima di diventare patologiche» aggiunge. La dipendenza sessuale rischia di essere romanticizzata, perché legata a una vita sessuale attiva.

 

Ma, continua Bozzi, «i pazienti che vengono in ambulatorio non ci parlano di quanto sia bello fare sempre sesso, ma ci dicono: ho un problema perché non riesco a sganciarmi da questo comportamento». Così, mentre il sesso dovrebbe provocare solo piacere, in queste persone genera una grande sofferenza.

 

Se la definizione di dipendenza sessuale non è univoca, non lo è neanche la cura. «Occorre ancora fare ricerca: il concetto di dipendenza sessuale si è sviluppato negli ultimi 20 anni, e continua a cambiare grazie anche ai progressi delle neuroscienze», dice Teta.

orgasmo 1

 

Per quanto riguarda l’uso di farmaci «non ne esiste uno specifico, ma ci sono ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell’umore o neurolettici, che si usano per curare i disturbi psichici e che possono essere impiegati anche in questo ambito» continua. È chiaro però che oltre ai farmaci è fondamentale portare avanti un lavoro di tipo psicologico sulla vita del paziente e sulla sua sessualità, in modo che possa arrivare, come dice Lambiase, «ad assaporarla invece di ingurgitarla».

orgasmosesso di mattinasesso di mattinaorgasmo

Ultimi Dagoreport

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA