formigoni fontana maroni

DA MARONI A FONTANA: IL DARK SIDE DELLA SANITA’ LOMBARDA - ORA SEMBRA CHE LE RESPONSABILITA' SIANO DI FONTANA & GALLERA E, AL MASSIMO, DI FORMIGONI - MA QUALI SONO LE COLPE DI MARONI CHE AVEVA PROMESSO “MIRACOLI”? - REGUITTI: "NEL LIBRO BIANCO DEL 2014 L’EX MNISTRO CONFERMA LA LIBERTÀ DI SCELTA COME CARDINE DEL SISTEMA LOMBARDO. MA COME SI PUÒ ESSERE LIBERI DI SCEGLIERE CON LISTE D’ATTESA LUNGHE MESI E TICKET COSÌ ALTI DA SUPERARE IL PREZZO DELLA PRESTAZIONE A PAGAMENTO?"

Elisabetta Reguitti per articolo21.org

 

roberto maroni formigoni

In Lombardia intenti a scaricare colpe sui “figli” ci si dimentica di quelle dei “padri fondatori” della sanità. Sembra insomma che tutto si spieghi con le scelte dell’attuale  Governatore Attilio Fontana e, al più, ricicciando  quelle di Roberto Formigoni.

Vero.

Ma solo in parte. Il convitato di pietra in questa storiaccia sulla pelle dei malati è Roberto – Bobo – Maroni che scrisse propio come  sulla pietra le sue intenzioni di trasformazione (forse intendeva trasformismo) del sistema sanitario lombardo targato Comunione e Liberazione nel famoso “Libro bianco”.

 

Cosa ne è stato?

O meglio a cosa è servito nella quotidianità nella cura e tutela della salute dei cittadini della cosiddetta “locomotiva d’Italia”?

 

In questi tempi abbiamo ri-scoperto  come tutti i peccati della sanità lombarda abbiano inizio con il “celeste” Formigoni  di Cl e finiscano con l’attuale governatore leghista.

formigoni

Ma quali sono state invece quelli del “traghettatore” Maroni che all’indomani della chiusura forzata o no dell’epoca formigoniana aveva promesso “miracoli” dotando la regione di questo strumento  infallibile di cui è interessante riprendere anche solo alcuni punti analizzandoli.

 

Se il trasformismo in politica è abitudine consolidata di tutti gli schieramenti  la cosa triste è che quando ci si occupa di sanità certe scelte, certi indirizzi  piuttosto che altri,  possono portare ai morti.

Tanti. Come sono stati, purtroppo,  quelli della pandemia 2020.

 

LIBERTÀ’

Nel Libro bianco  del 2014 Maroni conferma la libertà di scelta come cardine del sistema lombardo dichiarando: “I cittadini continueranno a poter decidere liberamente da chi farsi assistere” sottolineando che ciò è possibile solo garantendo  “una competizione virtuosa tra erogatori pubblici e privati”. Sanità lombarda 2020: come si può essere liberi di scegliere se esistono liste d’attesa lunghe mesi e ticket  spesso sono così alti da superare il prezzo della stessa prestazione resa a pagamento?

 

fontana formigoni

Risponde, con una domanda, Alessandro Cè, già assessore alla Sanità  nella III giunta Formigoni: “Chiedo  a  Fontana e Maroni se ricordano che ogni cittadino lombardo sborsa, di tasca propria, oltre alle tasse, circa mille euro all’anno per pagarsi direttamente  le prestazioni sociosanitarie”.

 

LIBERTÀ 2

Come può un cittadino scegliere liberamente, cioè consapevolmente, da chi farsi curare, se non riceve la minima informazione istituzionale sulla qualità e l’appropriatezza delle prestazioni e dei servizi erogati da ospedali, cliniche e ambulatori visto che Regione Lombardia non comunica i dati e non li rende accessibili.

 

SANITÀ TERRITORIALE

Il Libro bianco parlava di un potenziamento della sanità territoriale, testualmente: “Della cura al prendersi cura”, ovvero la presa in carico  del paziente mediante misure di “accompagnamento della persona anche attraverso la prevenzione, la valutazione delle necessità del singolo e dell’ambiente famigliare e una migliore e maggiore integrazione sul territorio delle strutture sanitarie con i servizi alla persona”.

