zuckerberg

MARK, GUARDATI LE SPALLE - NEL 2018 ZUCKERBERG HA PAGATO 22 MILIONI DI DOLLARI PER DIFENDERSI DA CHI LO ODIA: I COSTI SAREBBERO RIPARTITI IN 10 MILIONI PER LA SORVEGLIANZA SULLA CASA E DURANTE I VIAGGI, PIÙ ALTRI 10 MILIONI COME SPESE AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA SUA E DELLA SUA FAMIGLIA - I RESTANTI 2,6 MILIONI SONO SERVITI PER L'USO DEL SUO AEREO PRIVATO - LA "GUARDIA PRETORIANA" DI ZUCKERBERG E LA SALA-RIFUGIO CON PARETI IN VETRO BLINDATO E UNO SCIVOLO PER…

Mirko Molteni per “Libero quotidiano”

 

zuckerberg

Il fondatore e presidente di Facebook teme per l' incolumità sua e dei suoi cari, e nell' arco di un anno ha più che raddoppiato le spese per la sicurezza. Che il ragazzo-prodigio Mark Zuckerberg, oggi 34enne e al sesto posto nella classifica mondiale dei miliardari con 68 miliardi di dollari, sia sempre stato guardingo verso gli altri, già lo si sussurrava. In apparenza contraddittorio, dato che ha costruito la sua fortuna sull' intuizione di una rete di contatti nata per rintracciare più facilmente vecchie conoscenze e allacciarne di nuove.

 

Vari motivi lo hanno spinto a guardarsi le spalle a cominciare dagli scandali che hanno coinvolto Facebook circa il trattamento dei dati personali di milioni di utenti, nonché il ruolo del social nella diffusione di fake news. Essendo di fatto il centro di una rete di contatti e contenuti on line, con capacità di influenzare milioni di persone, Zuckerberg potrebbe cadere nel mirino di organizzazioni, criminali o di intelligence, disposte a manovrarlo dietro ricatto.

zuckerberg

 

Fantapolitica o no, Facebook ha reso noto che nel 2018 sono stati spesi per vigilare sul "capo" ben 22,6 milioni di dollari, a fronte dei già notevoli 9,1 milioni del 2017.

I costi sarebbero ripartiti in 10 milioni per la «sorveglianza sulla casa e durante i viaggi», più altri 10 milioni come «spese aggiuntive per la sicurezza di mister Zuckerberg e della sua famiglia», mentre i restanti 2,6 milioni sono indirizzati «all' uso personale del suo aereo privato».

 

Capitolo, quest' ultimo, assai delicato, dato che gli spostamenti in aereo sono forse quelli che più espongono a rischi. La compagnia adduce: «Zuckerberg è sinonimo di Facebook e un sentimento negativo verso l' azienda potrebbe trasferisi su di lui». E inoltre: «Mr Zuckerberg è uno dei più riconosciuti imprenditori del mondo, in larga parte come risultato dell' ampiezza del nostro bacino di utenti e della nostra continua esposizione all'attenzione legislativa, regolatoria e dei global media».

 

I PRETORIANI

MARK ZUCKERBERG OCULUS

Sul tipo di protezioni c'è riserbo, ma da si danno per intuibili difese antiproiettile in casa e ufficio e sistemi per schermare tutti gli apparati elettronici da lui usati, non solo computer, tablet e smartphone, ma anche elettrodomestici. Business Insider, da indiscrezioni, tratteggia inoltre una sorta di "Guardia Pretoriana" di Zuckerberg, composta da guardie del corpo che lo seguirebbero ovunque, scortandolo in macchina e facendo studiare all' autista il tragitto in base al traffico.

 

Presso il suo ufficio, il giovane "Paperon dei Paperoni" disporrebbe di una sala-rifugio con pareti in vetro blindato, da cui, pigiando un pulsante d' allarme, farebbe accorrere i "gorilla" aprendo anche l' accesso a uno scivolo con cui fiondarsi in un parcheggio sottostante con un' automobile pronta a sgommare in fuga. Il condizionale è d' obbligo e c' auguriamo che Mark non debba mai servirsene.

 

ZUCKERBERG

Certo è che verso la sua azienda è montata la diffidenza di molta gente, dopo scandali come quello di Cambridge Analytica. Era la società britannica di analisi dati per le campagne elettorali fallita nel maggio 2018 dopo che si era scoperto il suo furto e prolungato abuso di dati personali di 50 milioni di utenti americani di Facebook.

 

TANTI GUAI

La compagnia di Zuckerberg era stata tirata in causa perché sapeva di tali violazioni di privacy, ma senza rimediare. Fra le polemiche rinnovate di recente attorno al padrone di Facebook, in gennaio il co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey, ha raccontato di come, a cena con Zuckerberg, lo abbia visto uccidere una capra di persona con un raggio laser, per poi affidarla al suo macellaio per la preparazione, in omaggio al fatto che il miliardario amerebbe «uccidere di persona la carne che mangio».

ZUCKERBERG WIRED

 

Poi, in marzo, dopo che Facebook aveva annunciato nuove misure, anche automatiche, per escludere dal social i messaggi d' odio, è arrivata la doccia fredda del massacro di 50 fedeli islamici a Christchurch, in Nuova Zelanda, orrore che il folle attentatore ha potuto postare in una lunga e ininterrotta diretta streaming sulla sua pagina Fb.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."