Alessandro Rico per “la Verità”
Vi ricordate di Gilberto Corbellini, dirigente del Cnr che, nel 2019, propugnava l'impiego dell'ossitocina per convincere i sovranisti a essere più accoglienti con i migranti? Ebbene, questo magnanimo scienziato ha trovato un epigono negli Stati Uniti. Si tratta di Parker Crutchfield, professore associato di etica medica alla Western Michigan University, che ha pubblicato un singolare articolo su The conversation, un network di media no profit che ospita contributi di accademici e ricercatori. In sintesi, lo studioso vorrebbe iniettare nel sistema idrico americano un mix di sostanze psicoattive, che dovrebbero ammansire i bifolchi che rifiutano di indossare le mascherine.
Trattamento chimico per chi s' oppone al regime sanitario: non c'è che dire, proprio una bella «etica medica».Crutchfield paragona quelli che, in Italia, va di moda definire «negazionisti», ai free riders di un famoso pezzo di Garrett Hardin, La tragedia dei beni comuni: l'idea è che chi non si adegua alle norme della cooperazione sociale, finisce con il danneggiare tutti, incluso chi rispetta le regole. Per carità: di esempi di incoscienti e irresponsabili, tanto più gravi nei mesi in cui contavamo centinaia di morti al giorno, ne abbiamo visti diversi.
Se, però, «indurre» le persone «a fare ciò che è meglio per il bene comune», come scrive l'esperto, significa drogarle di nascosto, i confini tra buoni e cattivi cominciano davvero a sfumarsi: è peggio chi se ne frega di infettare gli altri, o chi somministra sostanze psicoattive alla gente per renderla più obbediente? Invero, Crutchfield si rende conto che la sua proposta «è destinata a risultare controversa».
Gli psicofarmaci avrebbero dovuti prescriverli a lui, se avesse pensato il contrario. Eppure, il prof non sembra preoccuparsi delle implicazioni liberticide della sua teoria, né del fatto che narcotizzare le persone di straforo costituisce la negazione intrinseca dell'etica medica, la materia che lui insegna. Per il luminare, uno dei problemi del programma di «avanzamento morale» è che «la scienza non è ancora abbastanza sviluppata».
POLIZIA MUNICIPALE MULTA CHI NON INDOSSA LA MASCHERINA
Quindi, non si possono prevenire le conseguenze negative del consumo di ossitocina, la quale, con buona pace dei sogni immigrazionisti di Corbellini, «sembra incoraggiare l'etnocentrismo». L'altro intoppo è che chi dovrebbe sottoporsi alla cura non vi aderirà spontaneamente. Perciò, sarebbe necessario, ad esempio, che il governo inquini «le forniture d'acqua». Un po' come succede con i vaccini obbligatori: in questo caso, uno scenario «plausibile»; nell'altro, «inverosimile», anche se potrebbe rappresentare «una via d'uscita dalla pandemia».In parole povere, il nostro eroe non si avvede della profonda immoralità del suo piano di «avanzamento morale».
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Lo angustiano solamente le difficoltà tecniche e l'improbabilità che lo Stato si spinga così oltre (ma ormai non ci stupiremmo di nulla). Per il resto, la somministrazione di ossitocina e psilocibina, principio attivo dei funghi allucinogeni, non solo è una trovata geniale, ma può tornare utile anche nella lotta alla «sofferenza associata al cambiamento climatico». Chiara la sequenza? Oggi vi intossichiamo con la scusa del virus.
Domani perché bisogna ridurre le emissioni di CO2. E sempre per il vostro bene. La libertà? Pericolosa: qualcuno potrebbe usarla male. L'etica della responsabilità? Superata: bastano le pillole a renderci «morali». Certo, stiamo parlando del bizzarro articolo di un bizzarro accademico del Michigan. Ma, come diceva John Maynard Keynes, «gli uomini pratici, che si ritengono completamente liberi da ogni influenza intellettuale, sono generalmente schiavi di qualche economista defunto». Pensate quanti danni potrebbe fare un professore vivo e vegeto.