 

Sanità 2020 nel dettaglio Alessandro Cè focalizza  un particolare: “ Per i pazienti cronici – coloro che proprio in questa pandemia sono stati l’anello debole – l’attuazione della riforma riguardante i soggetti deputati a gestire la cronicità,  i cosiddetti Gestori e co-Gestori, ha generato solo confusione, disorientamento e complicazioni in tutti gli attori coinvolti. Inoltre – assicura – il mancato rafforzamento dell’assistenza sul territorio si è rivelato la causa primaria della debacle lombarda nella gestione dell’emergenza Covid 19”.

roberto formigoni yacht

 

VALUTAZIONE PRESTAZIONI

Nel 2014 Roberto Maroni si impegna ad introdurre, nel sistema sociosanitario lombardo, la valutazione della qualità delle prestazioni, dei servizi e del merito delle strutture erogatrici ( ospedali, cliniche private, ambulatori), il superamento del criterio di finanziamento basato sulla spesa storica e l’ obbligo di trasparenza dei dati di funzionamento del sistema a beneficio di operatori e pazienti.

 

Anno 2020, Fontana presidente,  Cè chiarisce: “I dati aggregati sulla qualità delle prestazioni erogate e sui risultati dei controlli effettuati nonché i dati relativi ai reali bisogni dei cittadini lombardi, custoditi dall’ Osservatorio epidemiologico regionale, sono ancora secretati. Inoltre:

 

formigoni

“La valutazione del merito ( ” vendor rating ” del Libro bianco  ) delle strutture erogatrici di servizi e prestazioni sociosanitarie non è disponibile per i cittadini e non ha alcuna incidenza sulla fissazione dei budget di finanziamento annuale assegnati agli erogatori pubblici e privati, budget che vengono riconfermati sulla base della spesa storica”.

La ciliegina sulla torta: nel  2014 la promessa di trattare tutti gli erogatori allo stesso modo richiedendo a ciascuno “la quantità e il mix delle specifiche tipologie di prestazioni come contributo al soddisfacimento del fabbisogno complessivo”.

 

Il risultato?

 

Nel 2020 nulla di questo è avvenuto: gran parte della sanità privata prolifera nelle nicchie delle specialità più remunerative e il pubblico si sobbarca i settori più onerosi e sottofinanziati.

maroni fontana

 

NEL MARE MAGNUM  DI ASL E ATS

Dovevano essere luoghi di programmazione, acquisto e controllo “delle prestazioni e dei servizi relativi ai bisogni dei singoli territori”.

 

Nel 2020 invece accade che la Regione controlla la programmazione e ogni altra funzione delle ATS attraverso le nomine politiche di tutti i dirigenti apicali. Questo crea uno stridente conflitto di interessi fra programmazione e controllo, entrambi in mano saldamente al governo politico regionale. Nei fatti la Regione controlla se stessa.

 

Con quali ripercussioni?

“In una spesa sociosanitaria dettata da un eccesso di offerta nei settori più remunerativi – spiega l’ex assessore regionale alla Sanità Cè –  rispetto ai reali bisogni, sottraendo risorse ad altri comparti in grande sofferenza come per esempio la prevenzione, l’emergenza-urgenza la cronicità e psichiatria”.

salvini maroni

 

Tutto cambia per non cambiare quindi ma l’aggravante per i cittadini che hanno creduto nella “rivoluzione dal sistema Cl a quello verde padano leghista” è che nel passaggio da Formigoni a Maroni/Fontana nulla è stato modificato nel sistema sociosanitario lombardo. “La gattopardesca riforma targata Maroni-Galli, non solo non ha migliorato il sistema ma addirittura lo ha reso più disfunzionale e vessatorio nei confronti dei cittadini-pazienti” precisa Cè.

 

“Quello che oggi, però, non è più accettabile – conclude –  è la mancanza di assunzione di responsabilità del governo lombardo a guida Lega che, peccando di ignavia, continua a nascondere le proprie scelte, incolpando, al fine di occultare i propri evidenti fallimenti, l’ eredità negativa ricevuta dai precedenti governi Formigoni. Il perché è presto spiegato dal fatto che solamente la condivisione di questo modello, consolida l’ormai incancrenito potere in Lombardia”.

coronavirus lombardiacoronavirus lombardia

alessandro cè

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)