madonna juliette binoche

MANIFESTA FACCIA COME IL CULO - DUECENTO ARTISTI FIRMANO UN MANIFESTO SU ''LE MONDE'' CHIEDENDO DI ''NON TORNARE AL CONSUMISMO DOPO LA PANDEMIA''. DAL BORDO DELLE LORO PISCINE E DALL'ALTO DEI LORO ATTICI, JULIETTE BINOCHE COINVOLGE MADONNA, DE NIRO, JANE FONDA, PENÉLOPE CRUZ, ALMODÓVAR, MONICA BELLUCCI, SORRENTINO, PAOLO CONTE. TUTTI UNITI CHIEDONO (A CHI?) DI DECRESCERE INFELICEMENTE DOPO CHE LORO PER 40 ANNI HANNO AVUTO SUCCESSO PROPRIO GRAZIE AL CONSUMISMO

IL MANIFESTO:

https://www.lemonde.fr/idees/article/2020/05/06/non-a-un-retour-a-la-normale-de-robert-de-niro-a-juliette-binoche-de-joaquin-phoenix-a-angele-l-appel-de-200-artistes-et-scientifiques_6038775_3232.html

 

 

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano

 

Facile fare i poveri con la povertà degli altri. Facile predicare la decrescita felice, il no al consumismo, il rifiuto del sistema capitalistico con un conto in banca milionario. Facile chiedere uno stile di vita sobrio e morigerato da un salotto buono, magari all' interno di un villone con quaranta stanze, o a bordo piscina, sorseggiando cocktail. Sembra il classico manifesto di chi predica bene e razzola male, la tipica uscita da élite radical chic o, se preferite, da sinistra al caviale, l' appello lanciato da 200 artisti, registi e scienziati di fama internazionale su Le Monde, che chiede di «non tornare alla normalità» dopo l' emergenza Covid.

 

BELLE PAROLE, MA...

robert de niro pubblicita kia

Il documento, promosso dall' attrice Juliette Binoche e dall' astrofisico Aurélien Barrau e sottoscritto da personaggi del calibro di Madonna, Robert De Niro, Jane Fonda, Penélope Cruz, Pedro Almodóvar e, tra gli italiani, da Monica Bellucci, Paolo Sorrentino, Paolo Conte, sostiene che questa crisi, pur essendo «una tragedia», «ci invita ad affrontare le domande essenziali».

 

E quindi ci induce a rifiutare «il consumismo» con tutti i suoi corollari: «l' inquinamento, il riscaldamento globale e la distruzione degli spazi naturali» che «stanno portando il mondo a un punto di rottura». Per tali motivi, dicono i firmatari, «uniti alle sempre maggiori disparità sociali, ci sembra impossibile "tornare alla normalità"» ma «chiediamo a leader e cittadini di uscire dalla logica insostenibile che ancora prevale, per lavorare su una revisione di obiettivi, valori e risparmi».

Bellissime parole, non c' è che dire.

 

robert de niro pubblicita kia

Peccato che vengano pronunciate da persone che sul capitalismo, proprio su quel sistema degenere che ora vituperano, hanno costruito una fortuna, diventando star strapagate. Se non fosse stato per l' industria consumistica di Hollywood, se non fosse stato per le disparità sociali che permettono loro di guadagnare diecimila volte quanto guadagna un manovale, se non fosse stato per lo stile di vita occidentale tutto basato su produzione e consumo, adesso i vari De Niro, Madonna o Jane Fonda sarebbero degli emeriti signori nessuno.

MADONNA PUBBLICITA VERSACE

 

Loro, del capitalismo, non sono solo dei prodotti, ma anche dei simboli.

Neppure troppo esemplari, visto che hanno pensato ad arricchire se stessi più che a creare lavoro per altri. In ogni caso, sono parte in causa e primi beneficiari di quel meccanismo "infernale" fondato su multinazionali, globalizzazione, spreco di denari ed energia, Usi e Consumi, Cultura che prevale sullo Stato di Natura. Si calino allora dalle residenze dorate, lorsignori, e provino a condividere questo appello con la gente normale, che ha un disperato bisogno di riprendere a produrre per portare a casa un tozzo di pane.

 

monica bellucci pubblicita nivea

Lo vadano a dire a chi, impossibilitato a riaprire l' attività, non riesce ad arrivare a fine mese, lo spieghino ai piccoli imprenditori, agli artigiani, a chi vive solo del proprio incasso e del proprio lavoro, che non si può «tornare alla normalità», che bisogna consumare meno e che ora dobbiamo chiuderci nelle nostre case o magari nelle grotte, come i nostri antenati.

 

COMUNI MORTALI

Lo vadano a spiegare a quella gente che non si può fare più come prima perché si rischia di impattare troppo sull' ambiente, perché sì, la pandemia è stata «grave», ma «il disastro ecologico» sarebbe «un collasso globale» molto peggiore; lo vadano a dire loro, con faccia tosta, che forse questa crisi epidemica, questo blocco generale non sono stati mica tanto male visto che hanno consentito di ridurre le emissioni e i consumi, di limitare le nostre pretese e di cambiare i nostri stili di vita, di rispettare un po' di più il pianeta. Vadano a raccontarlo loro che quasi quasi l' emergenza Covid è stata una fortuna.

 

monica bellucci

Orsù, Madonna, Monica, Robert, Juliette, restate pure nei vostri villoni ma lasciate che i comuni mortali provino, con il duro lavoro, a mettere da parte una minima percentuale di quello che siete riusciti ad accumulare voi. E soprattutto evitate di parlare di «ritorno alla normalità», perché forse voi, la normalità, non sapete neppure cosa sia.

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