islam hagag lucci bellocco beretta curve milan inter

LE MANI DELLE ‘NDRINE SU SAN SIRO – NEL PATTO D’AFFARI TRA LE DUE CURVE DI MILAN E INTER I CLAN CALABRESI AVEVANO UN PESO DOMINANTE - GLI INVESTIGATORI  SOTTOLINEANO LA NECESSITÀ DI CONTESTARE AL CAPO ULTRAS MILANISTA, LUCA LUCCI, L’AGGRAVANTE MAFIOSA. IPOTESI NON SEGUITA DALLA PROCURA, CHE PERÒ SOTTOLINEA I COLLEGAMENTI CON LA ‘NDRANGHETA DEGLI ADEPTI DI LUCCI – LE RELAZIONI PERICOLOSE DELL’AMICO DI FEDEZ ISLAM HAGAG - LA GESTIONE DELLA CURVA NERAZZURRA HA RISCHIATO DI ARMARE UNA NUOVA GUERRA TRA CLAN…

Davide Milosa per “il Fatto quotidiano” - Estratti

 

LUCA LUCCI E I SUOI FEDELISSIMI

“I calabresi sono la mia famiglia”. Così andava dicendo il capo della curva Sud milanista Luca Lucci intendendo famiglie di ’ndrangheta. Parole pesate e non scelte a caso, visto che tre suoi fedelissimi, Rosario Calabria , Antonio Rosario Trimboli e Islam Hagag detto “Bonsai” hanno collegamenti diretti in particolare con le cosche di Platì dei Barbaro e dei Papalia.

 

Tanto che gli investigatori più volte sottolineano la necessità di contestare a Lucci l’aggravante mafiosa per aver favorito le cosche. Ipotesi non seguita dalla Procura, che però valorizza i collegamenti con la ‘ndrangheta degli adepti di Lucci.

 

FOTO DI ISLAM HAGAG

Ad esempio Rosario Calabria, non arrestato nell’ultima indagine. Per lui parla il rampollo dei clan di Rosarno Antonio Bellocco (ucciso il 4 settembre da Andrea Beretta), fautore del patto d’affari tra le due curve, e, come vedremo in contatto con il gotha mafioso lombardo che voleva entrare nell’affare della Nord interista.

 

(....) Antonio Rosario Trimboli, secondo i pm, altro garante di Lucci per i rapporti con le ’ndrine, ha avuto come “compare di anello” al suo matrimonio proprio Domenico Papalia. Trimboli, infatti, è sposato con Clementina Perre figlia di Francesco Perre, condannato per mafia e legato alla cosca Papalia. I due, Papalia e Trimboli, più volte sono stati controllati in auto assieme. [..]

 

 

 

ANDREA BERETTA IN MAGLIETTA BIANCA CON LUCA LUCCI

 

Il 22 luglio, poi, molti uomini del comitato criminale di Lucci si trovano a Platì. Al ristorante “Parco dell’aspromonte” si festeggia la cresima della figlia di Trimboli. Padrino della cerimonia sarà Domenico Sergi detto “Panazza”, in passato autista personale del boss Rocco Papalia. Tra gli invitati c’è Islam Hagag che ha in curriculum diverse amicizie di peso.

 

Come quella con Francesco Barbaro, figlio di Rocco Barbaro detto “’U Sparitu”, ritenuto in passato il referente della ’ndrangheta in Lombardia. Negli atti c’è una foto che li ritrae assieme davanti all’italian Ink di Rosate gestito da Alessandro Sticco detto “Shrek”, altro pretoriano di Lucci. Intercettato,

FOTO DI ISLAM HAGAG

 

Bonsai lo chiama “cugino Ciccio”. Sempre Hagag, attraverso la sua compagna, vanta collegamenti con la famiglia Zappia di Platì legata alle dinamiche di ’ndrangheta e alla locale di Corsico. Lo stesso Luca Lucci si incaricherà in prima persona di far arrivare i saluti di due soggetti al boss Salvatore Barbaro all’epoca ancora in carcere. Barbaro è sposato con Serafina Papalia figlia del boss Rocco Papalia e cugina di Domenico Papalia.

 

FEDEZ NELLA VILLA DEL CAPO ULTRA DEL MILAN LUCA LUCCI A SCANZOROSCIATE

Insomma, la ’ndrangheta è il vero garante di tutto. Serve anche a ricacciare indietro gli appetiti mafiosi di altri clan. Antonio Bellocco lo spiega così: “Noi abbiamo i problemi nostri, se io gli apro la porta, quello vuole entrare nel salone, quello vuole entrare nella cucina, l’ignoranza crea problemi che non si può parlare più”.

 

Il ragionamento è legato alla vicenda che riguarda il gruppo degli Irriducibili capeggiati da Domenico Bosa detto “Mimmo Hammer”. Cacciati dalla curva per volere di Bellocco, tentano di rientrare appoggiandosi ad altre famiglie mafiose. Per cui il rampollo di Rosarno spiega: “Tutti si sono avvicinati a voi, 187 famiglie hanno complicato la vera situazione perché si sono messi con i Santi Luca è stata un pochettino brutta là”.

 

christian rosiello fedez islam hagag

Così Bellocco incontrerà Santo La Rosa, pregiudicato legato al clan Piromalli al bar Vizio Italiano ritrovo degli Irriducibili. Dopo il colloquio si sfoga: “Siamo pronti al peggio, io qua con la 38 vengo!”. E sì, perché la gestione della curva ha rischiato di armare una nuova guerra di mafia a Milano e non solo. Lo spiega bene Giuseppe Fabrizio, cognato di Bellocco soprannominato “il Principale”: “Non gli conviene questa roba, ci sono già i Pelle, quando fanno qualcosa là (Milano) arriva subito qua sotto e poi si rompono gli equilibri di tutte le cose”.

Islam Hagag Christian Rosiello FEDEZFedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Cologno

 

(...)

Gianluca De Marino e luca lucciultra inter antonio bellocco e marco ferdicoantonio bellocco antonio bellocco e andrea berettaultra milan christian rosiello fabiano capuzzo islam hagag detto alex cologno

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO