NELLA MALAVITA ROMANA VA DI MODA IL SEQUESTRO DI PERSONA “PER CONTO TERZI” – A DICEMBRE A PONTE MILVIO C’ERA STATO IL RAPIMENTO DI DANILO VALERI, IL FIGLIO DEL “SORCIO”, BOSS DELLO SPACCIO DI SAN BASILIO. POCHI GIORNI FA ALLA MAGLIANA È STATO SEQUESTRATO FRANCESCO VITALE, IL PR BARESE MORTO DOPO ESSERE VOLATO DALLA FINESTRA – DUE STORIE APPARENTEMENTE SLEGATE MA NELLE QUALI RICORRE UN ELEMENTO: COMMANDO ASSOLDATI PER RISCUOTERE DEBITI DI DROGA, COMPOSTI DA QUELLA CHE UN TEMPO ERA UNA MANOVALANZA CRIMINALE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo da “la Repubblica - Edizione Roma”

 

danilo valeri 2 danilo valeri 2

Cessioni del credito e sequestri di persona affidati a bande improvvisate. La nuova frontiera della criminalità emerge nella ricostruzione di due vicende apparentemente slegate tra loro: il rapimento di Danilo Valeri, a Ponte Milvio, e il sequestro di Francesco Vitale, alla Magliana.

 

Due storie che raccontano di commando assoldati per riscuotere debiti di droga, composti da quella che un tempo era una manovalanza criminale, soldati semplici che maldestramente cercano di elevarsi ai ranghi più alti.

 

A sequestrare il 19enne Danilo Valeri è stata una banda di dominicani chiamata per far abbassare la cresta al padre del ragazzo, Maurizio detto “ il sorcio”, che approfittando dell’assenza dei presidi criminali tradizionali si era accaparrato un paio di piazze di spaccio dalle parti di San Basilio accumulando debiti.

 

Francesco Vitale Francesco Vitale

[…] Dunque entrano in azione guidando una Fiat Punto intestata a un connazionale pregiudicato e dopo la continuano a usare per trasportare un chilo di coca affidandola a un ventenne partenopeo, Vincenzo Emauso, che fermato dalla polizia ha preferito tacere.

 

Così come è rimasto in silenzio Sergio Placidi, uno dei sequestratori di Francesco Vitale (“ Ciccio Barbuto”), rapito da una banda di buttafuori che aveva vinto l’appalto per picchiare la vittima riscuotendo il credito che i committenti, epigoni del boss albanese Elvis Demce, avevano ereditato dal capo ormai in prigione.

 

sequestro di danilo valeri 3 sequestro di danilo valeri 3

Anche i buttafuori non hanno dimostrato di avere una buona formazione. E così Placidi ha pensato di portare a termine il piano nonostante le forze dell’ordine lo stessero monitorando e lo avessero fermato con la vittima poche ore prima del sequestro. Come se non bastasse la banda ha lasciato fuggire il debitore, morto durante la fuga.

omicidio Francesco Vitale omicidio Francesco Vitale sequestro di danilo valeri 1 sequestro di danilo valeri 1

[…]

danilo valeri danilo valeri

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PARPIGLIA, CENTO NE DICE E ZERO NE PIGLIA - PARLANDO A “REPUBBLICA” DEL CASO BOCCIA-SANGIULIANO, IL GIORNALISTA (CHE PARE SIA STATO ALLONTANATO DA "CHI") SOSTIENE CHE L’ACCOUNT ANONIMO CHE PROVO’ A PROPORGLI LE FOTO DEI DUE AMANTI IL 25 AGOSTO LO AVVERTI’ “DOMANI LEGGI DAGOSPIA”. PECCATO CHE IL POST SU INSTAGRAM DELLA BOCCIA CHE INNESCA IL PRIMO ARTICOLO DI DAGOSPIA, SIA DEL 26 AGOSTO - SAREMMO CURIOSI DI SAPERE DAL VISPO E FANTASIOSO PARPIGLIA E DAI SUOI AMICI COME FACEVANO, IL GIORNO PRIMA, 25 AGOSTO, A DIRE “DOMANI LEGGI DAGOSPIA” QUANDO TUTTO È ESPLOSO 24 ORE DOPO? E DATO CHE PARPIGLIA SOSTIENE DI AVER SAPUTO AI PRIMI DI AGOSTO DELLA BOLLENTE TRESCA DEL MINISTRO ‘NNAMMURATO, GRAZIE ALLE FOTO DEI PAPARAZZI RIFIUTATE DAI SETTIMANALI, PERCHÉ NON HA SCRITTO UN BELL’ARTICOLO, ANTICIPANDO COSÌ QUESTO SCIAGURATO SITO?

DAGOREPORT - COSA SI SONO DETTI MELONI E ZELENSKY A CERNOBBIO? LA DUCETTA MAGARI HA SPIEGATO AL PRESIDENTE UCRAINO PERCHE' L'ITALIA, INSIEME ALL'UNGHERIA DEL FILO-PUTIN ORBAN, HA DETTO NO ALL'USO DELLE ARMI ITALIANE IN RUSSIA (TUTTI GLI ALTRI PAESI UE HANNO DATO L'OK) - MAGARI LA SORA GIORGIA HA DATO LA COLPA ALLA MINACCIA DI SALVINI DI USCIRE DAL GOVERNO SE AVESSE DATO IL VIA LIBERA - LA PRESENZA AL FORUM AMBROSETTI DI ORBAN, CHE HA DEFINITO LA MELONI "SORELLA CRISTIANA", PER "CONTROBILANCIARE" LA PRESENZA DI ZELENSKY...

CERNOBBIO, CHE OBBROBBRIO! IN QUELLA "DAVOS DE' NOANTRI" CHE E' IL FORUM AMBROSETTI (DOVE LE AZIENDE SGANCIANO FINO A 50 MILA EURO PER BACIARE LA PANTOFOLA AI POTENTI), GIORGIA MELONI VIENE ALLISCIATA PURE DAL DIRETTORE DEL "CORRIERE", LUCIANO FONTANA - IL QUOTIDIANO LE DEDICA ARTICOLI AL MIELE E LA REDAZIONE POLITICA (GUERZONI, DI CARO E LA VICE SARZANINI) NON LE DA' MAI UN DISPIACERE: E' LA "POLITICA DEI DUE FORNI" DI URBANETTO CAIRO (ATTACCA IL GOVERNO CON LA7, LO ELOGIA CON IL "CORRIERE")

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITA TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…