pio albergo trivulzio marotta

MAROTTA PER CASA DI DIO! LA PRECISAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’INTER GIUSEPPE MAROTTA, TRA GLI INQUILINI DEL PIO ALBERGO TRIVULZIO NEL CUORE DI BRERA A MILANO CHE PAGHEREBBERO CANONI PIU’ CHE DIMEZZATI RISPETTO AI VALORI DI MERCATO - “I METRI QUADRI DEL MIO APPARTAMENTO SONO 86, NON 122”. E POI SPIEGA DI AVER PAGATO ANCHE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE (DALLE TUBATURE FINO ALLA RIMOZIONE DELLE PERSIANE BARCOLLANTI)

Miriam Romano per repubblica.it - Estratti

pio albergo trivulzio marotta

 

Qui per molti è una storia già sentita. «Nomi di spicco e affitti bassi. Sono contratti particolari, lo sappiamo da vent’anni», sussurra la custode di un palazzo. Il cuore di Brera brulica di turisti, i bar sono già agghindati per l’aperitivo.

 

Non si parla d’altro da ventiquattro ore. Gli inquilini degli appartamenti che fanno parte del patrimonio del Pio Albergo Trivulzio sono indispettiti per il caso lanciato ieri sulle pagine di Repubblica: appartamenti pubblici, in edifici nel centro storico della città, affittati a personalità note, manager, avvocati, a canoni spesso più che dimezzati rispetto a quelli di mercato.

 

BEPPE MAROTTA

In una piazza di ciottoli e lastre di pietra, abita il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta. «Paga meno di 20 mila euro l’anno. Lo abbiamo letto», dice il macellaio che ha il negozio nello stesso stabile. Per la precisione, il contratto di affitto prevede un canone di circa 19 mila euro. Suo vicino di casa è Pier Filippo Giuggioli, presidente provinciale dell’Unione dei piccoli proprietari, ma anche presidente del comitato inquilini dello stabile in cui abita. Il canone per lui è di 32.500 euro annui per un appartamento di oltre 200 metri.

 

pio albergo trivulzio

 

 

Il condominio si apre sulla piazza, con veduta impareggiabile su una delle chiese tardogotiche del quartiere. Il portone alle cinque del pomeriggio è aperto. La custode sorveglia chi entra e chi esce dal suo angolo. La campanella suona ogni volta che qualcuno spinge la cancellata. Ed eccoci nel cortiletto interno. C’è uno spazio dedicato alle biciclette e l’angolo della spazzatura coi bidoni accatastati. La macelleria da un lato ha il suo negozio e dall’altro ha la sua cucina.

 

pio albergo trivulzio

Alcune imposte rotte sono state appoggiate dagli inquilini in un angolo del cortiletto. Questo, secondo i condomini, significa che non tutto luccica nello stabile. La tesi di molti inquilini, infatti, è la seguente: è vero, i canoni d’affitto non sono alti, ma di lavori, tra ristrutturazioni e riparazioni, abbiamo sborsato tanti soldi. Lo stabile, però, non è fatiscente, a parte qualche miglioria di cui tutti i palazzi storici abbisognano. Accanto all’ascensore il volantino dei sindacati degli inquilini: “Sopralluoghi negli appartamenti: quali sono i diritti degli inquilini”. L’invito, si legge poi, è quello di “non fare entrare nessuno negli alloggi in assenza di una comunicazione scritta da parte dell’ente e della possibilità di concordare date e orari”.

 

 

BEPPE MAROTTA

Al secondo piano abita Marotta. L’appartamento ha un affaccio incantevole sulla chiesa. Ma non è sempre stato come lo si vede oggi. Il presidente dell’Inter, infatti, ci ha dovuto mettere mano e spendere migliaia di euro per renderlo piacevole. Dai lavori alle tubature ai soldi spesi per rimuovere le persiane barcollanti.

 

Il contratto di locazione è per un appartamento di 122 metri quadrati di superficie catastale, numeri che per il Trivulzio fanno fede, ma la proprietà calpestabile- precisa lui stesso- ammonta a circa 86 metri quadrati: cucina, soggiorno, bagno, camera da letto, ingresso e corridoio. A carico del presidente dell’Inter, come per gli altri condomini, ci sono i lavori di manutenzione, anche quelli straordinari che di norma spettano al padrone di casa. «Gli oneri degli interventi e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie da effettuarsi all’interno dell’unità locata sono assunti dal conduttore in via esclusiva», è specificato all’interno del contratto di locazione. Ed è proprio su questa clausola che puntano gli inquilini per sostenere che a conti fatti non hanno avuto alcun privilegio

 

pio albergo trivulzio marotta

(...)

giuseppe marotta foto mezzelani gmtgiuseppe marotta foto mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…